Un presepe provenzale in Liguria

Nel tempo che precede i giorni del Natale vi porto con me alla scoperta di un suggestivo presepe esposto al Museo Beni Culturali Cappuccini in occasione della consueta mostra dedicata appunto all’Arte del Presepe dove potrete ammirare diversi allestimenti presepiali.
Evocativo e particolare è questo presepe con le statuine di tradizione provenzale note come Santons e create da Claude Carbonel, gli scenari sono invece realizzati da Emilio Burri e Luciana Scarone.
Ci ritroviamo così in questo mondo piccolo, ferve la vita tra le viuzze scoscese di un tipico paesino ligure.

Si porta la legna con i carretti, le verdure crescono lente negli orti.

E si fila la lana davanti ad una casetta con tendine di pizzo alla finestra, sul davanzale ci sono un vaso di fiori e un micio bianco e nero, nella stanza si notano mobili in stile rustico e un capiente baule.

Ed è vivace e gioioso questo mercato dove si fanno acquisti con una cesta sotto il braccio, è un trionfo di profumi e di doni della terra.
Un tripudio di stoffe variopinte colpisce l’attenzione, questo è un presepe dai molti colori.

E ha poi anche le tonalità del legno, della pietra e della vita semplice.

Si attende il Redentore davanti alle proprie case, con la tavola imbandita e le pentole sul fuoco, profumano di buono i pani fragranti e certi fagotti sembrano colmi di delizie.

Così scorre la vita nel ritmo dolce del presepe.

In certe cucine poi non manca nulla: il latte è versato nel bicchiere, il formaggio è tagliato, le morbide fette di pane sono pronte sul tagliere.
E ci sono le teste d’aglio appese, le porcellane impilate sotto una luce fioca, mentre un docile gattino resta ad osservare certi allegri giocatori di carte.

Si lavora la legna, c’è chi porta sacchi pesanti e ognuno si fa carico della propria fatica.

Questo presepe suggestivo e caratteristico evoca un mondo dove si bada davvero all’essenziale e alle piccole cose semplici di ogni giorno.

Tra le case dai tetti aguzzi spicca anche una chiesetta a strisce bianche e nere con il suo alto campanile, sull’altare vibrano le fiammelle delle candele.

In un angolo di questo paesetto, non distante da una scaletta impervia e nei pressi di un umile riparo, tra Giuseppe e Maria ecco il Bambino Gesù venuto alla luce e accolto con gioia nel piccolo mondo di questo presepe.

Museo Beni Culturali Cappuccini: la statua della Madonna Immacolata

Nel tempo di dicembre desidero portarvi con me in un museo genovese che racchiude i molti aspetti della fede e della devozione: è il Museo Beni Culturali Cappuccini sito nel centro di Genova e facilmente raggiungibile da Via Bartolomeo Bosco.
In questo museo sono esposti come da tradizione diversi presepi che ogni anno costituiscono il percorso di una mostra suggestiva, tornerò di certo a mostrarvi alcuni di questi presepi.
Fanno parte dell’esposizione museale anche opere d’arte di talentuosi artisti, sono pregiati dipinti provenienti dai diversi conventi dei Cappuccini in Liguria.
Salirete i gradini tra splendide tele e in cima alle scale il vostro sguardo troverà una figura di incomparabile grazia: è la statua della Madonna Immacolata.
Maria è qui rappresentata secondo i canoni consueti: ha il manto celeste, la corona sul capo e l’aureola di stelle, ha un abito candido come simbolo della sua purezza.

E mentre ammiravo questa immagine della Madonna mi sono meravigliata nello scoprire alcune sue caratteristiche che la rendono, a mio parere, molto particolare.
La statua risale agli inizi del XVIII Secolo ed è un’opera attribuita ad un religioso dell’ordine dei Cappuccini: Padre Giovanni Maria da Mentone.
Per forgiare la Madonna egli non usò legno o solido marmo, il suo capolavoro di soavità è in cartapesta e tela gessata ed è per me un’opera di grande bellezza.
La statua si trovava un tempo nella Chiesa dei Cappuccini di Sestri Ponente, ora lo sguardo di questa dolce Madonna si posa sui visitatori del Museo genovese, autentica bellezza traspare nei tratti del suo viso e amorosa è la luce nei suoi occhi.

Magnifico è il senso di movimento e di leggerezza del manto celeste di Maria, armoniosa è la postura delle sue mani posate con vera grazia sul suo petto.
È questa una delle opere che potete ammirare al Museo Beni Culturali Cappuccini: la Madonna Immacolata di Padre Giovanni Maria da Mentone.

