Maggio, maturano le ciliegie.
E guardala così Genova, nella dolcezza dei frutti di primavera.

Rosse, lucide e succose, le ciliegie piegano quasi i rami degli alberi.

E, a poca distanza c’è anche un nespolo, anch’esso è prodigo e generoso, peccato che sia lontano e non riesco a vedere tanto bene cosa caspita succeda su quei rami!
Comunque tutti gli anni è la stessa storia, c’è una banda di ladruncoli che si aggira tra questi alberi.
E una cosa la so per certo: c’è una ghiandaia che fa la spola tra il nespolo e il ciliegio.
Avanti e indietro, avanti e indietro, è instancabile.

E d’altra parte come darle torto?
Ad avere a portata di becco tanta bontà chi saprebbe resistere?

Toh, eccola la ghiandaia acquattata tra le foglie!

Poco dopo, del tutto incurante della mia presenza, si è andata a posare sulla recinzione a pochi passi da me.
La ghiandaia di Miss Fletcher se ne infischia, ve lo dico io!

E già, a lei interessano soltanto le ciliegie e qui ce ne sono in abbondanza!

Cara signora ghiandaia, è perfettamente inutile che ostenti cotanta indifferenza come a dire: passavo di qua per caso e mi sono fermata un attimo.
A me non la racconta, conosciamo bene entrambe la verità!

E c’era un venticello fresco, c’era il sole e per il pranzo non c’era che l’imbarazzo della scelta.

Così la ghiandaia si è servita, manco a dirlo.

Certo, non è la sola, i merli sono numerosissimi, planano sull’albero e poi battono in ritirata con la ciliegia nel becco.

Saltellano da un ramo all’altro e si saziano che è un piacere.
Ragazzi, due ciliegie ai padroni dell’albero gliele vogliamo lasciare oppure no?

Eh, non è mica detto!
C’è sempre qualcuno che banchetta da quelle parti.

E quei rami ondeggianti così carichi di frutti, che gola!

Qui qualcuno di marcia!
E poi si piazza tra i rami facendo finta di niente, ma guarda un po’!

Esimio signor merlo, vorrei ricordarle che la flagranza di reato è una discreta aggravante, lo sa?

Sono della partita anche i pappagalli, ovvio.
Loro amano i rami alti, si piazzano lassù, si servono e poi volano via.

Fa parte della combriccola anche questo piccoletto del quale ignoro il nome.
Eh, lo so, la foto non è bellissima ma io sono già stupita che sia venuta, questo tipetto è sveltissimo, è uno di quelli che va sempre di fretta!

E’ maggio e gli alberi sono carichi di frutti.
E come sempre arrivano loro, quelli che rubano le ciliegie.
