Vico Casana, nel regno della trippa

Ci sono botteghe che resistono, resistono al tempo che passa, alla mode, ai nuovi stili.
Ci sono botteghe dall’aspetto antico, quello è il loro fascino.
Una di esse si trova qui, in Vico Casana.

Vico Casana

Un antico negozio dove  si servivano i nostri nonni.

Vico Casana (2)

Resiste stoicamente al tempo La Casana.
Il bancone di marmo e le piastrelle bianche e nere, il soffitto a volta.
La tripperia di Vico Casana è qui da più di duecento anni e ancora ha l’aspetto di una bottega della vecchia Zena.

Tripperia di Vico Casana (4)

Una sedia, uno sgabello e una sensazione di domestica semplicità.
E i profumi e sapori di altri tempi.

Vico Casana (3)

La Casana è l’unica tripperia del centro storico, questa è una bottega molto amata dai genovesi, nella cucina ligure la trippa accomodata è un piatto tipico della tradizione.
Ed ecco i pentoloni di rame nei quali cuoce questa particolare specialità.

Tripperia di Vico Casana

E sapete chi veniva a mangiare da queste parti? Ma i soliti personaggi eccellenti che amo citare: Mazzini, Garibaldi e Giuseppe Verdi che era proprio un buongustaio!
Presto vi racconterò un aneddoto su Verdi che mi è stato narrato dal mio amico Eugenio, una vera perla sulla quale non vi anticipo nulla.
Genova e Giuseppe Verdi, nel lontano 1841 il compositore soggiornò nella Superba, al Carlo Felice si rappresentava la sua opera “Oberto, conte di San Bonifacio”.
Fu un fiasco colossale e una sera uscito dal teatro, per consolarsi dell’insuccesso, Giuseppe Verdi si ristorò con due tazze di brodo di trippa presso la trattoria Tulidanna che ai tempi si trovava in Via San Sebastiano.
Era un locale frequentato da patrioti e garibaldini, lì si potevano incontrare Nino Bixio e Goffredo Mameli.
La Tulidanna ai giorni nostri non esiste più.
Resta invece la tripperia di Vico Casana con il suo fascino antico.

Tripperia La Casana

La trippa, un piatto semplice e casalingo, una genuina bontà.
Tripperia di Vico Casana (2)

E in Vico Casana c’è trippa in abbondanza.
E allora, che siate genovesi o foresti, quando passate per i caruggi venite a scoprire le bellezze di Zena.
I portali e le chiese, le piazzette e i campanili, i palazzi dei rolli e certe dimore con i soffitti affrescati.
E La Casana, il regno della trippa.

Tripperia di Vico Casana (3)

53 pensieri su “Vico Casana, nel regno della trippa

  1. Bellissime, questa antica tripperia. Mio padre, classe 1928, mi racconta che da giovane, quando era un ferroviere, andava spesso a mangiare la trippa. All’epoca in via Prè c’era le tripperie. Lui e il suo aiuto macchinista si compravano in un alimentari un bel pane e un po’ di grana grattugiato, poi andavano alla tripperia e si facevano servire una bella coppa di trippa e brodo relativo e così mangiavano di gusto.
    Più o meno inizi anni ’60

  2. Interessante e “gustoso”!
    Povero Verdi, la prima dell’Oberto aveva avuto successo, ma poi ha perso tragicamente figli e moglie, Un giorno di regno ha avuto un’accoglienza disastrosa e la ripresa di Oberto a Genova è stata un fiasco: meno male che ha potuto consolarsi con la trippa…
    Resto in curiosa attesa dell’aneddoto! 🙂

    • Ecco, ero certa che di Verdi tu sapessi tutto e infatti non mi sbagliavo.
      Già, meno male che c’era il brodo di trippa!
      L’aneddoto numero due arriva prestissimo, è una notizia davvero curiosa che non avevo mai sentito.
      Bacioni!

  3. Buonissima la trippa, ma che olezzo quando la fanno bollire!!!!!!!
    Meglio non girare troppo vicino…
    Votantonio, votantonio, vota numero 47, Antonio La trippa!

  4. Mi fai tornare a quando ero piccina! A volte mia mamma la faceva ma ora non saprei neppure più dove acquistarla… A me piaceva solo un tipo di trippa e la “rubavo” dai piatti di tutti 🙂 bacioni

  5. un classico zeneize… e te li ricordi e mitici krapfen con la panna nel bar giù in fondo, appena si usciva da Vico Casana?
    adoro questi scorci genovesi, ho anch’io un po’ di foto della tripperia!
    ciao Miss, grazie

  6. Mia mamma cucinava spesso la trippa ma pian piano si è persa la tradizione, probabilmente perché le tripperie sono sempre meno. Vico Casana raccoglie negozietti particolari, adoro quelle delle stoffe. E’ uno dei pochi a Genova a vendere il feltro, materiale che ultimamente adoro.
    Grazie per l’ennesima chicca sui vicoli.
    ti abbraccio Miss!

  7. Ah, le trippe buone! Io sono viziata ancora adesso e mia mamma mi prepara prevalentemente le centopelli ih! ih! ih! Che buone! Sfido che il buon Verdi si sia consolato con una tazza di questo brodo, avrebbe tirato su il cuore a chiunque e peccato che non esiste più La Tulidanna mi sarebbe paiciuto vedere un post come questo che hai fatto su questa bellissima tripperia. Meraviglia e bontà! Un bacino.

  8. AHHHHHHH!!!!!!!!!!!Giuro Miss,questa la conosco anch’io!!!!!Ho accompagnato piu’ volte mia madre a comprare la trippa!!!!le si è sempre servita li da quando abitava in via Chiodo,da ragazza!!!!!!Bellissimo post!!!!

  9. Il nostro centro storico è pieno di tesori! Ma il turista viene, vede l’acquario e stop. E poi dice che Zena non è un granchè: Certo! Non la capisce e non trova nessuno che gliela “insegni”! Tu sei una perfetta ambasciatrice, una guida turistica con il cuore. I tuoi post dovrebbero sponsorizzare il turismo a Genova.Cosa aspetta il Comune a pensarci? Bacio Miss e come sempre grazie:

  10. A genova “giovedi trippa”!!
    Anche mio nonno mi portava in quella bottega a comprarla.
    Anche a me prendevano la panna per merenda in quella cremeria.
    Incredibile come siamo abitudinari noi genovesi!!
    Pero io ho sempre detestato la consistenza della trippa…

  11. Pingback: A cena con Giuseppe Verdi | Dear Miss Fletcher

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