Camminando nel passato alla Zecca

Ritorniamo ancora a camminare nel passato in certi luoghi che abitualmente frequentiamo: alla Zecca io ci vado molto spesso, arrivo giù con la funicolare e mi ritrovo in centro e nel bel mezzo della vibrante vita cittadina.
Oggi invece, seguendo il tic tac della mia macchina del tempo, finiremo nella fragile cornice di una mia cartolina d’epoca nella quale è immortalata proprio questa parte di Genova.
E facciamo così la conoscenza della signora elegante che se ne va a fare le sue commissioni probabilmente nei caruggi.

Uno dei suoni di questa Genova è quello delle ruote dei carri ma risuonano anche rumori più rombanti prodotti da veicoli più moderni.
E qui non si vede ma là dietro si trova il capolinea della mia amata funicolare e se altri genovesi si affrettano per salire su altri mezzi io invece allungo il passo per non perdere la funi!

La vita scorre tra casa, lavoro, commissioni, incombenze quotidiane, pensieri e preoccupazioni e ognuno è affaccendato nelle proprie questioni.

Osservando poi con attenzione ho notato sull’angolo del palazzo un’insegna e mi pare di leggere la scritta R. R. Poste e Telegrafi e sapendo che ai nostri tempi là si trova l’ufficio postale mi ritrovo a constatare che i viaggi nel passato riservano sempre qualche sorpresa!

In realtà, a ben guardare, il presente è il risultato di tutti i giorni lontani che sono trascorsi, delle ore perdute e anche degli istanti che non abbiamo vissuto e che pertanto non possiamo ricordare.

Il presente, con i suoi battiti e i suoi colori, resta così davanti ai nostri sguardi.

E stringendo tra le mani un’antica cartolina pare di ritrovarsi in quell’epoca distante e di camminare davvero nel passato di Genova, alla Zecca.

6 pensieri riguardo “Camminando nel passato alla Zecca

  1. Tic tac eccomi Dear Miss Fletcher ti seguo.Sembra non sia cambiato molto quel sito della Zecca.Era tutta un’altra vita, anche la pavimentazione era più romantica,delle poste antiche vedo però qualcosa è rimasto a testimoniare:le moderne bucchette delle lettere rosse li! Il bianco e nero del passato è come una rondine che volta verso il futuro.
    Grazie delle tue belle cartoline. mauro

    1. Oh, bravo che hai notato la pavimentazione, pensa che volevo scrivere due righe in merito e men ne sono scordata.
      Che bellezza il tuo paragone con la rondine, è perfetto.
      Grazie a te di venire sempre in viaggio con me nel nostro passato, buon pomeriggio Mauro.

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