RicamAnto, sogni colorati tra le dita

Dal sogno alla realtà, la realizzazione dei propri desideri è un entusiasmante traguardo.
Lei è una mia amica incontrata tramite la rete, leggevo il suo blog ancor prima di avere il mio e l’ho sempre ammirata per la sua creatività e la precisione dei suoi lavori.
Antonella è una persona positiva, gioiosa e solare, conosce tutti i segreti e le tecniche di ricamo, maglia e uncinetto, il suo blog si chiama RicamAnto e lo trovate qui.
Da breve tempo RicamAnto è anche il nome del suo negozio, una fornita merceria situata in Albaro, in Via Pisa 4 r, a pochi passi da Piazza Leonardo da Vinci.

Ricamanto

E allora oggi scoprirete con me il sogno variopinto di Antonella.
Ci sono deliziosi bavaglini, completi per l’asilo e cose belle che faranno la felicità delle ricamatrici.

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Diamo uno sguardo alla vetrina?
Naturalmente i lavori che vedete esposti sono opera di Antonella, troverete splendide idee per i vostri regali.

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E strofinacci, presine e accessori che potrete ricamare voi stesse.

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E all’interno ci sono morbidi gomitoli di ogni tinta e colore.

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Ciò che lascia assolutamente a bocca aperta sono i lavori realizzati dalle sapienti mani di Antonella e se andrete nel suo negozio scoprirete che hanno anche dei prezzi decisamente convenienti, questi sono adorabili cappellini per i più piccini.

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Rosa confetto, come si addice a un bimbetta vanitosa.
E sì, nell’angolo c’è anche una bambolina bionda, bellissima!

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A volte le immagini parlano da sole, è vero?

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Scarpine celesti con il fiocchetto e un maglioncino abbinato, ditemi voi se non sono una meraviglia!

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E ancora rosa, nastrini e colori confetto.

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E un’altra bambola, la sua gemella è già stata venduta, io la trovo perfetta.

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Oltre a questo troverete tutto ciò che occorre se anche a voi piace ricamare, gli asciugamani hanno tinte vivaci e allegre.

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E per la maglia non c’è che l’imbarazzo della scelta.

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E poi tele per ogni necessità, io ho fotografato quelle a quadretti ma ce ne sono molte altre.

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E piccoli scampoli preziosi per le creative.

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Da RicamAnto potrete far eseguire riparazioni sartoriali e troverete anche un vasto assortimento di intimo e calze per grandi e piccini.

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E poi bottoni, fili, moulinè, aghi, forbici, ferri e ceste da lavoro.

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Da un blog a un nuovo inizio, per il suo negozio Antonella ha anche creato una pagina Facebook, la trovate qui.
Lei è una persona competente e gentile, se andrete a trovarla avrete modo anche voi di scoprire il suo sogno colorato diventato realtà, con la caparbietà che sanno avere solo certi sogni che ci regalano energia e sorrisi luminosi.

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A te Antonella il mio sincero augurio di tanto successo, te lo meriti davvero.
E a tutti voi che altro dire?
Ah sì, l’orario del negozio!
E’ appeso sulla porta di RicamAnto ed è naturalmente scritto a punto croce, lo accompagna una delizia di beige nata dalle abili mani della mia amica Antonella.

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William Shakespeare, an historical sampler

