All’ombra del Ponte di Carignano

All’ombra del Ponte di Carignano, dove un tempo ferveva la vita tra le semplici case di Via di Madre di Dio, davanti alle botteghe e ai negozi.
Il lavoro e la fatica, il sudore e le speranze, il cigolio dei carretti, mentre una signora che fa capolino sulla porta di casa.
Si cammina all’ombra del Ponte di Carignano, ognuno verso il proprio destino.

E c’è anche tempo per scambiare due parole con la vicina, mentre il vento di Genova pare smuovere quelle gonne ingombranti.
Il vento poi porta le voci, le risate e anche i ricordi di una rimpianta strada genovese che oggi non esiste più.

Ne rimane la memoria di un’epoca svanita in cui si passava sotto il Ponte di Carignano.

Mentre ancora il vento spirava potente sollevando i lenzuoli, le tovaglie e i panni stesi ad asciugare davanti alle finestre.

La vita poi, in realtà, non è un pallido bianco e nero ma è fatta di contrasti e sfumature e seppe coglierli con garbata grazia un artista di nome Aurelio Craffonara nato a Gallarate nel 1875 e cresciuto e vissuto a Genova dove poi morì nel 1945.
Allievo di Tammar Luxoro, Aurelio Craffonara fu illustratore e acquarellista e c’è la cifra del suo talento in una serie di belle serie di cartoline dedicate a Genova e realizzate dai suoi dipinti agli inizi del ‘900 da Fratelli Benzo Editore di Alessandria.
Così il candido bucato sventola glorioso davanti al blu di Genova.

E una folla colorata e rumorosa attraversa la via, le donne hanno la cesta sotto il braccio e tutto appare così vivace, reale e autentico.

Ed è un giorno qualunque, nella luce di un secolo nascente.
È una piccola memoria lasciataci dall’estro di Aurelio Craffonara: semplicemente la vita, all’ombra del Ponte di Carignano.

10 pensieri riguardo “All’ombra del Ponte di Carignano

  1. Ma che bell’articolo che hai publicato my Dear Miss Fletcher.Lo sai che sono andato anche lì,anzi è proprio lì il cuore della mia fatidica ricerca,e anche li dalla chiesa ancora in vita ho colto un sassolino che tengo fra i carissimi ricordi!Ho visto via Madre di Dio,è quasi assurdo pensare che lì dove oggi si trova la strada asfaltata,hanno vissuto quelle persone che si vedono nelle stupende fotografie di Miss Fletcher.Di qua e di la non c’è più nulla,sotto ai pilloni del ponte questa chiesa,poi cemento,ma sono sicuro che qualche scavo imprevisto riporti alla luce tanta e tante belle cose.Mi soffermai in silenzio per ascoltare,meditare ma c’è molto rumore,guardo in alto ecco il ponte,mentre mi asciugavo una lacrima come in questo momento,li a pochi passi (mi ha riferito un gentile signore)vi era Borgo Lanaiuoli.Sai mi so orientre bene,e tutto quello che ho visto è come che qualcuno mi dicesse “guarda qui,noi siamo le mura,anche li ho colto un sassolino”Grazie my Dear,non finirò mai di ringraziarti di avermi concesso di poterti seguire nel tuo amabile Blog.E’ stato uno splendido regalo via web. Mauro

    1. I tuoi ricordi genovesi sono emozionanti, caro Mauro, sono felice poi che tu ti sia saputo orientare, sei un po’ genovese anche tu, secondo me, perché sai capire la Superba così bene. Questa zona lascia davvero attoniti, io come te non me ne capacito ogni volta che passo.
      Un caro abbraccio Mauro, buon pomeriggio!

  2. E’ cosi diverso quel luogo da come siamo abituati a vederlo oggi … ha una sembianza forse piu’ istituzionale ….non ospita piu’ il dispiegarsi della lenta quotidiana vita familiare di faccende popolari quanto piuttosto la frenesia di impiegati di ogni genere o di chi si aggira per lo shopping …. E pure i colori sono più grigi oggi di allora …

  3. Miss, si può ben dire che all’ombra del Ponte di Carignano non sia rimasta manco l’ombra di quella Madre… non conoscevo il bravo acquarellista in questione… che ha parecchio semplificato lo sfondo oltre il ponte, in quanto la via, come si vede nella foto, non pare curvare a sinistra… ho ancora una tela incontaminata 50 x 70 e chissà che prima o poi non la rovini con una mia versione a olio di quella Madre zeneize, a cui ho già dedicato un paio di “suonetti”…

    1. Carissimo, ho acquistato di recente alcune cartoline di Craffonara, le trovo bellissime e molto suggestive, mi riprometto di proporvene altre, certo la sua è una visione a suo modo molto poetica, secondo me. E siccome hai una tela che giace candida cosa aspetti ad iniziare un nuovo dipinto? Via Madre di Dio mi pare una splendida ispirazione!
      Grazie Sergio, buon pomeriggio a te.

  4. Ma che bello l’accostamento di queste due vedute con quelle gonne e quei panni al vento. Resto sempre ammirata dalla tua inventiva e dalla capacità di creare contenuti partendo da queste immagini. Bacioni cara!

  5. Cara Miss,quando si passa su quel ponte è inevitabile un pensiero a quel mondo sottostante scomparso per sempre,ahimé!

    Grazie

    Carlo

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