La villa di Cesare Gamba a Montesano

Torno ancora a raccontarvi vicende del passato tratte da un mio prezioso libro, Genova Nuova, questo volume risale al 1902 e narra con dovizia di particolari la crescita e lo sviluppo della Superba sul finire dell’Ottocento.
Alcune pagine sono dedicate a Cesare Gamba, protagonista indiscusso delle innovazioni urbanistiche e del riassetto della città: egli fu un professionista eclettico ed intuitivo, un uomo dai molteplici interessi e dal variegato ingegno.
Architetto ed ingegnere, abile uomo d’affari, apparteneva ad una famiglia molto abbiente, era alpinista e amante della musica, in particolare aveva un debole per Wagner, fu anche un automobilista e il suo nome figura tra i fondatori dell’ACI.
Trascrivo qui una citazione tratta da Genova Nuova, queste parole sottolineano la tempra di Gamba e la sua vivace intelligenza:

L’ingegnere Cesare Gamba è uno dei fortunati che riescono simpatici a tutti, perché favoriti da madre natura delle più invidiabili doti: quelle della mente e del cuore.

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Immagine tratta da Genova Nuova – Volume di mia proprietà

La sua figura si lega in particolare alla realizzazione di Via XX Settembre, operazione che comportò importanti demolizioni e che cambiò del tutto l’aspetto della città, fu lui a progettare il Ponte Monumentale e il Palazzo della Navigazione Generale Italiana a De Ferrari attualmente sede della Regione Liguria.

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Ed è evidente che queste poche righe a lui dedicate non rendono giustizia alla complessità del personaggio e alla sua spiccata personalità, fu certo un uomo affascinante e protagonista del suo tempo, la sua idea di città sembra ancora adattarsi alla perfezione alle esigenze della nostra epoca.

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Sul finire dell’Ottocento Cesare Gamba acquistò una villa che era appartenuta ai Marchesi Ricci, l’edificio si trovava sulla ridente collina di Montesano, alle spalle della Stazione Brignole.
Gamba avviò una serie di lavori che comprendevano demolizioni e ristrutturazioni, progettò la dimora secondo il suo gusto: quella sarebbe divenuta la sua casa.

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Immagine tratta da Genova Nuova – volume di mia proprietà

E sempre sulle pagine di Genova Nuova si legge che il piano terreno fu destinato alla vita quotidiana e di ricevimento, con tutti gli agi e le comodità.
L’appartamento vero e proprio si trovava invece al primo piano dove era situata anche la ricca biblioteca dell’ingegnere, nei fondi e nel sottotetto c’erano tutti i servizi.
La villa aveva una spaziosa hall e grandi vetrate, uno scalone di marmo rosa, una balaustra in ferro battuto e bronzo, fastose colonne di marmo giallo.
Un’abitazione grandiosa per un uomo che mutò l’aspetto della sua città, ecco la villa nel dettaglio di una cartolina di proprietà del mio amico Pier Giorgio Gagna che qui ringrazio per il cortese prestito.

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Ovviamente la bella villa dell’ingegner Gamba aveva attorno un vasto giardino, era una dimora incantevole in una zona all’epoca non ancora soffocata dal cemento.
Eccola sullo sfondo, nella cartolina del mio amico Eugenio Terzo, è l’unica abitazione che svetta sui dolci rilievi alle spalle di Brignole.

Piazza Verdi

Sembra che la dimora non abbia subito danni durante la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia in seguito venne demolita per lasciar spazio a moderne costruzioni.
Da Via Fiume volgete lo sguardo verso Via Montesano, dove un tempo era la villa di Gamba, questo è il panorama che si presenta ai vostri occhi.

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Come tutti i grandi genovesi anche l’illustre architetto ed ingegnere dorme il suo sonno eterno a Staglieno, lo trovate nel porticato inferiore a ponente, nella stessa tomba riposano i suoi genitori.
Il monumento è opera di Giovanni Battista Cevasco.

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Alto intelletto e nobile spirito, le parole che lo ricordano rendono onore ai suoi molti talenti.