Con sommo compiacimento vi mostro la prima parte di un sampler che sto ricamando da parecchio tempo.
Si tratta di uno schema proposto da Yvonne Horn, la creativa di Papillon Creations, e l’ ho trovato su un numero di Cross Stitch Gold.
E’ un sampler storico e il tema di fondo, che per ora non compare nelle mie crocette, è lui, il Cigno di Avon, William Shakespeare.
Sotto all’alfabeto, poco alla volta, compariranno simboli ed immagini che rimandano al più grande poeta d’Inghilterra: la maschera della tragedia accanto a quella della commedia, una coppa con il veleno, in memoria dell’amore sfortunato di Romeo e Giulietta e poi, ancora, un elmo, uno scudo e due spade, per ricordare i drammi storici.
Ci sarà una corona, a simboleggiare la protezione concessa al poeta da Elisabetta I, si vedranno un cigno e una rosa, per richiamare alla mente i nomi dei teatri in cui il Bardo rappresentò le sue opere.
Ci sarà un asinello, simbolo del foolish shakespeariano e ci sarà il castello di Elsinore, scenario della vicenda di Amleto.
Ci saranno una piuma, un calamaio, un papiro e un piccolo Cupido.
In fondo, un verso del poeta: to thine your own self be true.
Poteva Miss Fletcher farsi sfuggire un capolavoro simile? Obviously not.
Rimane un piccolo, trascurabile dettaglio: l’ingombro del ricamo è pari a 411 crocette in altezza per 265 in larghezza.
Pertanto, dopo aver accuratamente esaminato lo spazio disponibile sulle pareti di casa, Miss Fletcher è giunta ad una brillante quanto logica conclusione: mouse e calcolatrice alla mano, sto attentamente vagliando il mercato dei castelli.
Non ho grandi pretese, e sinceramente eviterei Versailles:  ecco, poi tocca pulire tutti quegli specchi e non si finisce più. Ed è pure in Francia, mentre il bardo deve tornare lassù, oltre le bianche scogliere.
Allora, se proprio potessi scegliere, me ne andrei ad Hever, il castello di Anna Bolena.
Ricordo che, quando anni fai lo visitai, vi arrivai con un trenino in legno che partiva dalla stazione Victoria e durante il tragitto non mi sarei sorpresa di trovarmi per vicina di posto Miss Marple.
Il convoglio ferma in una piccola stazione e, dopo una breve passeggiata tra i prati, si arriva al castello.
E’ un luogo incantevole, immerso nel verde e nella pace assoluta. E vi si trova tutto ciò che ci si aspetta da un castello: giardini, vialetti, un labirinto di siepi dove rincorrersi e stanze a non finire.
Se vi punge vaghezza di fare un tour virtuale, cercate il sito e ne rimarrete affascinati.
Saprei dove appenderlo, il ricamo, direi.
Però, ripensandoci non so se dormirei troppo tranquilla.
Non è che, per i soliti corsi e ricorsi storici, mentre sono mollemente adagiata tra cuscini di piume ed  immersa tra le braccia di Morfeo, mi arriva uno sgherro di Enrico VIII per trascinarmi alla torre di Londra e tagliarmi la testa?
Certa gente fatica a perdere taluni vizi, si sa.
Giusto per evitare inconvenienti, mi metterò all’accurata ricerca di un castello nel quale non siano avvenuti accoltellamenti, fatti di sangue, matricidi e tragedie di qualsivoglia natura.
Attimo di pausa.
Momento di riflessione.
Concentrazione.
Esistono?

A stitch in time saves nine

Può una signorina che ama il ricamo non disporre di un biscornu da viaggio?
Assolutamente no, direte voi.
Eccone uno, viola sfumato su aida lilla.

E poi un altro ancora.
Il filo metallico iridescente è di grande effetto ma mette a dura prova la pazienza di miss Fletcher.
Accanto trovate un proverbio di grande saggezza, lo schema è tratto da una delle riviste inglesi che sono la mia passione.

 
Da ultimo, ancora un bel motto.
Il disegno, se così si può dire, è mio, spero che sia riuscito in modo armonico.
Mi piacevano così tanto queste parole, che volevo metterle crocetta su crocetta, è un piccolo pensiero per un’amica speciale.


Manuela, questo piccolo biscornu è pensato e ricamato per te, spero che ti piaccia, appena avremo occasione di vederci te lo porterò.
E alla collezione di Miss Fletcher, molto presto si aggiungerà questo.
Stay tuned!

Miss Fletcher, Miss Cardew e Miss Fairfax

 

 

(Gwendoline si morde le labbra e batte nervosamente il piede con l’ombrellino).
GWENDOLINE (Guardando intorno). Ben tenuto questo giardino, Miss Cardew.
CECILY Sono lieta che vi piaccia, Miss Fairfax.
GWENDOLINE. Non avevo idea che ci fossero fiori in campagna.
CECILY. Oh, i fiori sono comuni qui, Miss Fairfax, quanto la gente a Londra.
GWENDOLINE. Personalmente non riesco a comprendere come vi sia qualcuno che passi l’esistenza in campagna, ammesso che qualcuno, che sia qualcuno, ci stia. La campagna mi ha sempre annoiata a morte.
CECILY. Ah! Questo è quanto i giornali chiamano depressione agricola, se non erro? Credo che l’aristocrazia ne risenta molto in questo momento. E’ quasi un’epidemia, mi dicono. Posso offrirvi una tazza di tè, Miss Fairfax?
GWENDOLINE. (Con studiata cortesia). Grazie. (A parte). Detestabile ragazza, ma ho bisogno di un po’ di tè.
CECILY. (Con dolcezza). Zucchero?
GWENDOLINE (altezzosa). No, grazie. Lo zucchero non è più di moda.
(Cecily la guarda stizzita, prende le mollette e mette nella tazza quattro zollette di zucchero).
CECILY. Torta o pane col burro?
GWENDOLINE (Con aria annoiata). Pane col burro, per favore. La torta si vede di rado nelle famiglie migliori, oggi.
CECILY (Taglia una bella fetta di torta e la mette nel vassoio). Servite Miss Fairfax.
(Merriman esegue, poi esce col domestico. Gwendoline beve il tè e fa una smorfia. Depone subito la tazza, allunga la mano per prendere il pane imburrato e trova la torta. Si alza indignata).
GWENDOLINE. Mi avete riempito la tazza di zollette di zucchero e, sebbene abbia chiesto in modo molto chiaro il pane col burro, mi avete dato la torta.
Tutti mi conoscono per la mia indole mite e la dolcezza del carattere, ma badate, Miss Cardew, di non andare troppo oltre.

