Guardando il tramonto

Puoi trovare diversi posti dove fermarti a guardare il tramonto, dalle alture potrai ammirare tutta la prospettiva della città quando scende la sera.
Lassù, in Largo San Francesco da Paola, il sole si avvicina piano all’orizzonte e spande la sua luce dorata.

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E intanto il mare si colora di rosa, mentre le nuvole paiono spolverate di cipria sottile.

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Tra le case, in Salita San Rocco, il faro della Superba.

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E poi, piano.
Una magia di luci sfavillanti.

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E sono navi uffici, negozi, strade, case.
E amici che si salutano, baci sulle labbra, mani che si stringono.
E finestre aperte e un alito di vento, in questa sera.

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E traghetti, gru, la vita del porto.
Luci brillanti come stelle, sul mare di Genova.

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Luci della Superba, in un abbraccio che saluta il giorno.

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E la creuza che scende.
E sono voci di bimbi, passi affrettati, chiacchiere.
Si va verso casa.

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Ci sono tanti luoghi per ammirare il tramonto.
Qui, davanti alla Basilica dedicata a San Francesco da Paola, puoi sederti su una panchina a guardare i mutamenti del cielo.

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Ed è celeste, rosa e arancio.

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Ed è una sera di Genova, rischiarata dalle luci sfavillanti del suo porto.

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30 pensieri riguardo “Guardando il tramonto

  1. in questi ultimi giorni mi sono ” esaltata” con la luna, con i tramonti, con il colore del mare, con la vista della Corsica da Spianata……..che dire? le tue fotografie mi regalano tutte le sensazioni di queste ultime, pazze giornate!
    Emanuela

  2. Wow, Sabina!: amo con tutto il cuore il quartiere dove vivo e sono nata, ma le tue foto ne esaltano la bellezza in maniera fantastica! P.S: valorizzi allo stesso modo la figura umana? Se sì mi prenoto fin da ora!!!!! Bacioni…..è stato un piacere essere in tua compagnia!!

  3. Cara, che meraviglia! Certo con i tramonti vinci facile 🙂 con quei colori e con quelle luci chi non si incanterebbe a guardare l’orizzonte? Un bel modo per finire la giornata e nel nostro caso per cominciarla. Bacioni

  4. Amo sedermi su una panchina, al tramonto, e ammirare il sole che si tuffa nel nostro mare e i colori dall’azzurro che virano sempre più verso il rosso fuoco per poi scomparire nel nero della notte; i tramonti sul mare sono sempre bellissimi, da levante a ponente, anche se diversissimi tra di loro, eppure l’acqua si tinge sempre di quel particolare colore caldo che si fonde con il cielo… incantata ancora una volta!
    Un bacio 🙂

  5. Grazie miss per avermi riportata nei miei posti!La vista a cannocchiale sulla Lanterna dal microsagrato di San Rocco e quella a 180 gradi dalla piazza,meta della passeggiata romantica delle coppiette adolescenti della mia generazione(“sai,quei due fanno i giri intorno al grattacielo…”).E i tramonti incredibili goduti mano nella mano dalle panchine di Sanfra…e le Vie Crucis alternative pregate sulla crosa di San Francesco accompagnando le stazioni con le strofe di via della Croce di De Andrè e Dio é morto di Guccini….che bagno di nostalgia questa sera!!!!

  6. Che colori, che spettacolo! E l’emozione di osservare il cielo che pian piano scurisce, mentre le luci, laggiù, cominciano ad accendersi: una, tre, dieci,cinquanta, cento …

  7. Zena a nö se smentisce mai cön tutti i tempi,tutti i coloui,de neutte degiörnö,a l’arba e aou tramöntö…delongo bella e preçiösa da ammiala comme un grande capölavörö pittöu…ascí Ti ti ghè sömmeggi benben ciaou grande Miss!!!

  8. Carissima Miss, ti chiedo venia se intervengo un po’ “fuori argomento” ma mi premeva segnalarti un bellissimo itinerario che ho percorso ieri per la prima volta (in una magnifica giornata) e che mi pare tu non abbia ancora descritto… E’ la salita di Granarolo, antica strada che portava da Genova in Val Polcevera senza dover fare il “giro” del Promontorio della Lanterna. Io l’ho presa da Largo S. Francesco da Paola, ma i camminatori più audaci possono partire dall’inizio di via del Lagaccio sopra la stazione Principe prendendo salita S. Rocco. Oppure i meno audaci possono prendere la caratteristica ferrovia a cremagliera e percorrerla al contrario in discesa… E’ una creuza bellissima, salendo oltre Largo S. Francesco riaffiora l’antica mattonata, si diradano via via i palazzi moderni ed iniziano le ville patrizie alternate alle antiche case del popolo. E’ una salita dolce e graduale, non faticosa. Ad un certo punto, quando si arriva in vista del campanile di Granarolo, sulla sinistra si diparte via della Chiassaiuola (che nome curioso! Deriverà forse dal genovese ciasseua, piazzuola?), una creuza di una bellezza a mio parere sconvolgente, che ha conservato la mattonata e il risseu originale in mezzo al quale spunta erbetta verdissima, e che facendo un giro un po’ più largo in mezzo alle ville sale affiancata da due alti muri in pietra e si ricongiunge con salita di Granarolo. Granarolo è un posto a mio parere magico, un “nobile paesino” che si affaccia su di una vista mozzafiato sulla città e che ha conservato intatta la sua bellezza. Dopo una sosta rinfrancante nel bellissimo giardino sovrastante la chiesa si ritorna giù da salita di Granarolo, che affianca nel primo tratto la cremagliera, con una vista vertiginosa sulla valle del Lagaccio. A circa metà discesa, facendo una piccola deviazione a destra su Passo del Cardellino, ci si ritrova in cima a salita Gesù e Maria, altra bella mattonata che conduce giù giù nuovamente a Largo S. Francesco da Paola.
    Scusa se sono stato un po’ prolisso, ma è una passeggiata che merita davvero.
    Un caro saluto

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