A Genova dalle parti di Via Cairoli ci sono le vie dei metalli preziosi, la suggestiva toponomastica della Superba ci ha regalato Vico del Piombo, Vico dell’Argento e Salita dell’Oro.
E in uno di questi vicoli in certe giornate vi sorprende uno scintillio, accade quando il sole batte in questa maniera, fendendo la via con un linea perfetta, il confine tra la luce e l’ombra.

E poi i raggi virano, si cammina nel chiarore di un giorno d’estate.

Guardatela poi dall’alto Salita dell’Oro, da un diverso punto di osservazione.

Guardatela nei suoi colori, si mescolano in una sola immagine diversi aspetti di Genova.
La prospettiva inganna, sono gli effetti ottici dei caruggi, sembra essere un’unica strada e invece Salita dell’Oro sbocca in Via Lomellini e il sontuoso palazzo che si vede laggiù è uno dei Rolli situati in questa via.
Eppure davanti a noi sembra esserci un’unica curva che pare non terminare, marcata dal confine tra la luce e l’ombra.

In certi giorni, poi, in Salita dell’Oro potreste trovare altra luce e altri colori.

Una suggestione che dura per breve tempo, le magie sono così, effimere e fugaci.

In altri giorni, ancora diverse tinte e sfumature.
E sapete, noi cacciatori di luce e siamo anche capaci di restare fermi lì a guardare, in attesa degli eventi.

Colonne, archetti e diverse geometrie di Genova, il quotidiano che si sovrappone alla storia.
Che altro è la bellezza?

E grazie ad un affascinante mistero poi, a quell’ora del giorno, la luce si proietta solo sul muro e non arriva fino in fondo al vicolo.

In altre sere, poi, potreste vedere ancora altre magie.
Avviene quando si avvicina il tramonto e ancora accade per un solo istante.
Un raggio di sole batte sulla lampada, l’attraversa, la illumina, sembra che l’accenda.
Sono i luminosi incanti di Salita dell’Oro, brevi, fugaci e magici, sul confine tra la luce l’ombra.
