Le ricercatezze di una profumeria del passato

E si avvicina la primavera, verrà il tempo dei fiori che sbocciano nei giardini rendendo ancor più piacevoli le nostre giornate.
Quella freschezza odorosa di petali leggeri arricchisce da sempre certi profumi molto graditi a signore e signorine e allora oggi vi porto a fare compere, care amiche, come sempre dovremo usare la mia speciale macchina del tempo e arriveremo così con tutta comodità nell’anno 1890 in una pregiata ed elegante strada del centro cittadino.
Ed eccoci a passeggio in Via Carlo Felice, questa strada verrà poi denominata Via XXV Aprile ed è proprio lì che troveremo l’esclusiva Profumeria Vitale.

Cartolina appartenente alla Collezione di Stefano Finauri

Ah, che ricercatezze vendono in questo magnifico negozio, c’è da restare incantati davanti alla vetrina!
E le confezioni, quanta eleganza!
Sublime essenza di mughetto per fazzoletti ricamati, non so come potremmo farne a meno.

E poi, nell’esplosione dei profumi della bella primavera non manca mai la delicatezza dei lillà.

Una dolcezza racchiusa in un’elegante boccetta e poi in un romantico astuccio.
I profumi venivano preparati proprio nel pregiato negozio di Via Carlo Felice, sulla pubblicità stampata sulle pagine del Lunario del Signor Regina del 1890 si legge anche che Vitale era provveditore di Sua Maestà quindi quei suoi prodotti saranno stati deliziosamente ricercati.
Mughetto e lillà, romanticherie d’antan e profumi di Genova sul finire dell’Ottocento.

25 pensieri riguardo “Le ricercatezze di una profumeria del passato

  1. Miss, “oggi, vi porto a fare compere, care amiche”… considerando il genere a cui appartengo, mi sento escluso e sarebbe proprio il caso di dire che sono rimasto con tanto di naso…

  2. Quelle essenze riportano subito a un tempo passato. Anche l’uso dei fazzoletti profumati è assolutamente d’altri tempi. Che tuffo nell’eleganza 😊 baci cara!

  3. Pâ che o laboratöio o fise inte ‘na palasinn-a in Arbâ. gh’ò a fotografia ma no son ariescia a trovala: fòscia l’avian caciâ zu

    Pare che il laboratorio fosse in una palazzina in Albaro, ho la fotografia ma non sono riuscita a trovarla: forse l’avranno demolita

  4. che splendide ricercatezze! ora poi che non si usano più i fazzoletti di lino ma solo quelli di carta…

  5. “-Comandi,Signora?- -Cipria e colonia Coty-”
    Questo post mi ha fatto venire in mente la lacrimevole “Balocchi e profumi”che tanto mi ha fatto piangere da bambina e che mi ha sempre lasciato una domanda:ma questa Coty,di cosa sa?”

  6. Miss, dalla tua macchina del tempo io non vorrei scendere mai! … Mi sovvengono quelle meravigliose scatole di cipria… cipria di Coty… Impalpabile polvere rosea che vellutava il pallore del viso di certe diafane bellezze… Creature eteree, semidee…le cui gote erano sfiorate dal piumino di cigno che cospargeva la profumata polvere…

  7. L’essenza per fazzoletti! Ma che straordinaria raffinatezza! Perchè non si trova più? Mi sembra un gesto così delicato. Grazie Miss 🙂

  8. Amo Genova e mi sono persa nei tuoi racconti…quante vie che sentivo nominare ai miei nonni e ai miei genitori.di cui ho scoperti i nomi attuali…..bellissimo averti trovata Miss Fletcher…grazie per avermi inserita tra i tuoi…lettori….

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