La musica di un secolo nascente

È la musica di un secolo nascente o forse è soltanto l’illusione di questa melodia a giungere a noi.
Le note più dolci e suadenti potrebbero scaturire dalle corde di un antico strumento retto con questa grazia da una fanciulla.
Lei indossa bracciali d’oro e una collana, ha i capelli acconciati in maniera complicata, potrebbe anche essere una delle Muse.
I fiori, lo stile, la posa, tutto richiama il liberty e il gusto di un’epoca.

I profili, una certa idea di bellezza, la cornice fiorita, la ricercatezza dei dettagli.

Si tratta soltanto di una cartolina spedita in un giorno del 1900, è un semplice cartoncino proveniente dal nostro passato e racchiude così tanta perfetta armonia alla quale non siamo forse più abituati.
Uno stile, un’epoca: la musica di un secolo nascente.

Via Edilio Raggio: gli sguardi del Liberty

C’è un palazzo a Genova che per me è di una gloriosa bellezza e così ritorno spesso ad ammirarlo, in passato mi è anche capitato di fotografarlo diverse volte nel tentativo di coglierne i raffinati particolari.
E allora oggi vi porto con me in Via Edilio Raggio, alle spalle della Zecca.
L’edificio risale agli inizi del ‘900 ed è un mirabile esempio dello stile più in voga a quel tempo, spiccano così queste armonie tipiche del Liberty con decorazioni di fiori in boccio, foglie minute, rami e simmetrici decori.

Il palazzo è restaurato con cura e preservato in ogni suo dettaglio.

E poi, secondo canoni estetici tante volte replicati a quell’epoca, ecco gli sguardi del Liberty.
Sono visi di fanciulle dalle labbra carnose e dai lineamenti così definiti, sono volti attorniati da tralci di edera generosa.
E già le conosciamo, abbiamo già veduto queste giovani donne, sono testimoni di epoca e del suo gusto raffinato.

Altre decorazioni fini e minuziose abbelliscono anche i balconcini.

A catturare lo sguardo, tuttavia, sono ancora quella sfrontata bellezza e quegli occhi spalancati sulla modernità.

Sono volti leggiadri dai profili così regolari, si può quasi immaginare che il respiro percorra quelle frementi labbra socchiuse.
Tra questi giochi di curve e di linee, con un continuo richiamo ad una precisa e definita ricerca dell’armonia.

In questa perfetta sinfonia di colori.

Non sono mai entrata in questo palazzo e spero che un giorno avrò occasione di farlo, immagino che anche al suo interno si racchiudano altri dettagli interessanti.
Là, davanti a quel portone di Via Edilio Raggio, si incontrano quei volti aggraziati e i meravigliosi sguardi del Liberty.

Farmacia Martelli: il trionfo del Liberty

Leggevo uno dei miei libri e ad un tratto la mia attenzione è stata catturata da un’unica fotografia che svela la bellezza di un’antica farmacia: il volume si intitola Il mito del Moderno. La Cultura Liberty in Liguria ed è un’interessante pubblicazione della Cassa di Risparmio di Genova, quell’unica immagine pubblicata su una delle sue pagine mi ha spinta ad andare a scoprire la Farmacia Martelli di Via Albaro.
La splendida farmacia nell’elegante quartiere del levante cittadino venne fondata agli inizi del ‘900 dal Dottor Riccardo Gavino e nel 1929 divenne poi proprietà del Dottor Giuseppe Martelli e ancora appartiene ai suoi discendenti.
Non siamo più abituati alla bellezza e qui ne troverete tanta da levare il fiato, infatti la farmacia conserva ancora i suoi antichi arredi ed è riccamente decorata secondo i dettami del Liberty.

E allora alzate gli occhi, i due ampi locali sono interamente percorsi da un’alta fascia sulla quale sono dipinti vasi e arbanelle da farmacia e piante officinali.

E sono piccole anfore, mortai e foglioline rigogliose.

E fiori di crisantemo e preziosi doni della natura che sanno diventare panacea tra le mani sapienti di un farmacista.

E colori, sfumature e armonie ancor più affascinanti per noi che viviamo in questa epoca dell’omologazione.

I soffitti sono poi magnificamente abbelliti con rami carichi di foglie minute dai toni autunnali.

E vi sovrastano ricchi cartigli accompagnati da antiche saggezze e frasi in latino.

Tra le foglie dell’alloro generoso.

E ancora, i decori sono così ricchi e vari, è una sinfonia di colori tenui e delicati.
Sul muro campeggia anche lo stemma del Municipio di Albaro con il leone rampante e un albero, la Dottoressa che gentilmente mi ha narrato della sua farmacia mi ha detto che, a parte il Municipio, questo è il solo luogo di Albaro dove si trovi lo stemma.

Non siamo più abituati a tanta bellezza e qui trionfano leggiadria ed eleganza, come negli anni ruggenti in cui vide la luce questa magnifica farmacia.

Il Dottor Gavino, colui che appunto la fondò, doveva essere con tutta evidenza una persona tutt’altro che banale: volle anche un santo a custodire la sua farmacia e scelse proprio San Gavino, la sua figura si staglia sulla parete retrostante il bancone.

Tutto è ancora come sempre è stato, nel rifiorire di gentili piante odorose.

Nella bellezza immaginata delle porcellane e di ogni singolo vaso.

L’orologio segna il tempo che scorre in questa farmacia del tempo presente che ancora conserva la memoria del suo passato, è liberty anche il grande lampadario che sovrasta uno dei locali, gli arredi sono di solido legno scuro e di inconsueta eleganza.

In un angolo è sistemato poi un piccolo lavandino di marmo con il rubinetto in ottone.

E là, sul soffitto, la leggiadria armoniosa e la meraviglia dei fiori e delle piante officinali.

È lo splendore che potete ammirare nella Farmacia Martelli di Via Albaro 95 r che tra le sue mura custodisce un’antica bellezza e il trionfo del Liberty.