Via del Molo: San Giovanni Battista e l’acqua pubblica

Trovandovi in Via del Molo vi capiterà di notare un tabernacolo dedicato a San Giovanni Battista, amato patrono della Superba.
Nei tempi lontani tante volte si usò rivolgere al Santo sentite preghiere quando il mare sconquassava i moli e si abbatteva con le onde implacabili sulle case e sulle strade.

L’edicola seicentesca qui collocata racchiude, dietro una grata, la statua di San Giovanni Battista.
Scrivono gli storici Remondini, nella seconda metà dell’Ottocento, che la statua presente non sembra adeguata all’edicola e che quindi, con probabilità, ritengono che possa essere stata sostituita.

Ai piedi di essa si leggono alcune parole in latino che significano: siici come molo e calma il mare.
Al di sotto di essa, in numeri romani, la data 1634.
Come è noto, a Genova, vi è sempre stata l’usanza di condurre in processione le sacre ceneri del Battista fino al Molo Vecchio perché il Santo placasse la furia del mare.
E in questa logica va interpretata anche la scritta incisa sul marmo: i fedeli ritengono che il Battista sia una barriera più salda di un molo reale contro la furia del mare.

Questa edicola è poi collocata nell’antica fontana dei cannoni dei Molo parte dell’antico acquedotto, sul muro vi sono ancora diverse tracce della sua lontana esistenza.

Inoltre, osservando l’edicola, vedrete che a sinistra e a destra di essa vi sono due listelli di marmo sui quali sono incisi dei numeri.

Questi numeri corrispondono ai bronzini un tempo presenti.

Credo che questa edicola e questo tratto della città vecchia andrebbero meglio valorizzati e conosciuti.
Osservando poi sull’altro lato troviamo, non a caso, Vico dei Lavatoi e qui possiamo facilmente immaginare certe energiche genovesi del passato intente a fare il bucato e ci sono anche altri dettagli degni di nota.

Un’antica fontanella.

E un’antica targa sulla quale si distingue lo stemma della città e su di esso una corona.
Qui si trovava il pozzo pubblico numero 25, in un tempo che è sfuggito via come acqua che scorre vicino all’immagine di San Giovanni Battista.

10 pensieri riguardo “Via del Molo: San Giovanni Battista e l’acqua pubblica

  1. dici bene, Miss, la zona andrebbe valorizzata… i lavatoi sono monumenti, è un vero peccato che si sia praticamente persa la traccia di questo…

    1. Ci deve essere stato, in qualche momento della nostra storia, un disinteresse per la conservazione, forse in nome del cambiamento e della modernità.
      Ora che ci rendiamo conto del valore di queste testimonianze credo che dovremmo averne meglio cura, in qualunque maniera possibile.
      Grazie Sergio, buona giornata a te!

  2. Dear Miss Fletcher provo a rispondere perchè questo post mi piace e l’ho visto con i miei occhi,via del Molo,sestrierre del Molo,mi sono molto comuni come nomi,non mi sono mai perso,sembrava che avessi vissuto a Genova da molti anni,e ora ritornavo.

    Che belle cose che scivi e guarda caso la penso proprio come Miss Fletcher.Quelle fontanelle almeno una la potrebbero mettere in funzione,anche considerando i corsi d’acqua tombinati ma vivi. Siamo nel cuore della città e( quasi obbligatoriamente )tutti i turisti passano di lì.Grazie my Dear e spero che tutto si sistemi, Mauro

    1. Grazie di cuore, carissimo, eccoti qua, sono contenta che tu sia riuscito a leggere e commentare (non ho capito bene cosa è successo, ma mi pare di aver intuito che non ricevi più i post via mail, spero anch’io che si risolva presto).
      E che bello leggere che a Genova non ti sei mai perduto, hai una sintonia speciale con la magia della città, mio caro.
      A presto Mauro, buona giornata a te!

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