Il lavatoio di Via Romana di Quarto

Le mie passeggiate nel levante cittadino mi hanno condotto un giorno in Via Romana di Quarto.
Salite, discese, casette.
Silenzio e pace, eppure poco distante c’è una trafficata arteria cittadina, Corso Europa.
Io scendo, verso la mia meta.

Via Romana di Quarto (2)

E ad un tratto cosa trovo? Un antico lavatoio, che bellezza!
Senza timore di essere contraddetta da qualcuno di voi affermo con convinzione che potremmo decisamente averne maggior cura e tenerlo meglio.
Tanto per iniziare si potrebbero spostare i cassonetti della spazzatura, possibile che non ci sia altro posto?

Via Romana di Quarto (4)

Un antico lavatoio, a quanto pare in quella zona ce ne sono parecchi.
E insomma, c’è persino il rubinetto!

Via Romana di Quarto (5)

E poi a gironzolare si fanno sempre incontri interessanti, sapete?
Certo, il carattere dei liguri non è dei più semplici, questo si sa, per natura siamo piuttosto diffidenti e prima di dar confidenza ci mettiamo un po’, a prima vista a volte potremmo sembrare ruvidi.

Via Romana di Quarto (6)

Ah, però quando siamo a nostro agio te ne accorgi eccome, è solo una questione di tempo!

Via Romana di Quarto (7)

E lì, al lavatoio, c’è posto per tutti!
C’è qualcuno che ha il bucato da fare?

Via Romana di Quarto (8)

Eh, credo che  gli abitanti del luogo, come tutti noi, usino altri metodi ben più moderni.

Via Romana di Quarto (9)

E poi, guardiamo bene. Cosa c’è là sul muro?

Via Romana di Quarto (10)

Una targa! Ah già, la solita avvertenza!
Mi raccomando, non utilizzate l’acqua del lavatoio in maniera impropria!

Via Romana di Quarto (10a)

E poi ho camminato ancora.
E ringhiere, cancelli, scalette e fili da stendere.
E vento, il vento di Genova.

Via Romana di Quarto (11)

E salite, stradine da scoprire.

Via Romana di Quarto (12)

Ho fatto una piacevole passeggiata, da Via Romana di Quarto fino a Via Priaruggia e poi giù, fino al mare.
E lungo il percorso ho trovato creuze sulle quali scende la luce obliqua.
Tornerò, tornerò molto presto.

Quarto

Là, dalla collina alla spiaggia, dove il vento lucida il cielo e le case di Quarto.

Quarto

34 pensieri su “Il lavatoio di Via Romana di Quarto

  1. Hai perfettamente ragione, i bidoni della spazzatura deturpano il paesaggio, c’è da dire che forse in quei viottoli così stretti non è sempre facile trovargli una collocazione che non impicci troppo il passaggio. Bisognerebbe sforzarsi un tantino di più, lavatoi e fontane sono belli e caratteristici e andrebbero conservati al meglio. Un bacione, qui oggi un pallido sole… 🙂

    • La strada non è tanto larga, è vero…però i bidoni della spazzattura lì, proprio no. Hai ragione, ci vorrebbe più cura, basterebbe così poco!
      Qui oggi il tempo va e viene, ora c’è il sole speriamo che duri! Un bacione cara Viv, grazie!

  2. Come al solito, dolce Miss, inizi con un reportage sulla nostra amata Zena e poi il tuo entusiasmo ed il tuo animo poetico ti trasportano nel vento e nel sogno e noi ci lasciamo trasportare con te… e l’avventura inizia… ❤

  3. Oh Miss, tu mi riporti sempre ai ricordi d’infanzia e adolescenza, sono andata ad abitare in quella zona quando avevo 10 anni, quelle crose l’ho percorse tante volte e quei trogoli erano decisamente tenuti meglio, restano comunque affascinanti e fai bene a farli conoscere a chi in quei luoghi non è mai stato.
    Grazie di cuore!