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Visse 76 anni, in un periodo di profondi cambiamenti per la sua Genova.
Nella casa abbarbicata sulla collina di Montesano sapeva osservare la sua città con sguardo lungimirante, era capace di vederla oltre il proprio tempo.
Io per qualche istante l’ho immaginato ritto davanti a una di quelle alte finestre, pensieroso e assorto.
Davanti ai suoi occhi una città mutata e rinnovata, una Genova diversa, una Genova Nuova.
A noi è rimasto il frutto del lavoro di Cesare Gamba, si è perduta quella casa che fu scenario di parte della vita di un uomo dal grande carisma.

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28 pensieri riguardo “La villa di Cesare Gamba a Montesano

  1. Ciao carissima Miss! Che articolo interessante! Non sapevo nulla di Cesare Gamba, ignoravo fosse l’artefice di grandi cambiamenti nella Superba, davvero mente eccelsa.. Mi ha colpito molto la bella frase che, con pochissime parole, lo descrive: le doti della mente e del cuore. E che dire della collina di Montesano senza il cemento e le strade di oggi? E Brignole, strada sterrata, carretto trainato da un cavallo e l’uomo che passa conducendo una -mi pare- mucca… Chissà cosa direbbe della Zena di oggi l’ingegner Cesare Gamba! Grazie Miss di questo bell’articolo! Baci, raf

    1. Per me è una gran bella figura, per lungimiranza e talenti, poi magari adesso alcune le vediamo diversamente, tuttavia ha davvero segnato il cammino dela città.
      Grazie a te cara, sono lieta che tu abbia trovato interessante il mio articolo.

    2. Grazie per tutti gli articoli sulla mia bella Genova. Tante sono le cose a me sconosciute che sto imparando seguendo i suoi scritti. Grazie

  2. Miss, alcuni ereditano cognomi assai azzeccati, essendo stato l’ingegner Cesare, un tipo, davvero “in” Gamba… e oggi, il Montesano con quei palazzoni al posto della sua Villa, sembra un bel po’ meno sano…

  3. Che peccato la villa sia stata demolita, dalle immagini e dalla tua descrizione sembra essere stata davvero pregevole… demolita per quella brutta “palazzata” poi…

  4. Il panorama moderno é molto meno bello di quello delle antiche vedute in cui svettava la bella villa di questo bel personaggio. Peccato che l’abbiano sostituita quei palazzoni… buona giornata, cara 😊

  5. era un lavoro maestoso e di gran pregio. Purtroppo le costruzioni attuali non sono altrettanto pregevoli, e non restituiscono la bellezza del suo glorioso passato.
    Un ottimo lavoro di ricerca il tuo . (:-))
    Buona giornata. (:-))

  6. Onore all’ing. Gamba di cui non sapevo nulla(heu ignorantia) evviva la sua villa che faceva da sfondo alla stazione Brignole al posto di quell’ignominia che c’è adesso.Possibile che nessuno abbia avuto rispetto della nostra città dopo la seconda guerra mondiale.? L’hanno massacrata ne hanno distrutto l’immagine e l’hanno svuotata delle sue industrie e anche dei suoi abitanti.Per fortuna c’è ancora qualcuno che se ne occupa,grazie Miss Fletcher. Nicla

  7. E mi azonzo che o Gamba o l’à fæto parte, do 1923, da primma dirigensa de l’asociaçion A Compagna…

    E io aggiungo che Gamba ha fatto parte, nel 1923, della prima dirigenza dell’associazione A Compagna…

  8. Bellissimo articolo. Io abito in via Imperia in uno dei palazzi sorti dopo la demolizione della Villa. Sono sempre stato affascinato dalla villa che ho visto nelle rare immagini di repertorio che ci sono arrivate.
    Esistono ancora delle piccole tracce della villa demolita, ad esempio lo scalone dell’attuale civico 4 è del marmo rosa della villa, esiste tra i 2 palazzi ancora un tratto dell’antica scalinata che portava all’ingresso della villa.
    Peccato davvero che sia stata demolita e poi lottizzato il terreno per costruire nei primi anni 50 gli attuali palazzi di Via Imperia.
    Sarebbe bello trovare ulteriore materiale fotografico della villa, magari anche degli interni.
    Grazie ancora delle preziose informazioni.

      1. Grazie per l’articolo con le foto degli interni! foto splendide la villa era davvero stupenda! Davvero un peccato si sia demolito un gioiello simile.
        Purtroppo il tratto dell’antica scalinata si trova in una zona non agibile sotto l’attuale terrazzamento tra i civici 2 e 4.
        un saluto

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