La fanciulla con l’abito a quadretti

La fanciulla con l’abito a quadretti è in effetti una ragazzina, un fiore che sboccia, in un tempo lontano di Genova.
Educata, a modo, appartiene a una famiglia che le ha impartito le buone maniere.
E così eccola nello studio del fotografo Alfred Noack, in posa per un ritratto nella sua età più dolce.

Indossa, secondo la moda del tempo, un abito a quadri e si nota che la stoffa è bella e pregiata.
Le sue dita sottili sono come di consueto posate ad arte sulla spalliera della sedia, l’abito scende ampio secondo lo stile di allora.

La fanciulla doveva avere una parentela con questa ragazza, anche lei porta un elegante abito a quadri.
Le loro fotografie appartengono allo stesso album ed entrambe furono scattate da Alfred Noack, lo scenario poi è il medesimo: stessa sedia, stessa pianta e credo anche stessa balaustra.
La fanciulla con l’abito a quadretti ha i capelli scuri, forse un po’ mossi e ribelli ma glieli hanno raccolti con estrema cura.
E ha gli orecchini piccoli, un nastrino vezzoso al collo, le labbra carnose e gli occhi grandi.
Il suo viso perfetto, si scorge in lei la bimba che è stata e la donna che diverrà.

In un distante giorno di Genova un celebre maestro della fotografia fermò l’immagine di lei in un istante unico, nel respiro della sua gioventù.

6 pensieri riguardo “La fanciulla con l’abito a quadretti

  1. La fisionomia non è molto somigliante ma se erano nello stesso album saran sicuramente parenti. Hai proprio ragione, il viso ha quell’incertezza tipica di chi non è più bambina e non ancor donna. Un ritratto interessante anche per questo aspetto. Un bacione

    1. Vero, non si assomigliano per nulla ma la circostanza dello stesso album e dello stesso scenario nello studio di Noack mi ha fatto pensare che ci fosse una parentela, ma poi chissà.
      Fa tenerezza questa ragazzina, così imbronciata e seria.
      Un bacione cara, grazie!

  2. Che bella! Il medaglione con la fascetta nera le da un tocco di garbo signorile e vaga.
    Le proporrei Mademoiselle la parte di Violeta Valéry “nulla son io per lui…” per voce e pianoforte.Credo che Mademoiselle gradirebbe molto la parte.Ma guarda Dear Miss il fotografo si chiama Alfredo pure lui.Molto bella, egrazie che condividi con noi le tue gioie. Mauro

  3. chissà, Miss, forse erano cugine… ma credo che con indosso quegli ingombranti vestiti non siano mai transitate per vico delle Monachette…

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