Gli sguardi di Vico delle Fasciuole

Vi porto con me in un antico caruggio che non è sempre possibile attraversare: Vico delle Fasciuole si raggiunge dall’Archivolto di Nostra Signora della Guardia, nei pressi della Chiesa di San Siro, questo accesso tuttavia è chiuso spesso da un cancello.
E se doveste avere occasione di trovarvi là anche voi potrete incontrare i volti di Vico delle Fasciuole scolpiti su questo vetusto portale.

Questo è uno di quei caruggi nascosti e affascinanti nei quali non è difficile immaginare i tempi che sono ormai trascorsi e lontanissimi.

Il toponimo, particolare ed insolito, non è così semplice da decifrare.
Scrive lo storico Amedeo Pescio che il termine fasciuole potrebbe indicare le fasce usate per i bambini ma potrebbe anche essere riferito ai terreni che in Liguria sono coltivati a fasce.

È stretto e nascosto il nostro Vico delle Fasciuole, dall’altro lato sbuca in Vico dei Droghieri, anche da quella parte il vicolo è sbarrato da un cancello.

E qui, in questa zona della città vecchia, alcuni gradini conducono a un fastoso portale in pietra riccamente decorato, l’edificio risale al XVI Secolo.

Sulla sinistra, alla base di di una delle finestre, si trova una scritta in latino di recente restaurata e presumo che faccia riferimento ai nobiluomini che in anni distanti ebbero qui la loro augusta dimora: spiccano i nomi di Pietro Gentile e di Domenico Pallavicino.

Il portale è una di quelle ricchezze genovesi a molti sconosciuta, una delle testimonianze di un glorioso passato.

Antichi volti dagli sguardi austeri vigilano sul tempo trascorso e su quello che verrà.

 

E poi si ammirano coppe ricolme, draghi e fiori che circondano una lettera: P.

Dall’altro lato, invece, ecco un’altra lettera: G.
Penso di non sbagliare nel sostenere che queste potrebbero essere le iniziali di quel Pietro Gentile già precedentemente citato a proposito dell’iscrizione posta sotto la finestra.

E ancora altri sguardi assorti, nobili e fiero restano a guardia di questo antico palazzo e di coloro che attraversano queste strade vetuste.

Sono i volti misteriosi che restano nella città vecchia, nella penombra che avvolge Vico delle Fasciuole.

22 pensieri su “Gli sguardi di Vico delle Fasciuole

  1. Che bellezza!mi sono sempre chiesta cosa ci fosse dietro quel cancello e grazie a te scopriamo l’ennesima bellezza nascosta di Genova

  2. sempre affascinanti, Miss, gli antichi i portali in pietra nera… questo in particolare per gli scalini che lo precedono… la porta vera e propria sembra rivestita da una lamiera con decorazioni floreali?

  3. Ma chissà come è dentro! Ma guarda guarda come è rifinito l’arco del portone!
    Ma scusami Dear,ma è murato o fatto così?
    Che bel caruggio questa volta più luminoso.Mi piacerebbe abitare li.
    Che mistero Miss la tua Genova. Buon pomeriggio

  4. Forse è nascosto, forse è così difficile accedervi, perché un luogo come questo va protetto. Perfezione. Poi, quel silenzio… (penso che lì si possa camminare solo in silenzio). La bellezza di quel portale che si è così miracolosamente conservato, riservata a chi ha occhi per decifrarla, parole per raccontarla a chi è lontano.,,,
    Mi sembra giusto che rimanga una specie di tesoro segreto. Che possa essere conosciuto soprattutto attraverso foto che lo rivelano e lo rispettano, come le tue.
    Grazie che ci hai fatto questo dono tanto bello.

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