Nel giorno dei Santi Pietro e Paolo

Oggi è il giorno dei Santi Pietro e Paolo e in occasione di questa ricorrenza vi porto con me al Museo Diocesano di Genova dove si ammira una tela dedicata ai due apostoli.
Il magnifico dipinto si deve all’artista genovese Giovanni Barbagelata che visse tra la seconda metà del ‘400 e i primi anni del ‘500.
L’opera era un tempo collocata nell’Oratorio dei Santi Pietro e Paolo in San Bernardo e ci restituisce l’immagine dei due Santi colti con particolare solennità, ognuno di essi regge con una mano un libro.
Sul lato sinistro c’è San Paolo e lo si distingue per la spada simbolo del suo martirio, sulla destra c’è invece San Pietro che regge le chiavi in oro e in argento.

Sullo sfondo un panorama bucolico che si scorge tra i manti dei due Santi.

È un dipinto dai toni vivaci e dai potenti contrasti nel quale le due figure sono inserite armoniosamente in un’ambientazione nobile e regale.
E in questo 29 giugno così si svelano ai nostri sguardi i Santi Pietro e Paolo, fedeli apostoli di Gesù.

10 pensieri riguardo “Nel giorno dei Santi Pietro e Paolo

  1. Miss, ieratici alquanto questi Pietro e Paolo, opera di un pittore preciso e puntuale, e che in fatto di barbe doveva essere uno specialista…

  2. Che meraviglia! A prima vista avrei detto che fà parte di un trittico,invece no!Sono passati tanti secoli chissà.La spada che tiene in mano S.Paolo Apostolo è simbolo si del martirio subito,ma anche della forza della parola di Dio”viva ed efficace,come lama a doppio taglio che divide in profondità ciò che è del corpo e ciò che appartiene allo spirito.”Se non fosse per il particolare della spada,avrei pensato che fosse S.GIovanni Evangelista.Merita molto studio questo dipinto. Grazie my Dear Miss Fletcher

    1. Grazie a te caro, le tue osservazioni sono sempre interessanti e approfondite, te ne sono proprio grata.
      E quando tornerai a Genova in agosto ricorda che il Museo Diocesano è da visitare, merita proprio.
      Grazie Mauro, un abbraccio.

  3. Ad agosto sarò a Quinto per commemorare i 190 anni della fondazione delle Suore Dorotee.Quindi:Quinto, poi il luogoil posto dove probabilmente fù la beata casina culla dell’Istituto che Paola lascerà nel 1835 a novembre e che non vedrà mai più.Poi a S.Martino di Albaro tutto a piedi,e poi preghiere preghiere preghiere sul M.Moro.Ma stai pur certa my Dear Miss che a novembre sarò di nuovo a Genova nella Tua e mia città e verrò a vedere i musei che saranno aperti in quel periodo:cosa ne dici my Dear se tu sarai il mio cicerone?Scusami tanto ma io sono così al nulla,al niente,che mi avedo dopo quello che ho scritto. Un caro saluto Mauro

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.