Albaro, un elegante quartiere nel levante cittadino.
Con la bella stagione mi capita di andarci, mi piace gironzolare per le creuze e arrivare fino al mare, in Corso Italia.
Magari anche voi visitatori potreste capitare da queste parti e così, come nel caso dei caruggi, ritengo opportuno segnalarvi certi divieti, non vorrei mai che passaste dei guai!
La primavera è vicina, in certi giardini alcuni alberi sono carichi di fiori dai petali di seta.
Sole, ombra, cielo azzurro e nuvole passeggere.
E scale, conducono alla bella chiesa di San Francesco d’Albaro.
C’è una statua della Madonna, tiene le mani aperte, in un gesto carico di misticismo.
E poi si arriva nella piazza dedicata al poeta Giacomo Leopardi.
E sì, in questa zona ci sono ville con sontuosi giardini e dimore nobiliari che ospitarono ospiti illustri, qui nella piazzetta raccolta trovate piccole casette basse dalla lunga storia.
Il campanile, alcuni rami ancora spogli.
Le suore con il loro candido abito e il passo affrettato, i bambini che corrono e giocano, una signora seduta sulla panchina a leggere il giornale.
E’ una giornata qualunque, in Albaro.
E prima di andare altrove date uno sguardo al muro laterale della chiesa, vedrete un peculiare divieto al quale vi raccomando di attenervi.
Sapete, in Albaro come nei vicoli, è di rigore una certa severità e quindi potreste rischiare una pesante multa, ricordatevelo.
Nella piazza che fu prato comunale, nel quartiere che scende verso il mare.
E insomma, niente giochi che danneggino gli alberi, mi pare logico.
E soprattutto, se avete al seguito del bestiame, alla larga!
Andate a farlo pascolare altrove, in Piazza Leopardi è severamente proibito!