  4. Che belli gli antichi lavatoi… ad averne più rispetto, ovvio…
    C’è un fascino magico nelle abitudini di una volta, anche se credo che le massaie di un tempo avrebbero tanto desiderato una lavatrice! Però, chissà? Magari era così bello lavare insieme, e cantare e raccontarsi le storie… Magari la lavatrice non l’avrebbero voluta… 🙂

  5. Io mi ricordo quando erano ancora in uso ,il vociare delle donne, di noi bambini era una festa con le conche si andava, era vita , era sicuramente fatica ma era la normalità.Bello Bellissimo………………………….io lo vissuta.Ciao

  6. Sì confermo, andrebbe tenuto un pò meglio. Se non sbaglio mi pare ce ne sia anche un altro in Via antica Romana della Castagna, abito lì vicino ma ci passo poco. Grazie per averci fatto tornare indietro nel tempo.
    baci e buona settimana corta…

  7. Bel reportage! Ma sì, quei bidoni là… non si possono vedere! Ma possibile che il Comune non se ne renda conto? Non c’è altro posto?
    Ciao Missss

  8. la mia mamma quando e ‘arrivata a Genova ,abitava a Apparizione e per lavare scendeva fino ai lavatoi di via Romana,pensa te la fatica ! e il freddo ,ma quando si e ‘ giovani e pieni di speranza nulla ti può abbattere mia mamma cantava sempre ,e visto che era guardata con poca simpatia ha imparato e anche bene il dialetto cosi si sentiva veramente genovese e ha amato tanto questa citta e anche i genovesi di cui decantava tutte
    e virtù. quindi amo queste tue foto che mi ricordano la mia mamma e tanti suoi racconti .un abbraccio Miss
    a fatica

  9. Ma che meraviglia… avrei anch’io una gran voglia di girovagare così alla riscoperta di questi tesori….. concordo sulle migliori condizioni in cui dovrebbe essere preservato questo lavatoio… poverino tra murales e bidoni della rumenta sembra proprio non essere apprezzato come meriterebbe.
    P. S magnifici i fiori del tuo terrazzo…

  10. Complimenti per il servizio,grande tuffo al cuore e la mente che viaggia vorticosamente a ritroso nei luoghi della mia infanzia…intorno a quel Truogolo o lavatoio, ci ho giocato un sacco e ancora in un’altra tua foto “la scalinata di Via s.Giovanni…dove ho vissuto la mia infanzia.Grazie per questo stupendo servizio fotografico.
    P.S. Ci vorrebbe più rispetto nei luoghi della storia di una città e i bidoni degradano la memoria !

    • Grazie a te Giancarlo, benvenuto qui! Sono contenta che il mio articolo sia apprezzato da chi ama e conosce bene quelle zone, c’è ancora tanto da raccontare, è molto bella quella parte di Genova, piace tanto anche a me.
      E sì, ci vorrebbe più cura e rispetto, sono d’accordo con te.
      Buona serata e a presto!

  11. Pingback: Il lavatoio di Via dei Colombo | Dear Miss Fletcher

  12. Dear Miss Fletcher I suoi articoli su Quarto e Priaruggia mi hanno portato alla memoria gli anni della mia infanzia a partire dal 1920 A wonderful feeling!!!! A quei tempi alla Castagna ( Via Romana) c’era la fabbrica della seta,non esisteva viale Pio settimo, poi trasferita in via priaruggia,Via Rossetti si chiamava Viale Regina Margherita. e quando attendevamo l’arrivo du Sciu Manuelin su di una balilla per vedere un Automobile, allora una quasi rarità per il quartiere. Sul lato a levante della spiaggia c’era la Filonautica e i bagni Colombiani mentre a ponente c’erano i bagni Acqua Limpida e il BEO divideva gli utenti della spiaggia,

    • Benvenuto Pietro, che commento meraviglioso.
      La fabbrica della seta? Non ne so nulla, il suo racconto è veramente una sequenza di immagini bellissime di luoghi e circostanze che non ho veduto.
      Grazie davvero, buon pomeriggio a lei!

  13. Miss, i proverbi sono frutto di una saggezza antica, quindi, se i panni sporchi si lavano in casa, a essere fuori posto non sono i bidoni, ma il lavatoio…

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