Non è la più trafficata delle creuze del Carmine ma resta una bellezza segreta tutta da scoprire.
Salita di San Bartolomeo del Carmine si snoda dalla Piazza del Carmine e percorrendola si giunge in Corso Carbonara, sale così ripida tra le case alte.
E si sale, gradino dopo gradino, davanti a voi una distesa di mattoni rossi.
E poi, quasi nascosta, una piccola corte, oltre il cancello il sole radioso illumina le facciate, le corde da stendere e le persiane.
Ed è tutta un’allegria di panni stesi.
Là abita un nespolo generoso e prodigo dei suo frutti.
E ancora, sulla creuza, ecco una nicchia che ospita una scultura sacra.
Si sale, in questa tipica e caratteristica vertigine di Genova che incornicia uno spicchio di cielo.
Tra i colori tenui così si snoda la bella creuza.
E ancora lo sguardo trova un’altra edicola che ha certo conosciuto tempi migliori.
E poi luce di finestre, salita, ancora salita, curva e toni biscotto.
Persiane, sole che batte sui muri e disegna i profili delle ombre.
Se supererete l’archivolto troverete la bella piazzetta di San Bartolomeo dell’Olivella e ancora potrete perdervi nella romantica bellezza dei caruggi del Carmine.
Salendo ancora, invece, giungerete infine su Corso Carbonara e forse ne apprezzerete la maggiore ed elegante ampiezza.
Nel cuore vi resterà impresso il ricordo di quella vertigine che dona stupori e di quel cielo turchese che sovrasta Salita di San Bartolomeo del Carmine.