Si era nel glorioso anno 1909 e la vita andava ad una diversa velocità, questo è stato il mio primo pensiero quando ho veduto questa immagine.
Forse adesso non spediremmo neanche più una cartolina con un’inquadratura del Ponte Monumentale, allora invece tutto era nuovo e diverso, era così emozionante essere in un secolo che portava con sé tante innovazioni.
E questo forse era ciò che pensava Marta, colei che acquistò e spedì questa cartolina, il piccolo cartoncino viaggiò da Genova a Sanremo ed era indirizzato ad una coppia francese.
Garbata e armoniosa è la calligrafia di Marta, oltre alla data e alla sua firma scrisse appena poche parole: souvenirs et salutations.
Un pensiero dalla città e poi chissà quante altri sussulti del cuore ancora da narrare.
Ad esempio, riuscite a figurarvi il primo viaggio in tram?
Oh, quella deve essere stata una sensazione indimenticabile, lo sferragliare della modernità, il panorama che scorre via veloce davanti agli occhi, una stranezza che se non l’hai vissuta mica puoi immaginare che prima o poi ti accadrà e che potrai persino raccontarla.
Come altri ricordi che appartengono a un’epoca, come i suoni che svaniscono, come una quotidianità che non ci appartiene più.
Pensate a Marta, alla sua memoria e al suo ricordo, immaginate gli anni venuti dopo e i suoi racconti fatti ai nipotini, magari non sarà stato neanche tanto facile spiegare quelle esperienze di un tempo distante.
Pensate a Marta ancora ragazza, io la vedo così mentre cerca la cartolina perfetta alla quale affidare le sue parole gentili.
E sarà dolce e romantica, sarà una diversa idea di città, incorniciata da viole odorose e da magnifiche margherite.
Saluti da Genova, da Marta e dal glorioso anno 1909.
era bello scegliere le cartoline… un gesto carino che purtroppo non esiste più
Già, era un momento speciale, hai ragione!
corre tutto troppo veloce, purtroppo oggi ci stupiamo quasi più di nulla… soprattutto gli adolescenti…
Davvero, il tempo delle cartoline sembra lontanissimo e invece è appena trascorso.
Quando vado in visita in una nuova città compro e spedisco una cartolina alla mia famiglia, è un pensiero ed un gesto che si gode dal momento in cui si acquista la cartolina fino a quando mi arriva la telefonata che è passato il postino, non si esaurisce nel giro di pochi secondi come una foto su whatsapp. Le cartoline, rimangono spesso dimenticate per molto tempo in un cassetto per poi essere ritrovate e rievocare quel giorno specifico indicato a penna e i nomi e le emozioni ed i pensieri delle persone che l’hanno scelta e spedita in un box rosso.
Che bella tradizione, tieni in vita un’usanza che è appartenuta ad altri anni e fai benissimo a farlo, la cartolina è un ricordo prezioso.
Buona giornata a te e grazie!
Miss, è sempre piacevole leggere ciò che ti suscitano le antiche cartoline di Zena e le foto d’antan…
Grazie Sergio, questa cartolina mi piace particolarmente!
La ricerca della cartolina perfetta… ore davanti a quegli stand per scegliere le più belle e poi nuovamente a casa per decidere a chi indirizzare questa o quella veduta. Che bello! Questa cartolina è una poesia… bacioni!
Era una sensazione fantastica, a pensarci adesso non aveva senso scegliere 30 cartoline diverse per 30 destinatari diversi, ma quello era il suo bello, vero? la cartolina romantica di Marta mi piace tanto, felice che sia piaciuta anche a te. Baci cara, buona giornata!
Pareva brutto prenderne due uguali… 😂
Non era nemmeno pensabile!
Miss…. Quanto tempo sara’ trascorso dal momento della scelta di quella cartolina al momento in cui avrà raggiunto il suo destinatario! … C’ era un tempo … Un tempo che non correva dietro alle cose… Mi sovvengono i versi di Ivano Fossati nel testo di una sua canzone :
“È tempo che sfugge, niente paura che prima o poi ci riprende …”
Versi perfetti, grazie di averli messi qui!
e pensare che io le spedivo sempre. Tuttavia sono contento di avere smesso
Anche io le spedivo sempre!