Tic tac, tic tac, ritorna ancora a funzionare la mia macchina del tempo che dona viaggi fantastici e straordinari in un passato che a suo modo è tuttora presente.
Ed eccoci dunque nella bella ed elegante Piazza Fontane Marose, con i suoi palazzi ricchi e fastosi.
Ceste per terra, bottegai, tende tirate in fuori e raffinati lampioni a illuminare le sere di Genova: la vita ha il passo leggero di un ragazzino con le braghette corte.
E spira un soffio fresco di vento e smuove appena le gonne delle dame.
La vita fluisce in certi gesti aggraziati, prima di uscire di casa certi volti si riflettono negli specchi: un sorriso, un cappello con i fiori, i guanti in una mano e una femminilità così dolce e leggiadra.
Tic tac, tic tac.
Il tempo poi fugge e quasi rotola via, muta, cambia i suoi suoni e anche le nostre sensazioni.
C’è un uomo con una divisa, forse un vigile, alle sue spalle lento incede il cavallo e i suoi zoccoli battono a ritmo sulle pietre di Piazza Fontane Marose.
È un frammento di vita catturato in una cartolina spedita nel lontano 1911 e sembra raccontare un mondo sul quale ci piace fantasticare, senza immaginare le sue difficoltà e i suoi disagi.
E così amiamo tornare là ad attraversare una piazza di Genova in un’epoca che non abbiamo vissuto.
E poi, magari, in un giorno qualunque di questo nostro tempo potrebbe capitare di trovarsi proprio in quel luogo, noi genovesi passiamo spesso a Fontane Marose.
E no, non ci sono cavalli, non ci sono bambini con i calzoni al ginocchio e neanche giovani dame con le gonne lunghe.
Eppure, quel passato è sempre lì, basta sovrapporlo al tempo presente in uno straordinario gioco di immagini e di immaginazione.
Avevo la cartolina in borsa e così l’ho presta tra le dita e all’improvviso, come per magia, ognuno è ritornato al proprio posto e non è stato poi difficile ritrovare quel mondo.
C’era un uomo con una divisa, c’erano i cavalli, due dame eleganti, un ragazzetto che camminava per conto suo, c’era un intero mondo in Piazza Fontane Marose.
Bellissima sovrapposizione di passato e presente.
In fondo sono cambiati solo i “personaggi”.
Buon sabato
Eh già Giuseppina, hai proprio ragione! Buon sabato a te e grazie!
E’ rassicurante questo tuo esperimento di sovrapposizione sel passato al presente …. Lo sarebbe anche, in questo tempo cosi incerto, avere anche un’ immagine del futuro da sovrapporre per qualche istante…
Eh davvero, bella riflessione, cara!
sono state fortunate, Miss, le Fontane Marose… molto meno sovrapponibili sarebbero l’ieri e l’oggi di Via Madre di Dio…
Davvero, lì sarebbe un esercizio di fantasia molto doloroso.
Buon sabato caro Sergio, grazie!
Che meraviglia! In fondo non è cambiato poi molto… e comunque che belle quelle gonne che si muovono fluttuando. Un bacione cara!
Ah sì, bellissime, cara, saranno pure state scomode però che stile eh!
Un bacione Viv, grazie.
Altro che H.G. Wells!
La vera macchina del tempo è quella della Miss!
Eh, la magia delle cartoline! Grazie, carissimo!
Irene
Sei una carissima strega, con la tua bachetta magica cambiando il passato e il presente, ponendo un’imagine sull’altra, carissima Miss Fletcher, ci prendi a mano per vedere la Piazza Fontane Marose. Grazie e un baccio a te.
Grazie carissima Irene!
Magnifico lavoro Miss, è dolce pensare che mentre tu elabori questi capolavori stai pensando anche a noi. E’un motivo di gioia e di condivisione dei valori della grande SUPERBA. Un particolare Miss, la Dama solenne nel suo andare porta un bimbo in braccio, simbolo del futuro.
Hai ragione, sei un fine osservatore, io non ci avevo fatto caso!
Buona giornata Mauro, grazie.
Buondì Miss, bellissima la sovrapposizione delle due foto.Io lo faccio spesso mentalmente,immagino il passato in quelle piazze in quelle strade… Che malattia…
Eh sì, è una cosa emozionante! Grazie Paola, buona giornata a te!