Una tradizione antica ancora vive nel mistico silenzio delle Chiese, questo è il tempo dei presepi e a tutti si offre l’opportunità di ammirare opere artistiche di rara bellezza.
Nel mio recente articolo dedicato alla mostra dei presepi allestita al Museo dei Beni Culturali Cappuccini vi avevo accennato a ciò che oggi vi mostrerò.
Per ammirare questo presepe bisogna andare a Voltri, nel parco della Villa Brignole Sale Duchessa di Galliera c’è il Santuario di Nostra Signora delle Grazie dove troverete le Sorelle Clarisse Itineranti.
Questo è il Presepe che viene sottoposto ad un accurato restauro seguito dalla Soprintendenza ai Beni Artistici Storici ed Etnoantropologici della Liguria.
Come già scrissi l’intervento è stato già parzialmente finanziato, ogni ulteriore contributo sarà prezioso per restituire queste statuine al loro antico splendore e così chiunque lo desideri può fare la propria piccola parte per la tutela di questo tesoro genovese.
Veniva il tempo del Natale e anche nella Villa di Maria Brignole Sale Duchessa di Galliera si allestiva la rappresentazione della Natività, con queste statuine.
Nel 1875 la Duchessa donò il presepe al Convento di San Nicolò e ai suoi frati, Maria Brignole Sale si distinse in diversi modi per la sua affabile generosità.
Le luci si accendono e si illumina lo scenario sullo sfondo: è un panorama di casa nostra, al centro vedete la Villa della Duchessa, a destra la Genova dei ricchi e benestanti, a sinistra la parte umile della città.
E tutto il popolo di Genova con i suoi visi e le sue storie.
Molte di queste statuine ancora indossano gli abiti del tempo con tessuti raffinati e finiture preziose di pizzi e trame sottili.
Ricchi broccati rifiniscono gli abiti di certi nobiluomini.
Un presepe è un piccolo mondo e c’è un posto per ognuno, c’è il pastore con le sue greggi, lui tiene un bastone e i suoi vestiti sono dimessi e semplici.
Certi signori invece paiono avere ben altro stile, ma nessuno conta più di un altro e ogni pensiero è rivolto solo verso Colui che sta venendo al mondo.
In una vetrina ci sono certe rare statuine del presepe napoletano, sono fragili e preziose e vengono così tutelate con cura.
Ed eccola la bella villa della Duchessa di Galliera, la vita ferve davanti a questa splendida dimora.
E ognuno ha il suo ruolo, in armonia con tutti gli altri.
C’è chi porta l’acqua appena raccolta alla fonte.
E una donna anziana pare camminare lentamente sotto il peso dei suoi anni, sotto al braccio tiene una cesta certo ricolma di doni per il Redentore.
Osservate il suo grembiule, le ampie maniche del suo vestito, il corpetto che la stringe come si usava al tempo.
Questo è un presepe vivo e ricco di sfaccettature, le trovate negli sguardi, nei gesti, nella plasticità delle figure.
Il povero e il ricco, il mendicante che si regge al suo bastone e i due signori là dietro, così eleganti e apparentemente impegnati in una fitta conversazione.
E queste sono le dame della buona società, hanno movenze piene di grazia, portano collane, gonne con tessuti damascati oppure lisci e scivolosi, i vestiti sono orlati con pizzi e presentano una ricchezza di dettagli tipica di una certa classe sociale.
E poi ancora, un’altra giovane donna si avvicina verso il luogo dove nascerà Gesù.
E i Re Magi non sono ancora stati messi al loro posto, eccone uno dei tre.
Un semplice grembiule copre la gonna di questa giovane genovese.
C’è un posto per ognuno, nel presepe, c’è un posto per ognuno nel mondo che Dio ha donato agli uomini.
C’è una composta armonia di dettagli in questo prezioso allestimento, andate a vederlo con i vostri occhi, vi regalerete tanta bellezza.
Il presepe è visitabile il sabato pomeriggio, la domenica oppure previo appuntamento contattando le Suore Clarisse Itineranti al numero 010 6136501.
Vi apriranno la porta come ha fatto con me Suor Benedetta che ringrazio per la sua solerte e gioiosa cortesia.
E come vi ho detto, lo scenario del presepe di Nostra Signora delle Grazie è la città di Genova, ci sono i palazzi nobiliari e le strade eleganti.
E ci sono le vie e i quartieri più umili, le strade percorse dai più semplici.
E questa è la parte della città nella quale viene al mondo il figlio di Dio, atteso dalle moltitudini che a Lui rivolgono le loro preghiere.
Bello vedere come le varie statuine siano abbigliate con vestiti dell’epoca in cui sono state costruite. Quanto si può immaginare, fantasticare, ma anche documentarsi su quel periodo guardando e studiando un presepe. Grazie ancora per scovare tante bellezze e condividerle con noi. Buona giornata
Io amo molto questi presepi antichi , mi perdo a guardare i dettagli e trovo che sia bellissimo ambientarli proprio in questa città.
Grazie Londarmonica, felice che tu apprezzi i miei articoli dedicati al Natale!
Non puoi immaginare quanto, non sempre riesco a leggerli il giorno che li pubblichi, ma poi lo sai mi rimetto in pari. 😃
Grazie carissima, ne sono proprio contenta, un abbraccio a te!
Spledido presesepe genovese! La statuina che mi piace di più è quella della giovane popolana con il suo bel grembiule, anche se è ben difficile scegliere.
Il presepe trasporta sempre in un mondo perfetto, dove come dici tu c’è posto per tutti! Godiamocelo questo mondo fatto di pace di serenità, di dolce aspettativa, così lontano dalla realtà di tutti i giorni!
