Era giorno di un tempo lontano, una calligrafia incerta ha lasciato traccia del luogo che fu scenario di questa fotografia, sul retro infatti si legge una scritta a matita: San Quirico.
Era un giorno di una stagione forse tiepida, lo si intuisce dagli abiti leggeri delle persone.
C’è un ragazzino vestito alla marinara, accanto a lui c’è una giovane donna, si coglie una certa somiglianza e così credo che potrebbe trattarsi della sua mamma.
Lei ha quest’abito chiaro rifinito con raffinatezza, indossa l’immancabile cappello e stringe un ventaglio tra le dita, al collo porta una lunga collana e pure da questa epoca moderna, cara signora del tempo passato, comprendo che si tratta di un gioiello favoloso che sarebbe alla moda anche ai nostri tempi e forse viene custodito con cura da qualcuno che sa apprezzarlo.
Era un giorno di un tempo lontano, a San Quirico.
E accanto al ragazzino si nota anche colui che io penso sia il capofamiglia.
Sullo sfondo il panorama e tutto attorno la freschezza della natura di questo scorcio di Liguria.
Questa fotografia ha suscitato il mio interesse per la sua particolare composizione, per la posa a mio parere straordinaria dei tre protagonisti.
Ritti in piedi, così distanziati, avvolti da una sorta di insondabile mistero che mi induce a fantasticare su di loro.
Con questo stile, con questa eleganza.
A mio parere è una fotografia per molti versi eccezionale, la troverei perfetta per la locandina di un film o per la copertina di un libro, è una storia da immaginare.
È il ritratto di loro, in un tempo svanito, a San Quirico.