Dovrai andare là, nel cuore della città vecchia, dove i Giustiniani avevano le loro case.
Una strada e una piazza portano il nome di questa nobile famiglia e questo edificio appartenne a uno dei suoi membri, questa è la dimora di Marc’Antonio Giustiniani, per suo volere verso la fine del ‘600 il palazzo subì diverse modifiche.
Un edificio annoverato tra i Rolli di Genova ovvero quegli elenchi che comprendevano palazzi privati di una certa importanza che erano a disposizione della Repubblica, vi si ospitavano personaggi di rilievo e capi di stato.
Splendori di Genova e restauri che rendono giustizia a certe bellezze.
E troverai il portone chiuso, attendi con pazienza che qualcuno ti consenta di entrare nell’atrio, non potrai mai dire di conoscere Genova se non hai veduto la magnificenza dei suoi palazzi.
Marmi, colonne e pietra nera, rivive imperioso il fasto del passato.
Un ninfeo, qui un tempo sgorgava generosa l’acqua.
Alla base c’è un fregio di marmo, misteriosa Genova, certe pietre ancora sussurrano di certe sue grandezze.
Qui, nell’atrio del palazzo, vegliano sui visitatori i busti degli eminenti rappresentanti della famiglia Giustiniani.
Uno di essi era un cardinale.
E c’è una lapide sulla quale è effigiato il santo caro a tutti i genovesi, il nostro San Giorgio, immortalato come sempre mentre uccide il drago.
Ancora un altro ninfeo e atmosfere marine, la parte superiore ha l’armonia di una conchiglia.
Meraviglie che puoi vedere nella città vecchia, nel cuore antico di Genova.
L’orgoglio e il senso di appartenenza, una lapide ricorda ancora i proprietari di questa dimora.
E poi sali, sali su per le scale, queste colonne e questi scalini sono la testimonianza di ciò che è stato e rappresentano tutto ciò che dovremmo difendere e valorizzare.
Sali, c’è sempre una ragione per meravigliarsi.
Sali, io sono andata fin lassù, su quel magnifico terrazzo dal quale ho veduto quella magia di tetti che già vi ho mostrato in questo articolo.
Sali, non sai mai quanta bellezza potrai trovare soltanto salendo le scale e affacciandoti dalle finestre.
Tra luce e ombra, si intravede l’edificio antistante.
E poi guarda, guarda fuori.
C’è la città viva, il suo presente e il suo passato si sfiorano e convivono in perfetta armonia.
E se nessuno te lo ha mai raccontato forse non sai che sul muro del Palazzo di Marc’Antonio Giustiniani c’è un antico leone, lo portarono i genovesi da Trieste come bottino di guerra a seguito della battaglia di Chioggia, nel lontano 1380.
Quando sei in questa piazza, guarda in su e vedrai il leone che fu strappato ai nemici.
Marmo silenzioso che racconta la nostra storia.
Vertigine di scale, di bellezza e di simmetrie.
Quando sei nel centro storico, entra nei palazzi, sali i gradini alti, guarda fuori dalle finestre, c’è una città nascosta che ha una luce vivida e calda, è la luce della sua grandezza.
Risplende qui, su queste fattezze acerbe scolpite nel marmo.
Oltre il portone sul quale è affisso orgoglioso lo stemma della famiglia Giustiniani.