Museo dei Cappuccini, il presepe biblico animato

Un presepe che ha una storia lontana, ideato e creato da Franco Curti, un’opera alla quale egli lavorò con vera, emozionante dedizione.
Un presepe meccanico con oltre 150 figure in movimento, questo allestimento della Natività fu esposto per la prima volta nel 1947 a Carmagnola, in seguito fu allestito anche in altre città, nel 2010 ebbe come palcoscenico Piazza Duomo a Milano.
Da molti anni si trova al Museo Beni Culturali Cappuccini di Genova ed è qui che potrete ammirarlo insieme agli altri presepi dei quali ho già scritto in questo articolo.
Un presepe ambientato nei luoghi biblici e a precedere la Natività sono alcuni quadri dedicati alle parole dei profeti che annunciarono la venuta del Redentore.

Presepe biblico animato (1)

Presepe biblico animato (1a)

E poi si incontra lo scenario nel quale si compie il miracolo della nascita di Dio.

Presepe biblico animato (2)

E davanti a voi vedrete le città di quelle terre, questa è Betania, dove si trova la casa di Lazzaro, c’è un mulino e un fiume che scorre tra le case, è il fiume Giordano.Presepe biblico animato (3)

E c’è uno specchio d’acqua, questo è il lago di Tiberiade dove navigano senza posa le barche.

Presepe biblico animato (4)

Un presepe è sempre un piccolo mondo, questo mondo è quello nel quale nacque il figlio di Dio.

Presepe biblico animato (5)

E ovunque si lavora con inesorabile solerzia, senza mai fermarsi.

Presepe biblico animato (6)

Questa è Gerusalemme con il tempio.

Presepe biblico animato (7)

E poco distante c’è la chiara Betlemme, luogo natale del piccolo Gesù.

Presepe biblico animato (7a)

Ma laggiù, a Gerusalemme, c’è un re temuto e crudele, lo troverete assiso sul suo trono mentre i suoi servi gli fanno aria, il suo nome è Erode.

Presepe biblico animato (8)

E poi scale, carri, porticati, finestre e il popolo di un altro tempo al lavoro.

Presepe biblico animato (8a)

E le donne filano la lana e tutti si muove ed è vivo e reale.

Presepe biblico animato (9)

La gran parte di queste statuine è stata scolpita da artigiani della Val Gardena.

Presepe biblico animato (10)

Si cammina tra le verdi palme, sullo sfondo il profilo delle montagne.

Presepe biblico animato (12)

Ci sono volti e gesti a noi cari, la dolcezza di certe espressioni è tipica delle statuine di ogni presepe.

Presepe biblico animato (13)

E c’è un mondo e la sua prospettiva.

Presepe biblico animato (15)

Laggiù, nella casa del falegname, fanno eco gli attrezzi e gli strumenti.

Presepe biblico animato (16)

E le mani sono protese verso Colui che verrà.

Presepe biblico animato (17)

E poi scende la sera, il chiarore si dirada, diventa soffuso e fioco.

Presepe biblico animato (18)

E si accendono le luci che illuminano la capanna dove si trova la Sacra Famiglia.

Presepe biblico animato (19)

Un pastore conduce con sé le sue greggi.

Presepe biblico animato (20)

E intanto i telai si muovono operosi, in ogni casa si lavora alacremente.

Presepe biblico animato (21)

Brilla la ricca Gerusalemme adorna d’oro, con il sovrano della Giudea così fragilmente umano, c’è un Re dei Cieli che neanche Erode può contrastare.

Presepe biblico animato (22)

E scende piano la sera.

Presepe biblico animato (23)

Ma si resta vigili, nell’attesa che arrivi il giorno che cambierà le sorti degli uomini.

Presepe biblico animato (24)

E in ogni casa si accende una luce, brilla e luccica nella notte scura.

Presepe biblico animato (25)

E puoi essere un sovrano, un soldato o uno schiavo, puoi essere ricco o povero.
Non è ciò che possiedi a fare di te una persona migliore, non sono le parole che dici a fare la differenza, sono soltanto le tue azioni e la purezza che hai nel cuore.
E forse tu sei come quell’uomo , piegato dalla fatica del suo lavoro al mulino, eppure proprio tu puoi essere più grande di un re.

Presepe biblico animato (25a)

Dal cielo scendono gli angeli, annunciano la venuta del figlio di Dio, c’è grazia e bellezza nei loro movimenti, nella luce chiara che illumina Betlemme.

