Campo Pisano: la Madonna con il Bambino e San Giovannino

È una bella e antica edicola nei caruggi della Superba, la trovate percorrendo la nostra Campo Pisano.
Là, sul muro di un edificio, si ammira l’edicola che ospita la statua della Madonna con il Bambino e San Giovannino.

La si nota in una di queste straordinarie prospettive genovesi composte di case, cielo e suggestioni del nostro passato.

L’immagine di questa Madonna è amorevole ed estatica e al contempo, nel mio sentire, è anche semplice, materna e umana nella sua maniera di stringere il piccolo Gesù.

E là, ai piedi di Maria, c’è il piccolo San Giovanni Battista dall’espressione lieta e giocosa, ci si mostra come un bimbetto allegro e vivace.

Narrano gli storici Remondini che sotto l’immagine c’era una scritta in latino che informava dell’avvenuto restauro agli inizi del ‘700 ad opera di certi benefattori.

Inoltre, a a fianco di questa edicola, c’era un tempo una palla di cannone conficcata nel muro e risalente agli eventi del 5 Aprile 1849: in quel periodo la città venne colpita e tormentata dai Bersaglieri del Generale La Marmora e in memoria di quei giorni si usò così collocare le palle di cannone nei muri della città.
Oggi ne rimaste alcune come scrissi tempo fa in questo post, un tempo una di esse era là, in Campo Pisano.

Risplende di luce il cielo turchese su queste vie antiche e colme di storie del nostro passato.

E dolce si posa su coloro che passano per queste vie lo sguardo dolce della Madonna con il Bambino e San Giovannino.

10 pensieri su “Campo Pisano: la Madonna con il Bambino e San Giovannino

  1. Che meraviglia Dear Miss il colore della nicchia e un tutt’uno con il cielo.
    Sono quei colori quasi acquerello che parlano di antico.
    Molto bella anche la cornice con il nastro che avvolge l’immagine,sta proprio bene li.E poi le case.Ai piedi di Maria la palla di cannone infranse la sua furia.
    Maria salute del popolo genovese prega per noi.
    Grazie Dear

  2. La bellezza delle Madonne che vegliano sulle vostre piazze e sulle vostre strade è indicibile: non sono soltanto oggetti di devozione, sono opere d’Arte, e ne ho avuto la definitiva conferma oggi che ho fatto un bel viaggio leggendo quel tuo lontano articolo “dai caruggi a Sant’Agostino”, quel Museo che ne custodisce tante… E mi sono resa conto per la prima volta di quanto sia stato importante salvarle, conservarle. Vederle, tutte insieme, così maestose, in quella lunga fila, è stata un’ emozione fortissima. E tu che le hai fotografate da artista e con gli occhi dell’anima… Così come hai fotografato e guardato questa, nella sua nicchia in Campo Pisano, come una gioiosa apparizione. Quante cose sai della tua Genova, quante cose imparo, qui. Leggerti è un privilegio Per esempio: non mi era sconosciuto, il Museo di Sant’ Agostino, ma nessuno me ne aveva mai parlato o ne ha mai scritto come come sai fare tu. Così è.

    • Grazie Fiorenza, riesci sempre a farmi commuovere, dico sul serio.
      Le Madonnette di Genova conservate a Sant’Agostino sono un patrimonio prezioso e unico, averle salvate significa aver tutelato la storia della città e la sua anima.
      Grazie di cuore ancora, cara!

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