La Madonna Immacolata di Canneto il Curto

È un’antica edicola genovese e la potrete vedere percorrendo Canneto il Curto.
Testimonia una storia lontana per la quale i genovesi, a dimostrazione della loro devota gratitudine, vollero collocare in quella nicchia una statua magnifica della Madonna Immacolata.

Come speso accade, la scultura ora presente è una copia dell’originale della quale rispetta la grazia e le fattezze.
Ed è così ospitata nell’edicola posta ad angolo con Vico dell’Oliva.

Il tabernacolo, con questa ricchezza di marmi policromi, venne realizzato nella bottega dello scultore Francesco Maria Schiaffino ed è di questo raffinato artista anche la statua originale della Madonna oggi conservata al Museo di Sant’Agostino.
Lei è eterea e leggiadra e i drappeggi del suo manto la avvolgono dolcemente.

Come si legge nella scheda illustrativa del Museo Sant’Agostino, il tabernacolo fu realizzato come ex voto in occasione della cacciata degli austriaci avvenuta il 10 Dicembre 1746, due giorni dopo la festa della Madonna Immacolata.

E nella nostra moderna distrazione, passando in Canneto, dovremmo provare a immaginare quei giorni di furore e di sincera devozione.

Sempre al Museo Sant’Agostino è riportata la scritta oggi non più leggibile, posta alla base della statua.
Ne viene anche fornita anche la relativa traduzione che di seguito riporto.

MDCCXLVI X XBRIS / EGRESSA ES. IN. SALVTEM / POPVLI TVI / EX. CAP. 3° HABAC

1746, 10 DICEMBRE / TI SEI MOSSA PER LA SALVEZZA / DEL TUO POPOLO / DAL CAPITOLO III [DEL LIBRO DEL PROFETA] HABACUC

Ciò che resta del nostro passato ha sempre un legame autentico, a volte commovente e straordinario con quei giorni difficili e tempestosi che fanno parte della nostra storia.
E allora immaginate la folla dei genovesi sopraggiunta a rivolgere grate preghiere sotto la bella edicola edificata per ringraziare la Madonna.

In Canneto il Curto, in un tempo distante, quando occhi colmi di speranza si levavano verso la grazia della Madonna Immacolata.

L’edicola della Madonna in Salita della Fava Greca

È un’antica edicola sita nella città vecchia, in una traversa di Via di Ravecca.

Si trova in Salita della Fava Greca e percorrendo questo caruggio troverete la bella edicola posta ad angolo all’incrocio con Vico di Coccagna.

Accanto alle finestre davanti alle quali sbocciano i ciclamini bianchi così si conserva l’edicola che un tempo ospitava una statua della Madonna della Concezione oggi non più presente.

Piccoli angeli la abbelliscono nella ricchezza dei decori.

E purtroppo uno di essi ha subito dei danneggiamenti.

Nel marmo rimane però ancora questa commovente infantile dolcezza.

E in questa sontuosa cornice, sotto la grata, è collocata una statua della Madonna con il Bambino.

Nella consueta bellezza di questi luoghi dove la sacralità e la vita quotidiana si mescolano con autentica armonia.

Sotto l’azzurro di Genova, in Salita della Fava Greca.

L’edicola di Vico di Campo Pisano

È un’edicola ricca e finemente decorata, sulla sommità è così custodita dalla grazia gentile di piccoli angeli.

Come narrano gli storici Remondini, l’edicola di Vico di Campo Pisano ospitava un tempo un dipinto scuro raffigurante la Madonna con il Bambino.
Oggi non vi è più traccia di quell’immagine, scrive Riccardo Navone nel suo Viaggio nei caruggi che il dipinto semplicemente non è più distinguibile.

E tuttavia ritrovarsi in questo tratto di Vico di Campo Pisano ci offre l’opportunità di ulteriori scoperte.
Osservando l’edicola in questa prospettiva si nota un raggio di sole che filtra tra l’edificio giallo e quello rosso.
In quel punto, in tempo diverso dal nostro, si trovava Vico Chiuso del Cannone.

