E vi porto ancora nei miei caruggi, in un semplice vicoletto a me caro, Vico Superiore del Ferro è davvero ricco di cose notevoli e così ve ne mostrerò alcune.
I genovesi amano scendere in questi caruggi, tra queste belle case color biscotto.

E il cielo su Vico del Ferro è sempre una magnifica magia.

Andremo insieme alla scoperta del secondo tratto di Vico Superiore del Ferro e partiremo dal punto in cui si trova la bella e sontuosa edicola: alla vostra sinistra trovate il Vico della Speranza e andando dritto imboccate appunto Vico Superiore del Ferro.

A vigilare su questi caruggi è la bella statua della Madonna del Carmine della quale ho già scritto in passato in questo post.

Proseguiamo il nostro cammino e alla nostra destra troveremo un magnifico portale.
Qui il passato e il presente sanno davvero coesistere in armonia, in questo luogo un tempo c’era un negozio e adesso troviamo invece un ristorante.

E l’antico portale testimonia la fierezza e la lontana storia di Genova.

Sguardi del passato rimangono così a guardia della via e di coloro che la attraversano.


Così accade, in Vico Superiore del Ferro.

E poi bisogna saper cogliere la sua scenografica prospettiva, nella sua parte finale il nostro vicoletto sbuca in Piazza del Ferro.

E così si apre sulla magnificenza dell’edificio che predomina su quella piazza.

Palazzi nobiliari, fasti antichi e panni stesi.

E qua, in Vico Superiore del Ferro, c’è un portone sul quale spiccano fiori delicati e il trigramma IHS che rappresenta il nome di Gesù.

In Vico Superiore del Ferro c’è una pregiata gelateria e in certe stagioni qui trovate la coda fuori e vi assicuro che ne vale proprio la pena!
Oltre a ciò che c’è, io amo ricordare anche ciò che non esiste più ma è strettamente saldo nella mia memoria.
In questo vicoletto fino a qualche anno fa c’era una splendida drogheria, era un negozio magnifico e non ne ricordavo il nome, così sfogliando il mio annuario Pagano del 1957 ho trovato la denominazione Drogheria Capurro, però non so precisamente se si chiamasse così negli anni in cui l’ho frequentata io.

E dovete sapere che era una meraviglia varcare quella soglia e trovarsi in quel negozio vasto e spazioso dove si veniva sempre accolti con cortesia e sorrisi, io andavo ad acquistare le caramelle a peso e gli ottimi confetti e c’erano quegli splendidi barattoli di vetro con il coperchio, mi ricordo ancora la signora che li versava sul piatto della bilancia.
E poi era una drogheria dove si vendevano tutte le cose per la casa e così c’erano i detersivi e le scope appese e nell’aria si sentiva un magnifico profumo di Sapone di Marsiglia e di pulito e vorrei proprio dire che quella bellezza lì non si può dimenticare, per me vale come i palazzi affrescati e come gli splendori dell’arte perché è semplicemente la bellezza della vita vera.

Così , attraversando Vico Superiore del Ferro, a volte mi viene un po’ di nostalgia ma poi mi lascio incantare dai miei amati caruggi che sono per me speciali anche lassù, guardando verso il cielo.

E sapete, per quanto si possa girare e ritornare infinite volte nello stesso luogo in alcuni casi si può finire per non smettere mai di sorprendersi e questo a me accade in Vico Superiore del Ferro dove non saprei finire di enumerare le cose magnifiche e notevoli.