Oscar Wilde    “L’importanza di chiamarsi Ernesto”

Estate

 

 

Anni fa,  mi prese la voglia di far collane.
Comprai così fili colorati, perline, ciondioli e charms, tra cui questi, che non ho mai utilizzato, tenendoli chiusi in una scatolina bianca, in attesa degli eventi.
Poi è arrivata lei, coi suoi colori, le sue crocette, la sua fantasia.
E un cavalluccio è andato a posarsi lì, tra le onde e le barchette, insieme alle conchiglie e alla stella marina.
Le pailettes turchesi erano di mia nonna:  hanno più di un secolo, ma sberluccicano e splendono come il fondo del mare.
Le conchiglie, quelle vere, provengono dai giorni della mia infanzia.
Alcune le ha raccolte sulla spiaggia una piccola Miss Fletcher bambina, nei giorni in cui l’estate era solo estate, e castelli di sabbia e formine.
E capriole sott’acqua, tuffi, partite a pallavolo, giri in pedalò oppure sul moscone.
Avevo un sughero, con attaccata una lenza e stavo ore ed ore sugli scogli a pescare granchi: li tiravo su, li mettevo dentro al secchiello e poi li liberavo.
Mai più avuta, in vita mia, un’abbronzatura così.
Mai più sentita, in vita mia, una così pura sensazione di libertà.
Era estate.

Noblesse oblige

Recentemente, Miss Fletcher è stata insignita di un titolo onorifico di grande rilievo dalla magnanima Principessa del Mulinè.
Sono stata nominata, non so per quali meriti, sua ufficiale Model Stitcher e ciò significa che, probabilmente, nel futuro, avrò una vita molto movimentata.
Probabilmente Miss Fletcher verrà invitata alle corse di Ascot, alle prime della Scala, ai ricevimenti di tutti i reali del vecchio continente. Ci vedrete entrambe sulla copertina di Vogue e avremo il nostro bel da fare a schivare i paparazzi.
E’ un mestiere duro, ma qualcuno deve pur farlo.
Questo mese di luglio, oltre tutto, ricadono due importanti ricorrenze: il compleanno della Manu, il tredici luglio, e il compleanno della sua deliziosa casetta sul web, il ventun luglio.
Per festeggiare questo doppio genetliaco è stato indetto un giveaway celebrativo, il cui premio sarà, ovviamente, una meraviglia a sorpresa.
Tanti auguri Manuela, per il tuo compleanno, per il tuo blog e per la tua vita!

I biscornu di Miss Fletcher

 

Come si rilassa Miss Fletcher, quando scende la sera?
Ma con il punto croce, obviously. E dando regolarmente la caccia alle forbici, aggiungerei, che non c’è volta che non pronunci la frase “Ho perso le forbici!” , che abitualmente si alterna con “Mi è caduto l’ago!”. Da che ne consegue una ricerca forsennata sul pavimento, che è di graniglia scuro, vi faccio notare, quindi per trovare qualcosa bisogna munirsi di torcia e pazienza. L’ago generalmente si annida in qualche anfratto sperduto e irraggiungibile, le forbici si tuffano autonomamente tra i cuscini del divano, un classico.
A parte questi trascurabili inconvenienti, il ricamo mi diverte.
E mi piacciono molto i biscornu, quelli che vedete sono solo alcuni della mia collezione.
Gli schemi free di tutti i puntaspilli ritratti nella foto provengono da The Flossbox, un sito molto ricco di spunti e di idee.
Però io attendo sempre fiduciosa uno schema della Manu: quando lo farà, so che sarà bellissimo.

Manuela, la Principessa del Moulinè

 

I ricami ritratti in questa foto sono opera della mano di Miss Fletcher, armata di ago e fili variopinti.
La principessa del Moulinè, invece è  Manuela ovvero l’eclettica creatrice di questi splendidi schemi e di molto altro.
Manuela è un vulcano di idee: ricama, lavora all’uncinetto,  fa splendide fotografie, sa cucire, è una cuoca provetta,  ha il pollice verde, è mamma di due adorabili cuccioli.
A Miss Fletcher non è affatto chiaro come la sua nuova amica riesca a fare tante cose insieme, e tutte bene.
Ma le prove inconfutabili sono lì, sul suo blog: un posto che profuma di biscotti e di fiori freschi, un angolino che è un’esplosione di colori pastello e di creatività, ricco di spunti interessanti e dei lavori così magistralmente realizzati dalla nostra Principessa.
Ovviamente l’arte in cui eccelle è il ricamo a punto croce,  e quando disegna il suo tratto è molto personale e delicato, come i colori che lei predilige.
Manuela è una bella persona, ce ne vorrebbero di più, in questo mondo, di persone come lei.
Questo breve post è per ringraziarla per la sua generosità,  per la sua gentilezza,  per la sua capacità, assai rara, di trasmettere serenità con i suoi entusiasmi.