Geniali scienziati

Queste cose sono reali? Certamente, potete controllare!
Così è scritto in fondo all’elenco dei vincitori di una bizzarra quanto amena premiazione, sponsorizzata dalla rivista Annals of Improbable Research e che si tiene presso l”Università di Harvard.
Ne ho letto notizia su La Stampa di ieri e, mossa da curiosità,  ho pensato di sbirciare  il loro sito.
A quanto pare, il premio IG Nobel viene assegnato ogni anno dal 1991 ad un ricercatore che abbia compiuto studi meritevoli di attenzione ma certamente insoliti.
E’ il fratello ironico del ben più quotato premio Nobel e, come accade per quest’ultimo,  i destinatari dell’IG Nobel vengono ricevuti e celebrati con tutti gli onori, con tanto di cerimonia di gala e di diretta radiofonica.
Qualche esempio?
Quest’anno, il premio per la sezione psicologia, è andato ad Karl Halvor Teigen, professore all’università di Oslo, per il suo studio volto a chiarire come mai, nella vita di ogni giorno, la gente abbia l’abitudine di sospirare.
Premio per la pace ad Arturas Vuokas, sindaco di Vilnius, Lituania, che ha dimostrato quanto sia semplice risolvere il problema dei parcheggi in doppia fila, passando sopra le macchine con un carro armato.
Premio per la medicina, nel 2010, a Iljia Van Best, Università di Tilburg, Olanda, per aver scoperto che i sintomi dell’asma possono essere trattati con una corsa sulle montagne russe.
Premio per la medicina veterinaria, nel 2009, a Catherine Douglas and Peter Rowlinson, sudditi di sua Maestà Elisabetta II, per aver dimostrato come le mucche che hanno un nome producano più latte di quelle che, poverine, restano anonime.
Premio per la biologia, nel 2008, a Marie-Christine Cadiergues, Christel Joubert, e Michel Franc, studiosi di Tolosa, Francia, per aver inequivocabilmente chiarito un’annosa questione ovvero che le pulci dei cani saltano molto più in alto di quelle dei gatti.
Premio per la chimica, nel 2007, al professor Mayu Yamamoto, giapponese, per essere riuscito ad estrarre un aroma dal gusto e dal sapore di vaniglia dallo sterco di vacca.
Premio per l’ornitologia nel 2006 a Ivan R. Schwab, Università Davis, California, per i suoi studi volti a comprendere per quale ragione ai picchi non venga mai mal di testa.
Nel medesimo anno, premio per la matematica a Nic Svenson e Piers Barnes, Australian Commonwealth Scientific and Research Organization, per aver calcolato quanti tentativi un qualunque disgraziato sia costretto a fare prima di azzeccare l’istante esatto in cui, in una foto di gruppo, nessuno ha gli occhi chiusi.
E ancora, sempre nel 2006, premio per la fisica a Basile Audoly e Sebastien Neukirch dell’Università Pierre et Marie Curie, Parigi, per le loro ricerche risolutive in merito alla seguente questione: per quale motivo gli spaghetti, da crudi, si spezzano sempre in più di due parti?
E su tutti, ecco i premi certamente più meritati.
Signori, nel 2003, per la sezione ingegneria, sono saliti sul podio John Paul Stapp, Edward A. Murphy, Jr. e George Nichols, per aver identificato nel 1949 la legge di Murphy, principio dell’ingegneria in base al quale: “se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi può sfociare in una catastrofe, sicuramente qualcuno lo metterà in atto“.
E infine, nel 1996, premio per la fisica a Robert Matthew, Università di Aston, Regno Unito, per i suoi studi sulla legge di Murphy e per aver inequivocabilmente dimostrato come una fetta di pane imburrato cada, fatalmente, sempre dalla parte del burro.
Sono le leggi che governano l’universo, ricordate: se qualcosa può andar male, lo farà.

16 pensieri su “Geniali scienziati

  1. Ed io invece sto pensando fitto fitto per quale nobel potrei concorrere….di cose inutili e bizzarre ne faccio a iosa…. e non è da tutti!
    Buon fine settimana cara Miss Fletcher
    Susanna Cerere

  2. E sempre per la legge di Murphy: Sulla strada dove si trova il locale che di solito frequento alla sera, non tutte le sere eh, sia chiaro… c’è una buca lunga e stretta, allora una sera, mi son seduto su di uno scalino e ho osservato, un sorso di birra e uno sguardo, uno sorso di birra e così via, e osservavo la gente che passava li vedevo camminare e tramutare l’espressione di gaiezza in profondo dolore nel giro di un nanosecondo (immagina le facce) e be’ mi sono stupito di quanta gente non vedeva quella buca e ci finiva col piede dentro, ma tanti eh, non tutti, ma tantissimi.
    Quella lì, quella è, è la buca di Murphy…

  3. Miss, ma dove le trovi ste cose??? Sei davvero un’investigatrice! Sei fantastica! Ora, a parte quella dello sterco e va bene ma anche quella degli occhi chiusi nella foto di gruppo….è vero!!! Come tutte le altre d’altronde! E la cosa buffa è che ci pensiamo raramente…

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