Bianco e nero in Galleria Mazzini

Era uno di quei giorni di mercatino e di banchetti di vecchie cose.
Era uno di quei giorni di lumi impolverati e di piatti di porcellana, di antiche posate di argento e di libri vetusti, di scatole colme di cartoline, vecchie fotografie e ricordi del tempo andato.
Era un giorno così, in Galleria Mazzini.
E c’erano bambole del passato, file di bicchieri scompagnati e tovaglie candide ricamate a punto intaglio.
Tutto attorno il consueto andirivieni, le voci, i saluti e gli sguardi.
E c’era un gioco di luce e ombra, tra le pentole di terracotta, i mobili antichi e i desideri di qualcuno, in uno scorcio in bianco e nero in Galleria Mazzini.

Le bottiglie vittoriane di Miss Fletcher

Le prime bottigliette vittoriane arrivarono in questa casa diversi anni fa, le avevo trovate al mercatino dell’antiquariato che ogni estate si tiene a Fontanigorda e le avevo prese da una ragazza che andava spesso nella terra di Albione.
Queste bottiglie sono davvero rustiche e pesanti, ricordano case semplici, fuoco che brilla nel caminetto, scodelle ricolme di porridge su tavoli di legno scuro.
Ho la bottiglia di acqua minerale con tanto di tappo, il barattolo della marmellata d’arance e anche la bottiglietta della ginger beer.

All’epoca mi aggiudicai pure il vasetto della crema con tanto di graziosa contadinella e infine un altro contenitore probabilmente destinato al latte.

Molti anni e molti mercatini dopo ho ritrovato a Fontanigorda quella ragazza che mi aveva venduto queste meraviglie, lei ancora si occupa di antiquariato e con mia grande gioia aveva portato su in Val Trebbia proprio quelle cose che piacciono a me.
Ed è accaduto l’estate scorsa e così su un banchetto ho preso delle riviste, da un’altra parte delle cartoline e da lei altre bottigliette vittoriane.

Queste sono del tutto differenti dalle altre, sono in vetro trasparente e hanno sopra delle etichette di prodotti da farmacia, una delle quattro ha l’etichetta della brillantina.
E così ho arricchito questa piccola collezione di cose del passato, sono le bottigliette vittoriane che appartennero a qualcuno che non conosco e questo, come sempre, ho un fascino che non smette di incantarmi.

Borgobooks: il libraio che ama i libri

Il libraio che ama i libri si trova in Piazza della Meridiana.
E forse sembrerà un’ovvietà specificare che ama i libri, tuttavia ti accorgi proprio che il suo lavoro è una passione vera, la libreria antiquaria Borgobooks era prima a Borgo Incrociati, dal 2015 ha la sua sede qui, nel cuore di Zena.

Il libraio che ama i libri ha un negozio che è il paese delle meraviglie per quelli che come lui amano i libri.
Qui troverete volumi antichi, mappe, libri d’arte, stampe, poesie, introvabili memorie, guide del tempo perduto, libri di storia e molto altro ancora.

E va da sé, entrare qui dentro significa per me restarci moltissimo tempo!

Lui, il libraio, ha infinita pazienza, bisogna dirlo.
E credo che riconosca quelli che amano i libri per davvero.

In questo suo mondo di preziose rarità troverete tanta bellezza: è la bellezza delle storie dimenticate, delle rime in dialetto, dei volumi scritti con grafie antiche, delle pagine a volte consunte, dei luoghi che hanno mutato aspetto.

E naturalmente coloro che collezionano volumi d’epoca conoscono bene questa libreria, ogni tanto mi capita di incontrare qui amici o conoscenti noti per una comune passione: l’amore per la parola scritta, per quell’amico affascinante che sa essere il libro.

Mobili, scaffali, pile di volumi e misteriose valigette che hanno vissuto precedenti vite e potete giurarci, dentro ci sono libri introvabili.

L’altro giorno, poi, il libraio mi ha mostrato uno splendido strumento che è in bella mostra nel negozio.
Il libraio infatti vende anche antiche fotografie e possiede questo apparecchio che occorre per osservare le fotografie stereoscopiche.
E così ho provato a guardare e ho veduto una vera magia: un’immagine tridimensionale.
Il caso vuole che nell’apparecchio ci sia una fotografia di un celebre monumento di Staglieno, si nota proprio la profondità, è come essere davanti alla statua.
Cose che si trovano dai librai che amano i libri.

Inchiostro, carta e memoria.

E in tutto questo c’è una mirabile cura e un gusto vero per il bello.

