La Cappella del Voto nella Chiesa di San Pietro in Banchi

Questa è una storia che ci riporta a tempi antichi e difficili ed è una storia di fede autentica.
Correva l’anno 1579 e a Genova imperversava una tremenda pestilenza che falcidiò vite e sospiri, migliaia di persone persero la vita a causa della peste.
Nelle chiese e nelle case si pregava perché questa disgrazia avesse fine e quando la terribile epidemia terminò si pensò di ringraziare per il beneficio ricevuto in una maniera particolare.
Si decise così di edificare una Cappella dedicata all’Immacolata Concezione nella Chiesa di San Pietro in Banchi che all’epoca era in corso di costruzione e sarebbe stata terminata nel 1585.
Come scrivono gli storici Remondini, venne così costruita la Cappella del Voto e al talentuoso artista Andrea Semino venne commissionata la tela che rappresenta la Madonna Immacolata.

Lei è circondata da piccoli angeli, scrivono sempre i Remondini che essi reggono i simboli degli attributi della Vergine.

Maria posa i piedi sulla falce di luna.

E ogni creatura celeste regge un diverso oggetto.

Tra gli altri un piccolo angelo con la veste color ocra stringe tra le mani una torre e questa potrebbe rappresentare la torre d’avorio.

Un altro reca tra le dita i candidi gigli.

Ai piedi di Maria è poi rappresentata la pestilenza che ha le sembianze di un mostro alato a più teste che sputa fumo pestifero verso il profilo di una città posata sulla riva del mare.

La Madonna volge lo sguardo a Dio che dall’alto la osserva.

Il dipinto è poi sovrastato da un’iscrizione in latino che spiega appunto per quale ragione venne realizzato:

D. 0. M.
DEIPARAE VIRGINIS CONCEPTIONI PRO CIVITATE
A PESTE LIBERATA EX S. C. MDLXXIX P. C. POSVERE

Questo quadro magnifico, così rasserenante e chiaro di luce e di lievi tonalità di colore, racconta la felice risoluzione di un evento tragico per la città.

Ai lati del dipinto ci sono poi delle nicchie all’interno delle quali sono state collocate delle statue di santi opera di Taddeo Carlone e Daniele Casella.
A sinistra ci sono San Sebastiano e San Giovanni Battista.

Sulla destra invece si trovano San Giorgio e San Rocco.

Nella parte superiore poi ci sono altri angeli, quello al centro regge lo stemma di Genova.

I due angeli ai lati tengono le mani posate su testi sacri.

 

Nella volta che sovrasta il dipinto, infine, è rappresentata la Madonna in trono e la presentazione al tempio opera di Andrea Ansaldo.

Nell’antica Chiesa di San Pietro in Banchi, nei caruggi della Superba.

Qui, dove un dipinto celebra la speranza, la fiducia nel futuro e la salute ritrovate in anni difficili e tempestosi.

Nella Chiesa genovese dove la dolce figura di Maria dona consolazione ai fedeli.

 

10 pensieri riguardo “La Cappella del Voto nella Chiesa di San Pietro in Banchi

  1. Che fede il popolo antico!E avevano meno mezzi di noi,si pensi solo che nei caruggi genovesi sono presenti numerosi ricordi sacri posti a salvaguardia della città sul mare.
    Sai Dear Miss (sono certo che lo sai benissimo)gli oggetti che portano gli angeli sono i simboli delle Litanie Lauretane della Madonna”Specchio della sapienza, casa d’oro,torre d’avorio,fortezza inespugnabile,sede della sapienza,madre sempre vergine
    splendore di grazia”.Questi sono solo alcuni.
    Purtroppo la peste ritornò nel 1621 e in Italia troncò molte vite.
    Noi imploriamo Maria:salute degli in fermi prega per noi
    Meravigliosa descrizione Dear ricca di particolari,grazie grazie grazie

    1. Oh, grazie Mauro, sei sempre prezioso, non li sapevo tutti, ho riconosciuto la porta d’avorio e il giglio e qualche altro dettaglio ma non tutti, ho anche provato a decifrarli insieme al custode che si occupa di aprire la chiesa ma non siamo riusciti a capirli tutti, tra gli altri c’è anche un pozzo. Grazie a te delle tue parole caro, sei sempre gentile!

  2. Bello il racconto che sta dietro questo dipinto. Quanto a me che come già ti dicevo non ho mai perso l’abitudine ho scelto in un attimo il “mio” angioletto. Vediamo se indovini? Bacioni cara

  3. Dear Miss il pozzo,potrebbe essere fonte insigne di pietà,il giglio è il simbolo della verginità di Maria SS.ma, i testi sacri che reggono gli angeli potrebbero rappresentare uno dei titoli contenuti nelle Litanie e cioè “sede della sapienza”
    Tutto ciò Dear Miss solo per misericordia di Dio.
    Il quadro parla da se.la Madonna guarda Dio,ma Dio in Lei si riflette perfettamente,per la luce ma sopratutto per la grazia,di cui Lei è ricolma fino a riversarla su di noi.Direi che il Semino ha compiuto una grande opera.
    Dear Miss grazie a te,che con i tuoi preziosi articoli su Genova susciti tanta curiosità e scambio di conoscenze culturali

  4. Miss, davvero curiosa questa chiesa sopraelevata costruita su un basamento ospitante botteghe che nulla hanno a che vedere col sacro… al suo interno, delicatissima per i contorni quasi sfumati, la tela del Semino…

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