Presepe biblico animato (26)

Voltri, il Presepe del Santuario di Nostra Signora delle Grazie

Una tradizione antica ancora vive nel mistico silenzio delle Chiese, questo è il tempo dei presepi e a tutti si offre l’opportunità di ammirare opere artistiche di rara bellezza.
Nel mio recente articolo dedicato alla mostra dei presepi allestita al Museo dei Beni Culturali Cappuccini vi avevo accennato a ciò che oggi vi mostrerò.
Per ammirare questo presepe bisogna andare a Voltri, nel parco della Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera c’è il Santuario di Nostra Signora delle Grazie dove troverete le Sorelle Clarisse Itineranti.

Santuario di Nostra Signora delle Grazie

Questo è il Presepe che viene sottoposto ad un accurato restauro seguito dalla Soprintendenza ai Beni Artistici Storici ed Etnoantropologici della Liguria.
Come già scrissi l’intervento è stato già parzialmente finanziato, ogni ulteriore contributo sarà prezioso per restituire queste statuine al loro antico splendore e così chiunque lo desideri può fare la propria piccola parte per la tutela di questo tesoro genovese.
Veniva il tempo del Natale e anche nella Villa di Maria Brignole Sale Duchessa di Galliera si allestiva la rappresentazione della Natività, con queste statuine.
Nel 1875 la Duchessa donò il presepe al Convento di San Nicolò e ai suoi frati, Maria Brignole Sale si distinse in diversi modi per la sua affabile generosità.
Le luci si accendono e si illumina lo scenario sullo sfondo: è un panorama di casa nostra, al centro vedete la Villa della Duchessa, a destra la Genova dei ricchi e benestanti, a sinistra la parte umile della città.

Presepe N.S. delle Grazie (2)

E tutto il popolo di Genova con i suoi visi e le sue storie.
Molte di queste statuine ancora indossano gli abiti del tempo con tessuti raffinati e finiture preziose di pizzi e trame sottili.

Presepe N.S. delle Grazie (3)

Ricchi broccati rifiniscono gli abiti di certi nobiluomini.

Presepe N.S. delle Grazie (4)

Un presepe è un piccolo mondo e c’è un posto per ognuno, c’è il pastore con le sue greggi, lui tiene un bastone e i suoi vestiti sono dimessi e semplici.

Presepe N.S. delle Grazie (5)

Certi signori invece paiono avere ben altro stile, ma nessuno conta più di un altro e ogni pensiero è rivolto solo verso Colui che sta venendo al mondo.

Presepe N.S. delle Grazie (6)

In una vetrina ci sono certe rare statuine del presepe napoletano, sono fragili e preziose e vengono così tutelate con cura.

Presepe N.S. delle Grazie (7)

Ed eccola la bella villa della Duchessa di Galliera, la vita ferve davanti a questa splendida dimora.

Presepe N.S. delle Grazie

E ognuno ha il suo ruolo, in armonia con tutti gli altri.

Presepe N.S. delle Grazie (8)

C’è chi porta l’acqua appena raccolta alla fonte.

Presepe N.S. delle Grazie (9)

E una donna anziana pare camminare lentamente sotto il peso dei suoi anni, sotto al braccio tiene una cesta certo ricolma di doni per il Redentore.
Osservate il suo grembiule, le ampie maniche del suo vestito, il corpetto che la stringe come si usava al tempo.

Presepe N.S. delle Grazie (10)

Questo è un presepe vivo e ricco di sfaccettature, le trovate negli sguardi, nei gesti, nella plasticità delle figure.
Il povero e il ricco, il mendicante che si regge al suo bastone e i due signori là dietro, così eleganti e apparentemente impegnati in una fitta conversazione.

Presepe N.S. delle Grazie (17)

E queste sono le dame della buona società, hanno movenze piene di grazia, portano collane, gonne con tessuti damascati oppure lisci e scivolosi, i vestiti sono orlati con pizzi e presentano una ricchezza di dettagli tipica di una certa classe sociale.

Presepe N.S. delle Grazie (19)

E poi ancora, un’altra giovane donna si avvicina verso il luogo dove nascerà Gesù.

Presepe N.S. delle Grazie (13)

E i Re Magi non sono ancora stati messi al loro posto, eccone uno dei tre.

Presepe N.S. delle Grazie (14)

Un semplice grembiule copre la gonna di questa giovane genovese.

Presepe N.S. delle Grazie (15)

C’è un posto per ognuno, nel presepe, c’è un posto per ognuno nel mondo che Dio ha donato agli uomini.