Manuali, guide, il libro che non speravate più di trovare potrebbe essere qui.

In questa libreria c’è una vastissima selezione di volumi dedicati alla storia di Genova e anche alla Liguria.
E cartine, pezzi unici, riviste d’epoca, libri che altrove non ho mai visto, non solo volumi del passato ci sono anche pubblicazioni più recenti.

E poi ci sono quelle rarità che qualcuno ha letto a lume di candela e questo le rende ancora più speciali.
Un libro che racconta una città che non abbiamo veduto in un tempo in cui non c’eravamo.

Tra molti altri, ognuno è unico.

Tra le cose di un altro tempo.

Storie di guerre, di conquiste, di orgoglio e di amore per la propria città.

Storie di fede, di preghiere sussurrate piano, di devozione lontana.

Nel luogo in cui tutto sembra al posto giusto, in attesa di trovare una nuova casa.

La copertina rigida, le pagine dalla carta spessa, l’altisonante dedica.

E le memorie della nostra gloria passata.

Sono solo alcuni dei volumi che troverete da Borgobooks, un luogo che ha un’anima e una precisa identità.
È la libreria di Gianni Pietrasanta, il libraio che ama i libri.

Arduino 1870, cose belle dal nostro passato

C’era una volta a Genova un locale molto celebre: il Caffè della Concordia.
Era frequentato da politici e letterati, qui avreste potuto incontrare l’ardito Carlo Pisacane e molte altre figure eminenti del suo tempo, lo cita anche Giorgio Asproni, il deputato di origine sarda che visse a lungo anche a Genova.
Il Caffè della Concordia aveva un sontuoso e scenografico giardino, i suoi ospiti si ritempravano all’ombra di questo loggiato.

Via Garibaldi

Vi si accedeva dalla sontuosa Strada Nuova, da certi locali che nel 1907 divennero la sede del negozio di Alberto Arduino, orefice di lunga esperienza che già dal 1870 faceva i suoi affari in Corso Torino.
Dopo di lui vennero le sue figlie, il negozio quindi passò ad altre persone ma il nome del Signor Arduino ancora luccica in Via Garibaldi.

Arduino

Ed è una bomboniera, i suoi antichi arredi lo rendono un posto speciale dall’atmosfera affascinante.

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Dal 2010 ne è proprietaria Caterina Ottomano, qui trovate antiquariato e vintage, argenterie, ceramiche e oggettistica d’antan.

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E a far brillare gli occhi ai collezionisti ci sono ad esempio le monete antiche.

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Nelle vetrinette troverete tante cose belle che vengono dal nostro passato: i bracciali delle nostre nonne, le spille sberluccicanti e le collane sfarzose.

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E non manca la contemporaneità.

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Vedrete anche un banco da lavoro, lo usa Caterina per confezionare i suoi bijoux.

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Una luce calda, i mobili color carta da zucchero.

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E ancora bracciali, in una delle vetrine.

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E poi, per l’appunto, le rarità che acquistano coloro che amano le collezioni: le decorazioni militari appartenute a qualcuno che si distinse per le sue gesta.

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E oggetti particolari, questa selezione di antichi timbri ha tutto il fascino del tempo perduto.
Profumo di ceralacca, d’inchiostro e di carta spessa.

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E poi, meraviglia delle meraviglie, un contenitore con le foto antiche: devo confessarvi che molte di esse adesso sono qui con me, non ho saputo resistere a certi sorrisi e a certi volti appena appannati dagli anni trascorsi.

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Lo charme di Arduino e la sua lunga tradizione fanno sì che questo negozio sia annoverato tra le Botteghe Storiche della città.

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Varchi questa soglia e davvero ti sembra di entrare in un altro secolo.

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Per caso vi occorre un binocolo da teatro?
Eccolo, il tutto il suo luccicante splendore.

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E per una serata importante è necessario sfoggiare la borsina adatta, non ci sono dubbi.
Vintage chic e raffinato, lo apprezziamo ancor di più in questa nostra epoca degli accessori in serie.

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Un negozio accogliente e curato, sono felice di ospitare su queste mie pagine tanta raffinata delicatezza.

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Se andrete a scoprire le bellezze di Arduino troverete lei, Caterina Ottomano, una persona piacevole, grintosa e molto competente.
E qui la ringrazio per l’accoglienza e il tempo dedicatomi.

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Il suo negozio è nella via più elegante della città, la strada dei palazzi nobiliari e dei musei.
Ed è qui dal lontano 1907 con le sue rare specialità di Genova.

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