Alberi in primavera

E ancora ritorna la gloriosa bellezza degli alberi in primavera: sono alberi di questi dintorni, crescono e prosperano nei giardini di Castelletto e sono gli abitanti preziosi di questo quartiere.
Così ritorno sempre a salutarli e vederli carichi di petali delicati è una gioia vera.
Fiorisce generoso il candido ciliegio.

E si staglia nel blu con i suoi rami vivaci l’albero di Giuda.

E ancora il dolce pruno così si svela.

E si intreccia ai rami dell’odoroso glicine.

Crescono insieme e così vicini, creando uno spettacolo di straordinaria bellezza.

Ed è bianco e lilla così ricco e florido.

E poi ecco il rosa acceso del ciliegio giapponese.

E cielo azzurro e splendido di primavera.

Ancora sboccia lucente il glicine bianco.

E così lo si incontra lungo il cammino.

Verso l’infinito si protende così la tamerice.

E un’altra si affaccia invece da un muraglione, è una meraviglia di rosa e di dolcezza di questa stagione.

Gli alberi in primavera raccontano la vita, il rinnovamento e i nuovi inizi, donano la loro bellezza e rendono uniche le nostre prospettive.
E ancora salendo in Via Domenico Chiodo si nota il viola dei rami fioriti degli alberi di Giuda di Via Oberto Cancelliere.
Son alberi di città in primavera, così generosi e gentili annunciano una stagione nuova.

Tra i fiori degli alberi di Giuda

È primavera e sbocciano i piccoli fiori sugli alberi di Giuda, vi ho già mostrato queste meraviglie che abbelliscono un tratto di Via Oberto Cancelliere, quando inizia questa stagione io torno a salutare gli alberi generosi che si colorano per qualche tempo di rosa acceso.

E per me camminare sotto questo splendore è sempre fonte di gioia e di infiniti stupori.

Ma chi c’è lassù, tra i petali fucsia che dondolano nel vento?
Toh, sono i soliti ospiti caciaroni, in questo caso erano in due e passavano di ramo in ramo beccando qua e là e fermandosi poi in questa magnifica quiete.

Tra i dolci fiorellini sospesi sui rami che si intrecciano stagliandosi contro l’azzurro cielo.

E taluni non si fanno mancare certi spericolati equilibrismi, a pensarci bene quel nettare deve essere davvero delizioso!

Tra i colori vibranti ed effimeri di primavera.

Nel tempo delle fioriture e delle bellezza che si lascia ammirare mentre certi ci guardano da lassù, tra i fiori degli alberi di Giuda.

Da Via Piaggio a Salita Bachernia, il tempo del glicine

Questo è il suo tempo, è la stagione dell’odoroso glicine che sboccia e fiorisce lungo le strade di Circonvallazione a Monte.
Si veste di sole il grande glicine che adorna un giardino di Via Piaggio mentre il ciliegio giapponese si protende verso l’azzurro.

Via Piaggio

Questo è un antico albero, il suo profumo ha deliziato generazioni di genovesi.

Via Piaggio (5)

Via Piaggio (3)

Ha veduto vite e storie, sovrasta anche noi che camminiamo sotto ai suoi rami.

Via Piaggio (4)

Più oltre, salendo in Via Domenico Chiodo, il glicine diviene cornice di un panorama marino.

Via Domenico Chiodo (1)

Generoso e prodigo, così è certa bellezza che ci viene semplicemente donata.

Via Domenico Chiodo (2)

E ancora, altrove i suoi dolci fiori si mescolano al verde delle foglie e al rosa dell’albero di Giuda.

Via Domenico Chiodo (3)

A breve distanza si può imboccare Salita Bachernia, il tratto superiore di questa lunga creuza vi condurrà ancora più in alto, verso le mura.

Salita Bachernia (2)

Questo è il tempo della bellezza che si svela in ogni luogo.

Salita Bachernia (3)

Il glicine che fiorisce sulla mattonata ricopre il muraglione e tra le case, in lontananza, vedi la Lanterna.

Salita Bachernia (4)

Scendi, gradino dopo gradino, ti accompagnerà un fresco profumo sublime.

Salita Bachernia (5)

E poi, voltati indietro, verso l’albero maestoso che si staglia contro l’azzurro.

Salita Bachernia (6)

Salita Bachernia è lunga e tortuosa, si snoda tra le case e come spesso accade a Genova ha le sue faticose pendenze.