Ora guardiamo questi edifici da un diverso punto di vista, sono esattamente i due palazzi più a destra nella foto sottostante e dall’immagine si evince che chiaramente non c’è più traccia del piccolo Vico Chiuso del Cannone e di molti altri luoghi ormai scomparsi.

Così come è sparita l’antica Via Madre di Dio che brulicava di vita lì, sotto l’antico ponte di Carignano.

Un mondo da immaginare, osservando con gli occhi della fantasia e del rimpianto.

Lo sguardo ritrova comunque ancora la bella edicola.

E lì accanto, finestre aperte e panni stesi.

Una bellezza semplice in una parte dei nostri caruggi che resta tenacemente legata al suo passato e alla sua antica identità.
Queste strade custodiscono l’anima dei luoghi che non possiamo più percorrere, raccontano anche le vie e le piazzette che non ci sono più e che erano così simili a ciò che invece si è preservato.

E così il cielo chiaro di Genova ancora sovrasta le case antiche di Campo Pisano, le scale ripide, le edicole sacre e tutto ciò che evoca i nostri giorni lontani.

L’edicola di Piazza San Bernardo

È una bella edicola in Piazza San Bernardo ed è così collocata su un antico edificio di questa piazza.

Nella raffinata cornice è così racchiuso un dipinto nel quale è raffigurata la Madonna.

E alla base dell’edicola si leggono le parole latine Protege nos (proteggici) e l’anno di costruzione dell’edicola.

Passando da queste parti mi è anche capitato di vedere un’infilata di panni stesi nella prospettiva di Via San Bernardo.
È la vita di ogni giorno che si intreccia ai giorni di tempi lontani.

Nella nostra Piazza San Bernardo.

Qui dove uno sguardo dolce e materno si posa sui passanti e sui loro destini.

Via della Maddalena: l’edicola della Madonna del Rosario

Camminiamo ancora nella città vecchia, nella nostra Via della Maddalena, nel tratto dove di trova il breve Vico del Rosario c’è una sontuosa edicola e nelle nicchia è ospitata la bella statua della Madonna del Rosario.
Ed è un una figura di notevole grazia, suscita tenerezza il piccolo Gesù con la sua gioiosa vivacità.

Posta ad angolo sull’edificio, la pregevole edicola è finemente decorata e risulta particolarmente armoniosa.

La statua originale, risalente al XVII secolo, è stata restaurata ed è attualmente conservata presso il Museo di Sant’Agostino, in loco se ne ammira una copia fedele.
Ai lati della nicchia sono collocati due angioletti.

E lo scultore ha saputo cogliere con maestria l’esuberanza dell’infanzia.

Ai piedi di Maria si leggono le parole latine Virgo Potens.

La luce filtra, accarezza il marmo e rischiara la bella edicola.

Le stelle brillano sul capo di Maria e l’aureola circonda la testolina di Suo figlio, il manto di Lei cade in morbidi drappeggi mentre il piccolo Gesù tiene stretto a sé il mondo e con l’altra mano pare compiere un gesto benedicente.
Grazia amorevole e armonia così ammantano la bellezza della Madonna del Rosario di Via della Maddalena.

Chiesa di San Donato: l’edicola della Madonna con il Bambino

È una ricca e fastosa edicola collocata sul muro laterale della Chiesa di San Donato, nel marmo è scolpita la grazia di Maria che stringe tra le braccia il piccolo Gesù.

Circondata da angeli che reggono il lembo di un drappo posto con garbata leggerezza a incorniciare la nicchia.

La sovrastano graziosi putti e le lettere M e V che sapientemente intrecciate rappresentano il monogramma di Maria.

Con dolcezza il dolce angioletto provvede ai suoi compiti.

E ancora altre gioiose creature celesti celebrano Maria e il Bambino e così circondano la colomba che rappresenta lo Spirito Santo.

