Come San Giovanni Battista

Le guance rosate, gli occhi grandi e i boccoli setosi.
E il ditino alzato, il bastone con la croce stretto in una mano, l’abito e un ciondolo al collo.
E quello sguardo che incontra il nostro, adesso.

In piedi sulla sedia con le scarpette con i lacci che si incrociano.
Con una pecorella al fianco, proprio come il Santo patrono di Genova.

Un caro amico, studioso e profondo conoscitore della fotografia storica, mi ha spiegato che un tempo a volte era consuetudine vestire un bambino alla maniera di un santo magari per onorare un voto o per ringraziare per una grazia ricevuta.
La fotografia in formato Cabinet è opera del fotografo Ferraris di Recco e restituisce un frammento del passato.
Una dolce infanzia, nei panni di San Giovanni Battista.

12 pensieri riguardo “Come San Giovanni Battista

  1. E’ di una simpatia radiosa questo fanciullino/a.Mi chiedo se l’agnellino fosse vero o finto!E se fosse un lui potrebbe chiamarsi con il nome del Santo assai frequente in Liguria.Grazie sempre my Dear e coraggio,la nostra dose di amare è eterna. Mauro

    1. Anche a me pare una bambina ma sai, ho sempre presente una fotografia di mia nonna con il suo fratellino e anche lui con la vestina bianca e i capelli lunghi e se non avessi saputo che era lui avrei potuto pensare che era una bambina.
      Grazie Sergio, a presto.

  2. È un’usanza di cui non avevo mai sentito parlare. È molto curiosa ma questo bimbo vestito da santino non mi sembra molto divertito (parlo di bambino ma chissà… effettivamente anche mio papà ha una foto da piccino in cui sembra una bimbetta). Bacioni

    1. Nemmeno io ne avevo mai sentito parlare ma in effetti ha un suo senso.Sì, è vero, direi che l’interprete non sembra tanto divertirsi ma è anche vero che all’epoca non ridevano molto nelle foto. Grazie cara, un bacione!

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