Salita Bachernia (7)

E se non l’hai mai percorsa non sai cosa potrebbe celarsi dietro a certe curve, sono così le creuze, a loro modo sorprendenti.

Salita Bachernia (8)

Il sole le attraversa e la luce rimbalza sulle pietre.

Salita Bachernia (9)

Il muraglione, le case, le imposte chiuse.

Salita Bachernia (12)

E un percorso sinuoso che si perde nell’ombra.

Salita Bachernia (10)

Laggiù tetti, campanili, ardesie e il confine del mare.

Salita Bachernia (11)

Salita Bachernia termina nella suggestiva Piazza Sant’Anna e in questa stagione qui vi accolgono altri colori.

Piazza Sant'Anna

Questo è il tempo degli profumi deliziosi e dei petali che cadono sui gradini.

Salita Bachernia (13)

Fiori gentili fluttuano nell’aria e poi si posano a terra.

Piazza Sant'Anna (2)

Tra rosa e turchese, in questi giorni di primavera.

Piazza Sant'Anna (3)

Nel tempo del glicine che accarezza le creuze.

Via Domenico Chiodo (4)

L’ultimo giorno di marzo

Oggi è l’ultimo giorno di marzo, questo mese è letteralmente volato via e per me termina con entusiasmanti nuove scoperte che presto condividerò con voi.
Marzo.
Marzo non ha risposto a una delle mie domande, me la sono posta per l’ennesima volta nel corso della mia recente visita a Fontanigorda.
È una regola, a parità di chilometri e al netto di malaugurate code, quando si va da qualche parte il viaggio di ritorno è sempre più breve di quello dell’andata.
Oh. Accade. Sempre.
Qualcuno di voi saprebbe spiegarlo?
Io no davvero ma so che in questo scorcio di primavera sono sbocciati i fiori rosa sugli alberi di Giuda, una gioia per gli occhi.

Albero di Giuda

Marzo.
Marzo mi ha regalato scenografiche pozzanghere.
È asfalto ma il sole ci si specchia dentro e allora sembra quasi il fondo del mare coperto da sassolini minuti.

Pozzanghera

Marzo.
E quando piove niente panni stesi, solo corde da stendere e tremule geometrie.

Pozzanghera (5)

È un mondo sottosopra quello delle pozzanghere, in certi casi basta mettersi lì ad aspettare.
A Fontanigorda, come già vi ho detto, so esattamente dove attendere certe magie, questa è accaduta il primo giorno di marzo.

Pozzanghera (3)

Marzo.
A Genova è sempre bene guardare in alto, a volte però uno sguardo verso il basso regala sorprese.

Pozzanghera (4)

Marzo, sono fiorite tutte le fresie sul mio terrazzo.
Sì, anche quelle bianche, finalmente!

Fresia

E insieme a loro sono sbocciati i miei amatissimi fiori rossi.

Fresia (2)

E sono tornati i soliti ospiti che in genere si posano sulla ringhiera.
Ecco, in questo caso sua altezza ha pensato bene di mettersi a far merenda con le mie piante grasse, non fatevi ingannare dalla sua espressione innocente, so quel che dico.
Marzo.
Marzo finisce così, tra stupori e bellezze.

Tortora

Tutti i colori della primavera

Tutti i colori della primavera li ho veduti durante una passeggiata nelle vie del mio quartiere, in un pomeriggio di sole.
Qui sulle alture i rami degli alberi ondeggiano carichi di fiori e sullo sfondo vedi la città adagiata sul suo mare.

Primavera (2)

Nelle aiuole si aprono rossi tulipani, io da bambina immaginavo che le fate avessero abitini fatti con questi petali setosi.

Primavera (3)

Fiorisce profumato il glicine bianco e si insinua tra le grate del cancello.

Primavera (4)

E sbocciano rigogliosi i fiori vivaci degli alberi di Giuda.

Primavera (5)

Piano, piano tenaci rametti ricchi di fiorellini si arrampicano verso l’azzurro.

Primavera (6)

E in questa stagione ci si ferma a godere del tiepido sole, meglio se in compagnia, no?

Primavera (7)

E ancora il glicine scende e ricopre i muraglioni.

Primavera (8)

Il dolce glicine, dal profumo delizioso.

Primavera (9)

E crea ghirlande nell’aria, mentre tutto attorno si leva un allegro cinguettio.
In queste zone così adorne di verde e di fiori passeri e cinciallegre chiacchierano tra di loro e poi gioiosi fendono il blu.

Primavera (10)

Non c’è giardino che non abbia il suo albero.