La mano sul petto, lo sguardo rivolto alla Madonna.

Una croce si staglia nell’azzurro, sopra la bella edicola.

Trovandovi davanti alla chiesa di San Donato proseguite oltre, sulla destra, verso Stradone Sant’Agostino.

E sul muro di questa antica chiesa potrete ammirare l’edicola.

Una grata protegge l’immagine sacra e la materna dolcezza della Madonna con il Bambino.

Vico delle Erbe: l’edicola di Sant’Antonio da Padova

È un’antica edicola risalente al XVIII Secolo ed è collocata su un edificio in Vico delle Erbe all’angolo con Vico dei Notari.
Tra le finestre dove freme la vita vi è così Sant’Antonio da Padova.

In un tratto di caruggi molto amato dai genovesi, sotto l’edicola è collocata la celebre drogheria Casaleggio, una bottega cara a tutti noi.

È ricca e raffinata l’edicola che ospita il Santo di Padova e l’insieme spicca luminoso tra le decorazioni dai toni dell’ocra.

Sant’Antonio è in ginocchio, raccolto in preghiera, i suoi occhi sono rivolti verso l’alto.

E lo circondano dolci cherubini e il suo sguardo trova la figura del piccolo Gesù.

Sulla sommità si leggono le lettere IHS che compongono il trigramma di Cristo.

È anche questa una testimonianza di antica devozione in una delle strade della nostra città vecchia.

Così, quando passate in Vico delle Erbe, alzate gli occhi e vedrete l’immagine devota di Sant’Antonio da Padova.

La Madonna di Vico Squarciafico

È una semplice e graziosa edicola in Vico Squarciafico, un antico caruggio nei pressi di Vico dei Ragazzi e dedicato ad una nobile famiglia genovese.
In questa nicchia è collocata una statua della Madonna.

Questi caruggi antichi e angusti racchiudono ancora queste lontane devozioni: l’edicola è collocata proprio là, tra il portoncino e la finestrella, in questo vicoletto chiuso da un cancello.

Sotto questa magnifica prospettiva della città antica.

In un silente angolo di Genova così custodito.

Là, nella nicchia turchese come il cielo, è posta la bella Madonna che così protegge Vico Squarciafico e i suoi abitanti.

L’edicola della Madonna della Guardia in Via San Pietro della Porta

È un’antica edicola collocata nei caruggi di Genova e se passerete nei vicoli, a breve distanza da Piazza Banchi, così potrete ammirarla sullo spigolo dell’edificio posto tra Via San Pietro della Porta e Via dei Conservatori del Mare.
Questa è la Madonna della Guardia e risale alla metà del ‘700.

Maria ha questa dolce grazia materna mentre stringe tra le braccia il piccolo Gesù.

La sovrastano certi piccoli angeli.

E alla base dell’edicola c’è un’antica cassetta delle elemosine, ebbi modo già di scriverne molti anni fa in questo mio articolo dedicato al Magistrato della Misericordia e alle vie della carità.

E lo sguardo della Madonna si posa così amorevole.

E ai piedi di Lei c’è il devoto Pareto, colui al quale Maria apparve sul Monte Figogna.

L’edicola è ricca e finemente decorata e così ospita la figura di Maria che vigila sui genovesi che attraversano queste strade.

Il volto di Lei ha i tratti perfetti e questa dolcezza incomparabile.

E così si trova nel cuore vivo di Genova, accanto alle finestre dove sventolano i panni stessi.

È la bella Madonna della Guardia che potete ammirare in Via San Pietro della Porta.

Un bacio nei caruggi

E poi un bacio.
Un bacio nei caruggi, davanti a Palazzo Giustiniani.
Un bacio bianco e rosso, un bacio appassionato, gioioso e colorato.
Un bacio di benvenuto o forse di addio.
Un bacio, un’edicola sul muro, le finestre chiuse.
Un bacio, una carezza sulla guancia, un sospiro dolce.
Semplicemente un bacio nei caruggi.