Una cartolina da Camogli

E questa è una semplice cartolina da Camogli.
Una cartolina spedita da un’epoca distante: era il lontano 1904 e per questa ragione il testo è scritto a fronte, il retro all’epoca era riservato esclusivamente all’indirizzo del destinatario.
Il bianco e nero restituisce poi una suggestione particolare: è la nostra Camogli e la riconosciamo anche se pare sfuggirci qualcosa che appartiene proprio a quell’epoca che non abbiamo vissuto.
Il suo mistero, le sue bellezze segrete.

Camogli posata sulla costa come un gioiello, lambita dal mare di cristallo e così perfetta nei suoi colori e nelle sue sfumature.

Al tempo della cartolina la passeggiata non era ancora stata costruita e le case si affacciavano direttamente sulla spiaggia, la vera anima del borgo marinaro spiccava così con fierezza.
Le finestre aperte, i panni stessi sfiorati dal salmastro.
Una cartolina da Camogli per il “giovinetto Pier” all’epoca studente a Moncalieri, una cartolina scritta e spedita dalla sua mamma che, oltre a scrivergli parole affettuose, non mancò di fare al suo ragazzo mille raccomandazioni perché si applicasse negli studi.
Lui la strinse tra le mani, forse la mise tra le pagine di un libro pensando di racchiudervi con essa il profumo del mare e la freschezza della brezza della riviera.
Poi, per uno di quei percorsi misteriosi del destino, questa cartolina è giunta fino a me.
E io ho ammirato questo scorcio di Camogli con una sorta di stupito entusiasmo, forse proprio come fece più di cento anni fa il giovinetto Pier.

12 pensieri riguardo “Una cartolina da Camogli

  1. Da quel che si riesce a leggere sembra che la mamma di Pier fosse in vacanza a Camogli,oppure in convalescenza da una malattia.Perchè la Signora prosegue “ecco una cittadina che vidi ….. pochi giorni fà il tempo” spedita( se timbro non presente) da un’altra città.Il giovanotto forse in un collegio?Un seminarista?Dal tenore della letterina penso un buon ragazzo.Grazie Dear Miss ma quanto mi piacciono queste cose,poi tu le racconti con un enfasi magistrale e poetica.Sono trascorsi tanti anni,e ancora ci incantano.Buon lunedì Dear Miss

    1. Mio caro Mauro, penso che le tue supposizione siano tutte azzeccate, anche io credo che il giovinetto in questione fosse una pasta di ragazzo e chissà se davvero era un seminarista.
      Grazie caro, buona giornata a te!

  2. Complimenti per la bellissima descrizione, io credo che loro non siano liguri altrimenti avrebbe scritto qualche parola in dialetto o qualche modo di dire o semplicemente avrebbe detto il nostro paese, invece penso che la Signora provenga dalla Campania, perché leggo la parola “assai” molto utilizzata a Napoli. Forse era in Liguria per cure o convalescenza, ma sicuramente una Signora colta e benestante. Baci

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