Primavera (11)

Alcuni rami sono ancora spogli ma altri invece sono vestiti di bocci che hanno le tinte del sole.

Primavera (12)

E lì, sulla creuza, si affaccia la tamerice con i suoi rami rosati.

Primavera (13)

Fiorirà ancora, sarà ancora più chiara e bella.

Primavera (14)

Un’altra tamerice invece è già un tripudio di fiori.

Primavera (23)
Una nuvola incantevole di rosa.

Primavera

Bianco candido, celeste e azzurro di cielo e di mare.

Primavera (15)

E ancora giallo, prepotente e caldo di luce.

Primavera (16)

E poi guarda, eccolo lì, uno di quelli che mi dà la sveglia al mattino!
A becco spalancato, un solo merlo è capace di fare un can can incredibile, lo saprete bene anche voi.

Primavera (17)

Un altro merlo invece se ne sta quieto su un ramo, forse come me si gode semplicemente il panorama.

Primavera (18)

I colori della primavera, accesi e vitali come la rinascita che rappresentano.

Primavera (19)

Si aprono le semplici margheritine, strette una accanto all’altra.

Primavera (20)

E anche certi fiori selvatici si protendono verso il cielo assetati di luce e di sole.

Primavera (21)

Proprio come noi che respiriamo l’aria fresca e spalanchiamo le braccia davanti all’indicibile bellezza della natura.
Primavera non bussa lei entra sicura, come il fumo lei penetra in ogni fessura così cantava Fabrizio De André.
E la sua bella Genova  rifulge di splendore nel tempo degli alberi fioriti.

Primavera (22)

Gli alberi di Giuda

Una strada a poca distanza da casa mia, ci passo sempre con lo scooter in Via Oberto Cancelliere.
E ieri la primavera mi ha proprio accolta con i suoi colori e con la sua bellezza capace di levare il fiato.
Una via alberata e rami carichi di fiori lilla.

Alberi di Giuda (2)

Contro la luce del sole paiono quasi virare verso il rosa, uno splendore senza paragoni.

Alberi di Giuda (3)

E così mi fermo, cammino su un tappeto di petali rosa, cammino sopra a un sogno fragile.
Incanto e meraviglia.

Alberi di Giuda (4)

Passa una signora in compagnia del suo cane, mi racconta che questi sono gli alberi di Giuda, una leggenda narra che il più celebre dei traditori scelse i rami di questo albero per trovare la morte.
Una tale meraviglia della natura per un gesto così drammatico, io sono così ammaliata da questo splendore che mi pare davvero incredibile.

Alberi di Giuda (7)

E anche l’asfalto diviene magia.

Alberi di Giuda (8)
E poi intorno agli alberi di Giuda c’è un discreto andirivieni, farfalle bianche e gialle, insetti e uccellini.
Ecco un piccolo pennuto gagliardamente di vedetta sul filo lassù, teso sul cielo sopra i rami.
Ma dico io, non poteva venire un po’ più in basso?

Alberi di Giuda (5)

 Cadono i petali, scendono piano e si posano al suolo.

Alberi di Giuda (15)

Sono caduti anche su di me, li avevo nei capelli, sui vestiti.
Pare che la fioritura degli alberi di Giuda sia breve, effimera bellezza che svanisce in un alito di vento.

Alberi di Giuda (6a)

E poi c’era un gran folla di api, sì!
Ah, loro erano indaffaratissime e non badavano certo a me.

Alberi di Giuda (9)

Da un fiore all’altro, dolce nettare che è vita.

Alberi di Giuda (10)

Sotto questo cielo intenso, chiaro e lucido.

Alberi di Giuda (11)

 E insomma, sono restata lì a lungo, camminando avanti e indietro, con questi rami sopra di me.

Alberi di Giuda (12)

 A volte la bellezza è accanto a noi e noi non sappiamo vederla, la bellezza stende a terra un manto di petali setosi sui quali poseremo i nostri passi.

Alberi di Giuda (17)

Ringhiere, ombre e fiori.

Alberi di Giuda (13)

E vita che incontra altra vita.

Alberi di Giuda (14)

E’ il tempo dei rami che cercano l’infinito e ne respirano l’immensità.
E’ il tempo della caduca bellezza e della primavera degli alberi di Giuda.

Alberi di Giuda (16)
Passerà, svanirà come certe piccole gioie di pochi istanti.
Adesso vive di prepotente splendore e e tinge di lilla la prospettiva di Via Oberto Cancelliere.

Alberi di Giuda (18)