Grazie Miss e buona giornata.
Hai ragione, è difficile scegliere, sono una più bella dell’altra, questo presepe è un vero gioiello, sono contenta di averlo visto.
Buona giornata a te, cara Anna, grazie!
Questo presepe ispira pace e serenità…..condivido il pensiero di Anna:anche per me la statuina della giovane popolana è la più bella. Grazie Miss
A te Orietta, l’atmosfera di questo presepe è proprio di pace e tranquillità.
Un abbraccio a te!
Amo il presepe. Lo amo ogni anno di più. Il nostro è pronto. Semplicissimo. L cosa più bella è che lo fa mio figlio Tommaso, ormai 28enne……con questo grande amore dentro per le nostre tradizioni,per quelli che chiamo ” i nostri riti natalizi”.
Ci sono le montagne fatte con la carte del pane ( si modella benissimo!), c’è il sentiero di ghiaia che porta alla capanna, c’è il muschio ( raccolto e fatto asciugare),ci sono le pecorelle che cadono,nonostante i chili di muschio tra le zampe…ci sono gli alberelli, costruiti una vita fa ( i miei figli erano piccolissimi) con i rami secchi, raccolti al Peralto e che si sono mantenuti benissimo nel tempo. E la stella cometa che scende sulla capanna, appesa al soffitto con il filo da pesca,che sembra librarsi nell’aria. E quest’anno ho un’idea nuova per il cielo…..
Grazie, Miss. Grazie per tutto ciò che ci doni. Emanuela
Ma che bello il tuo presepe! Anch’io l’ho fatto quest’anno e sicuramente ve lo mostrerò, naturamente ci sono le statuine di quando ero piccola, per me sono speciali.
Un bacione Emanuela e porta i miei complimenti al tuo Tommaso, è bello che i figli conservino le tradizioni di famiglia.
Che bello!!! Le statuine sono splendide con visi dettagliatissimi e vesti pregiate, vien voglia di vederlo dal vivo 🙂 grazie per queste meraviglie che porti direttamente nelle nostre case! Baci cara 🙂
Grazie a te Viv, questo è un piccolo grande tesoro da valorizzare e far conoscere, credo che sia importante.
Un bacione a te e buon pomeriggio.
eh eh…qui le pecorelle ci sono. E tutte ancora in piedi!
Tutte in piedi e bene in equilibrio!
sì, ma almeno una…
Queste pecorelle è meglio che se ne stiano così in piedi!
Quando sei stata a Voltri? Se avessi saputo della tua visita ti avrei incontrata volentieri. Sono molto care le Sorelle del Santuario. Non so se hai avuto occasione di sentire quanto sono brave anche a cantare. Grazie al loro operato e alle loro iniziative il Santuario è ritornato a vivere.
Buongiorno Vittorio! Sono venuta giovedì mattina con un’amica, giusto il tempo di vedere il presepe.
E no, purtroppo non ho avuto modo di sentire le Sorelle cantare, mi piacerebbe però.
Devo tornare con più calma, tra il resto qualcuno mi ha parlato di un teatrino, sto cercando di organizzare una visita, dev’essere molto bello, ti avviso quando vengo, che ne dici Vittorio?
Buona domenica a te!
Il teatrino si trova nell’ala a levante della Villa Duchessa di Galliera. A dire il vero non ho ancora avuto occasione di visitarlo. Viene aperto solo in particolari occasioni. Se mi avvisi, quando vieni, potrebbe essere un’occasione per vederlo. Grazie.
Certo Vittorio, spero davvero che sia possibile vederlo! Grazie a te!
Che statuine meravigliose! Ma gli abiti sono di tessuto, giusto?
Adoro i presepi… 🙂
Ciao Miss!
PS: che bello dev’essere essere “sorelle itineranti”?
E sì, sono di tessuti preziosi e antichI, una vera bellezza.
E sai, Suor Benedetta aveva un sorriso bellissimo e aperto, splendida persona! Un bacione cara!
Raffinato ed elegante è…dir poco cara amica! Ed amo i presepi in tutte le fogge e versioni.
Un abbraccio Susanna
E’ un presepe unico, davvero particolare e prezioso Susanna.
Buona domenica a te cara!
Un presepe speciale con un’aura di nobiltà anche nelle figure dei meno fortunati:c’è un’atmosfera di sospensione ,di attesa di un evento,per noi cristiani ‘l’evento”.Anch’io amo il presepe.Anni fa comprai a Napoli la Sacra famiglia ,statuine intagliate a mano nel legno.Curiosi manichini con viso ,braccia e piedi scolpiti finemente e il resto a guisa di pupazzi.Li ho vestiti elegantemente cucendone personalmente gli abiti ,ed ogni anno li esibisco con orgoglio a Natale.Come sempre complimenti per l’articolo
Chissà che splendore il tuo presepe, poi davvero non è da tutti confezionare gli abiti per le statuine, complimenti!
Grazie Nicla, le tue parole mi fanno sempre molto piacere!
Miss, molto bello anche questo Presepe… la facciata della Chiesa sembra invece un po’ trascurata…
Però è una bella chiesetta, il presepe poi è particolarmente prezioso.
Quest’anno non sono ancora salita alle Grazie a trovare Gesù Bambino, ma il solo pensiero che possiamo ancora una volta andare a pregare lassù seguendo ognuno la propria stella cometa mi riempie di gioia e di serenità come se fossero ancora con me mamma, papà, i nonni.
Ave Maria…
Grazie Alba, bennvenuta qui.