Presepe N.S. delle Grazie (12)

C’è una composta armonia di dettagli in questo prezioso allestimento, andate a vederlo con i vostri occhi, vi regalerete tanta bellezza.
Il presepe è visitabile il sabato pomeriggio, la domenica oppure previo appuntamento contattando le Suore Clarisse Itineranti al numero 010 6136501.
Vi apriranno la porta come ha fatto con me Suor Benedetta che ringrazio per la sua solerte e gioiosa cortesia.

Presepe N.S. delle Grazie (16)

E come vi ho detto, lo scenario del presepe di Nostra Signora delle Grazie è la città di Genova, ci sono i palazzi nobiliari e le strade eleganti.
E ci sono le vie e i quartieri più umili, le strade percorse dai più semplici.
E questa è la parte della città nella quale viene al mondo il figlio di Dio, atteso dalle moltitudini che a Lui rivolgono le loro preghiere.

Presepe N.S. delle Grazie (18)

Una statua particolare

Se non mi avessero invitata ad osservarla con attenzione forse non avrei notato che questa è una statua davvero particolare.
E la trovate ancora al Museo Beni Culturali Cappuccini, quindi se andrete a visitare la mostra dei presepi prima di accedere alle sale soffermatevi davanti a questa statua, la troverete al termine di una delle rampe di scale.
C’è anche una dettagliata legenda dalla quale si evince che questo è un unicum nella scultura ligure, io non ho mai visto nulla di simile in precedenza.
Quest’opera un tempo abbelliva uno degli ingressi laterali di Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera, a Voltri.
Adesso è qui, nel museo dei frati.
Una scultura leggiadra, un soggetto sacro, quel piccino paffuto è Gesù Bambino, lo stringono braccia salde e su di lui si posa uno sguardo amorevole.

Statua bifronte (4)

La statua risale alla seconda metà del XVII secolo ed è attribuita ad un ignoto artista genovese secondo gli studiosi in qualche maniera legato all’ambito di Pierre Puget.
Ma chi è a tenere stretto il figlio di Dio?
Osservate l’opera da uno dei suoi lati e noterete i tratti di un giovane uomo, con una mano regge un pesante libro e con l’altra tiene a sé il Bambino.
Questo è Sant’Antonio e pare quasi di percepire una sorta di dialogo silenzioso tra queste due figure.

Statua bifronte (2)

Se invece guardate la statua dal lato opposto rimarrete meravigliati e non coglierete alcun contrasto, il marmo è scolpito con mestiere e vera sapienza, in un’abile soluzione di continuità.
E vedrete lei, la Madonna, il velo le copre i capelli, la sua persona è avvolta nelle pieghe di un morbido manto, la Madre di Dio stringe il figlio di Dio.
Questa è la statua bifronte che troverete in questo museo, chi ha fede forse leggerà in tale particolare realizzazione un messaggio di comunione universale tra Dio e i Santi, un legame indissolubile tra tutti coloro che per l’eternità sono al cospetto del Creatore.
Chiunque la guardi coglierà il senso di perfezione e l’armonia delle proporzioni e resterà ammirato ad osservare un’opera di rara bellezza.

Statua bifronte

Museo dei Cappuccini, gioia e bellezza del Presepe

Una mostra nel cuore di Genova, al Museo Beni Culturali Cappuccini.
Evangelii Gaudium, gioia e bellezza del Presepe apre i battenti domani 7 Dicembre e si protrarrà fino al 1 Febbraio 2015, sono stata invitata a visitarla prima dell’apertura al pubblico e allora vi porto in quelle sale, alla scoperta dell’arte del presepe.
La mostra è a ingresso gratuito e ad offerta libera, ad accogliervi troverete i frati Cappuccini, qui trovate il sito con tutte le indicazioni e gli orari per la visita.
E mentre salite le scale alzate lo sguardo verso le pareti, ci sono opere d’arte di grande valore.

Museo Beni Culturali Cappuccini

Questo è un olio su tela di Anton Maria Piola, componente di una famiglia che diede a Genova celebri pittori.

Antonio Maria Piola

La visita inizia da questa sala, c’è anche un altro locale nel quale è allestito un famoso presepe meccanico a cui dedicherò un altro articolo, oggi scopriremo altre meravigliose rappresentazioni artistiche della Natività.

Museo Beni Culturali Cappuccini (2)

Si incontra in primo luogo il Presepe Napoletano.

