A Carnevale tutti i bambini amano mascherarsi, ognuno di noi ha memoria di quegli abiti dai tessuti scivolosi e dai colori sgargianti, il Carnevale è sempre stato un gran divertimento per i più piccini.
In ogni epoca, in ogni tempo.
Ieri ho trovato per caso due foto su una bancarella e allora porto qui questi due bimbetti genovesi ritratti in un momento per loro sicuramente emozionante.
La frangetta diritta, il caschetto, un fazzoletto in testa, la collanina con il pendente, lei forse potrebbe essere una contadinella.
In braccio stringe fiera una bambola con un vaporoso abitino bianco.
La bimba porta anche uno scialle con le frange e una camiciola con le maniche ampie bordate di pizzo, la sua postura richiama quella delle donne adulte.
Una mano sul fianco e l’atteggiamento deciso, chissà quante volte avrà visto la mamma o la nonna proprio in quella posa, magari davanti alla porta di casa.
E lei, piccola donna, gioca ad essere grande come loro.
Lui invece è un bambinetto che indossa un costume molto celebre, è un piccolo Pierrot.
Ha un’espressione così seria, a cosa starà pensando?
Il suo abito è elaborato e molto ricco, tiene tra le mani uno strumento e suona la musica della fantasia e dell’immaginazione.
Come fanno i bambini, non solo a Carnevale.
E guardate le sue scarpe!
Potrebbero essere bambini della Foce o comunque delle zone limitrofe, il fotografo era in Corso Buenos Aires e presumo che non si andasse tanto lontano da casa per farsi fare una foto, ovviamente è solo una mia deduzione e non è detto che sia così.
Ritratti nello stesso studio fotografico con il medesimo sfondo alle spalle: un muretto, un mare con una vela, i rami di un albero.
E una bambina compita, ritta in piedi con la sua bambolina.
E un bambino vestito da Pierrot.
Con i suoi sogni, con i suoi pensieri per noi sconosciuti.
Nel dolce tempo dell’infanzia, a Carnevale.
Si somigliano molto.Due fratellini?
Può darsi, in effetti si assomigliano e la circostanza potrebbe farlo pensare.
Grazie Eliana, buona domenica a te!
Bellissimi questi bimbi, bellissima la descrizione e la storia…
Ma sai una cosa? Non ho mai amato troppo mascherarmi a carnevale, tranne un anno in cui mio padre mi comprò un bellissimo costume da Robin Hood!
Io amavo travestirsi tutto l’anno, avevamo una grande soffitta, nella casa della nonna, piena di bauli, che contenevano abiti della nonna, della mamma da ragazzina, delle zie. Era una continua festa!
Buona domenica e un abbraccio
Emanuela
A me è sempre piaciuto mascherarmi, anch’io da ragazzina ho avuto il costume da Pierrot, mi ero anche truccata alla perfezione, faccia completamente bianca e lacrimuccia.
Grazie Emanuela, un abbraccio a te!
Miss, come mai a Pierrot manca il lacrimone, Colombina gli ha detto di sì?
Chissà! Però in tutto il resto è perfetto, no? Buona domenica Sergio, grazie.
La bambina è decisamente più naturale e spigliata, il maschietto è ripiegato su se stesso più che sullo strumento e ha l’aria di subire tutta la faccenda. Certo, l’espressione deve essere triste perché è un Pierrot ma secondo me non finge. 😉 Davvero belle queste foto! Buona domenica 😘
Brava Viv, è proprio così, hai ragione. Magari lei si sentiva a suo agio con quel costume e lui no, potrebbe essere? Da qui la malinconica espressione del bimbo.
Un bacione a te cara, buona domenica.
Forse avrebbe preferito essere vestito da cow boy o da moschettiere…
Probabilmente sì, hai ragione!
Anche io mi sarei mascherata tutto l’anno ma allo scopo avevo solo una vecchia tenda rossa e sopportavo poco carnevale sia perché in quel periodo ero spesso malata sia perché la mia mamma si ostinava a farmi un costume che mai ho più visto(regina della czarda)perché si poteva riciclare la gonna come veste estiva…io sognavo la classica fatina…
Da ragazza ovviamente ho reagito con i gonnelloni,camicioni e sciallino coloratissimi degli anni ’70 e mi divertivo a travestire i ragazzi della Parrocchia di san Rocco di principe per il carrossezzo:com’è divertente inventarsi i costumi con poco!
Da mamma ho lasciato a disposizione delle figlie uno scatolone di vecchi vestiti e collane:giochi pochi ma inventiva tantissima!
Che bello Eliana, le tue figlie saranno state contente!
Voto anch’io il costume da fatina ❤
Il contrasto tra la fissità della posa, come si vede nello sguardo un po’ rassegnato dei bambini, e la voglia di correre fuori a tirare coriandoli …
All’epoca i bambini erano sempre seri nelle foto!
Bellissime! Davvero
Cose che vengono da lontano, le ho trovate particolari! Grazie Katia, un bacione.
Lo sono
oggi con un mio amico eravamo giusto in Corso Italia, c’erano un sacco di bambini mascherati e un mare di coriandoli. Passano gli anni, ma l’innocenza di quei momenti si ripete ogni volta con la bellezza della vita.
Molto originali le foto che hai postato, delle chicche storiche! (:-))
Buona giornata (:-))
I bambini sono sempre uguali, in ogni tempo.
Grazie Massimo, buona giornata a te!
Ciao Miss! Belle le foto di questi bambini, e che costumi!! Io credo che parte dell’espressione composta dei fanciulli sia dovuta anche alle innumerevoli raccomandazioni e direttive del fotografo..mettiti così o cosà, piega la gamba, mano sul fianco, diritta con la schiena ecc e figurati per le espressioni del volto!.. in casa ho foto di Peiré, ritratti della mia mamma con i miei due fratelli di pochi anni.. baci, raf
Ah sì, sicuramente, farsi fotografare era una faccenda complessa, di sicuro i più piccoli si annoiavano!
Devi mostrarmi le foto della tua mamma, cara! Un bacio grande a te.
Che serietà questi bimbi, anche se lei mi sembra un po’ più a suo agio. Forse perché mascherarsi così probabilmente lo faceva spesso anche durante l’anno nella sua cameretta.
Lo penso anch’io, lei sembra più a suo agio come tu dici!