Navigando verso Genova, durante l’avventura di #maresosopra.
E se ancora non siete innamorati della Liguria basterà questo breve viaggio a imprimerla per sempre nel vostro cuore.
Si lascia Camogli, con un tiepido venticello.
Davanti a noi la costa e le case arrampicate sulla collina.
Una barca veleggia dolcemente davanti al litorale di Recco.
Sulle onde che lambiscono la terra di Liguria con lo sguardo segui il susseguirsi di luoghi noti e tanto frequentati in qualunque stagione dell’anno.
E quando vedi le casette alte e una chiesa sulla spiaggia sai di essere di fronte a Sori.
Sul mare, nel tepore del sole di primavera.
E tra le tante case una è davvero particolare, bianca e rotonda, è come posata sulla roccia.
Immagino una terrazza, una veranda e piante rigogliose, penso alla magia di sedersi lì ad attendere il tramonto mentre l’onda si frange sugli scogli.
Navigando verso Genova, una delle emozioni di #maresottosopra.
E poi vedi un ponte, a destra una ripida salita, una spiaggia e una chiesa che domina il mare e allora sai che stai ammirando Bogliasco, una delle mete predilette dei genovesi.
Navighiamo e ci avviciniamo all’estremo levante della Superba.
E ancora si vedono le belle case immerse nel verde rigoglioso delle pacifiche colline.
Eppure non sì può fare a meno di notare un particolare che non ha nulla di romantico.
Lì, davanti ai nostri occhi, appare ben evidente lo squarcio della frana, siamo a Capolungo, fragile terra di Liguria che merita cura e rispetto da parte di tutti noi.
E da qui in poi si distende Genova con le sue tante bellezze.
La passeggiata di Nervi.
E ci sono due innamorati appoggiati alla ringhiera, la signora con il cagnolino, il ragazzo con lo skate e quello seduto sui gradini.
E ancora, casette colorate e tinte pastello e un’amata e celebre insenatura, il porticciolo di Nervi.
E non credo che servano altre parole.
La nave solca l’azzurro e si supera il levante cittadino.
Qui, davanti a noi, lo scoglio di Quarto e il monumento ai Mille.
E poi vedi il profilo di un castello proteso sul mare, siamo a Capo Santa Chiara.
E un piccolo borgo, tu sai che i gozzi sono là posati sui sassi e davanti alla gelateria c’è la solita coda.
E questa è Boccadasse vista dal mare.
Piano, piano verso il centro di Genova, ecco la chiesa di Sant’Antonio e la parte finale di Corso Italia.
La spiaggia spaziosa, l’abbazia di San Giuliano e certo laggiù c’è qualcuno seduto sul muretto.
Una vela bianca, il mare, il faro.
Le ampie strade della Foce.
E il profilo dei palazzi di Piazza Rossetti.
La Fiera del Mare e ancora le alture.
Si rientra e intanto altri prendono il largo su una maestosa nave da crociera.
Il porto e la sua vita, la città che si estende sulle colline.
Mare blu, intenso e tutti i colori di Genova.
Osservi, cerchi i monumenti, le chiese le strade che percorri ogni giorno.
E poi lo sguardo incontra la Lanterna.
E il campanile della Cattedrale di San Lorenzo e poco distante la Torre degli Embriaci.
Bellezze e stupori della Superba.
E se sei genovese mentre ti avvicini al tuo approdo una musica e certe parole risuonano nella tua testa, a cantarle è la voce inconfondibile di Ivano Fossati.
Chi guarda Genova sappia che Genova
si vede solo dal mare
quindi non stia lì ad aspettare
di vedere qualcosa di meglio, qualcosa di più.
Ti volti indietro, ancora una volta.
E poi giungi all’imbocco del Porto Antico, ecco il luogo dove noi andiamo ad ammirare il tramonto.
E cerco la mia casa sulle alture, lo faccio sempre quando sono da queste parti.
Le barche si riflettono nel blu.
Ed ecco Genova, così la vedi arrivando dal mare.
E qui termina il viaggio, nel cuore del Porto Antico.
Ringrazio ancora Pecoraverde , Whalewatch Genova, Paolo Ratto e tutti coloro che hanno contribuito a rendere l’evento di #maresottosopra un’esperienza affascinante che ha regalato a tutti noi splendide emozioni.
Ci ha donato anche questo, abbiamo veduto la costa di Liguria e Genova dal mare.