C’è un luogo di Genova dal quale si ammira un panorama straordinario e unico, è un balcone sulla città e sulla sua meraviglia: sono le alture della Superba, là dove si trovano le antiche mura e fortificazioni, una zona che non conosco così approfonditamente come vorrei sebbene non sia poi distante dal mio quartiere.
Salendo al Righi e proseguendo poi fino a Via al Forte Begato ecco lo spettacolo del porto, delle navi in partenza e della città pullulante di vita.
Mentre tutto attorno sboccia la primavera.
Libera, sfrontata e selvaggia.
E là, in lontananza, l’infilata dei palazzi di Via Turati, il Porto Antico e la Sopraelevata che come un nastro lucido attraversa la città.
E i Magazzini del Cotone e le barche a vela in attesa di nuovi approdi.
Lì, nel prato sottostante, una testimonianza del nostro lontano passato: un’antica polveriera.
E lo sguardo poi va anche più lontano, verso il Monte di Portofino.
Ai nostri piedi l’intera città e la sua assoluta bellezza: Palazzo San Giorgio e la Cattedrale di San Lorenzo, i tetti e le ardesie dei caruggi.
Mentre sbocciano certi fiori eleganti.
E una grazia timida trionfa tra le rocce.
Una nave prende il largo e il blu del mare si fonde e si perde nel celeste del cielo.
E le rose selvatiche dondolano al vento qui dove si ammira la meraviglia di Genova la Superba.