Presepe Napoletano (4)

Ed è sfarzosa e ricca di dettagli la finitura degli abiti.

Presepe Napoletano (2)

Un broccato dorato orla i manti dei Magi venuti al cospetto del piccolo Gesù.

Presepe Napoletano (3)

Splendori del presepe e dell’arte, alle pareti sono appesi quadri provenienti da collezioni private, tra gli altri troverete Luca Cambiaso e Domenico Piola, questo è invece un quadro appartenente alla Collezione del Museo dei Cappuccini, è l’adorazione dei Pastori di Giovanni Battista Casoni.

Adorazione dei Pastori - Giovanni Battista Casoni

E quante maniere ci sono di rappresentare la nascita del figlio di Dio?
Tante e tutte diverse, questo è un Presepe Lladrò, è fine porcellana spagnola, l’ho trovato particolarmente delicato ed elegante.

Presepe Lladrò (6)

Ha tinte tenui e leggere, le statuine hanno una raffinatezza regale.

Presepe Lladrò (2)

C’è la cura del dettaglio e del particolare.

Presepe Lladrò (3)

E si colgono armoniosi movimenti di vesti e drappeggi.

Presepe Lladrò (4)

Osservate le mani e la lievità di questi gesti, in qualche maniera rendono questo presepe unico nel suo genere.

Presepe Lladrò (5)

Ed ecco il presepe più allegro e festoso, ditemi, non pare anche a voi di sentire l’argentino suono delle campane?
Questo è il Convento dei Frati, sono statuine di terracotta realizzate da Mario Cenere.
E come sempre i Frati sono persone splendide e cordiali, osservate quelle braccia aperte verso il cielo e verso Dio.

Il Convento dei Frati (5)

E poi si canta e si suona per celebrare la nascita di Gesù.

Il Convento dei Frati (2)

E sì, c’è anche chi chiacchiera! Sembrano proprio frati veri, non pare anche a voi?

Il Convento dei Frati (3)

E là, sotto le volte del Convento c’è la Sacra Famiglia.

Il Convento dei Frati (4)

Qui, oltre ai quadri al muro vedrete delle fotografie, sono state scattate dal fotografo Giovanni Molteni e ritraggono un presepe antico composto da numerosi manichini della scuola genovese e delle scuola napoletana.
Maria Brignole Sale, Duchessa di Galliera, donò questo presepe al Convento di San Nicolò.
Sono statuine preziose sulle quali c’è un progetto di restauro parzialmente già finanziato, quando sarete al Museo troverete dei pannelli che spiegano nel dettaglio questo progetto, voi stessi potrete dare il vostro contributo affinché queste opere vengano salvate.

Presepe del Santuario di N. S. delle Grazie  (3)

Il Presepe è visibile a Voltri, al Santuario di Nostra Signora delle Grazie e vi pare che io mi possa accontentare di ammirare solo delle fotografie?
Naturalmente andrò a visitarlo e ne scriverò in un prossimo articolo.

Presepe del Santuario di N. S. delle Grazie  (2)

E ancora, la perizia e lo splendore di un dipinto attribuito all’ambito di Gerard David.

Ambito di Gerard David

E poi il Presepe di Macachi, così si chiamano queste statuine in terracotta.

Presepe di Macachi (4)

E’ un paesaggio rurale e semplice, come semplici sono le statuine.

Presepe di Macachi (4)

C’è tanto colore, una luce spicca e brilla nella casetta di legno, tra la paglia.

Presepe di Macachi (3)

Quante maniere ci sono di rappresentare la nascita del figlio di Dio?
Questo è lo stile settecentesco genovese, è scenografico, lussuoso e ricco di raffinatezze.
Tessuti preziosi, broccati e fili dorati per le marsine e gli abiti.

Presepe Genovese (2)

E brilla e riluce il mantello di uno dei Magi.

Presepe Genovese (3)

Cappelli, bottoni, calzature, ogni dettaglio è minuziosamente curato, nulla è lasciato al caso.

Presepe Genovese (8)

E nella bellezza di una tradizione antica si esalta ancor più la sacralità del Natale e il suo significato.

Presepe Genovese (4)

Rosso rubino e oro e braccia tese verso il Figlio di Dio.

Presepe Genovese (5)

E pesanti cofanetti con i doni a Lui destinati.

Presepe Genovese (6)

E così giunge alla luce del mondo il piccolo Gesù, tra Giuseppe e Maria, nel chiarore dell’inverno e nella quiete del Museo dei Cappuccini.

Presepe Genovese (7)