Una ricca dimora ed un sontuoso giardino appartenuti ad un illustre e stimato genovese, il Principe Andrea Doria.
Fu lui a volere che venisse edificato lo splendido Palazzo di Fassolo, sito al di fuori della Porta di San Tommaso e questo divenne il suo luogo prediletto come lo fu per il suo discendente Giovanni Andrea Doria.
Una posizione incantevole, la villa si affacciava direttamente sul mare, alle sue spalle le dolci colline erano un tripudio di giardini a terrazze, con boschetti, fontane e splendide statue.
Molto è mutato da quei tempi ma questo palazzo ha conservato tutta la magia e la bellezza degli anni passati, per chi visita Genova è una meta da non perdere.
Oh, che ricevimenti e che feste in questa dimora!
Non ci si faceva mancare nulla: concerti e sfide a scacchi, intrattenimenti con i giocolieri e fuochi artificiali.
In questa villa vennero i più grandi rappresentanti delle politica e del potere, sovrani e nobili furono ospiti della splendida dimora di Fassolo.
Correva l’anno 1533 e a Genova giunse l’imperatore Carlo V.
Venne accolto con tutti gli onori e rimase a Palazzo per dodici giorni, Andrea lo impressionò con gran sfoggio di magnificenza.
Per l’imperatore fece imbandire un sontuoso banchetto che si tenne a bordo della galea capitana.
E c’erano musici e cantori, le vivande vennero servite in ricche stoviglie d’oro e d’argento.
E al termine di ogni portata i ricchi piatti venivano buttati a mare! Che ricchezza Andrea Doria!
Oh, che meraviglia!
L’imperatore era allibito da tanta noncuranza, certo non sapeva che l’ammiraglio aveva fatto sistemare delle reti da pesca sul fondo del mare per recuperare le sue sontuose stoviglie che sarebbero state tratte a riva con tutta comodità dai servitori di casa Doria.
Fasto, sfarzo ed eleganza.
Tutto il bel mondo soggiornò al Palazzo di Fassolo, tra gli altri vennero Maria D’Austria, la Regina Margherita di Spagna e Napoleone.
La storia è passata per queste stanze, ancora adesso si respira un’atmosfera particolare.
E oggi vi porto nel giardino del Principe, a passeggiare tra i fiori e le piante di agrumi.
Il sole proietta le ombre sotto al porticato.
E subito si trova una prima fontana.
E’ ancor più suggestiva vista dall’alto.
Passeggiando nel giardino, davanti alla fontana del Nettuno.
E lo splendore el la meraviglia vi coglie.
Nel giardino dei Principi.
E mi viene alla mente una notizia che ho letto su un libro di Luigi Tommaso Belgrano.
Signori, pare che il Principe Giovanni Andrea Doria avesse una persona di servizio incaricata esclusivamente di preparare le torte.
Si chiamava Maria Anselma colei che aveva questo dolce compito!
E io me lo immagino Giovanni Andrea che si rilassa nel suo giardino pregustando una fetta di chissà che dolce prelibato!
E fu proprio Giovanni Andrea a commissionare per questa Villa un’uccelliera, ora non più esistente.
Aveva una cupola con l’immagine dell’aquila, simbolo araldico dei Doria.
E vi era all’interno un boschetto di cipressi, qui c’erano vari tipi di uccelli e dei regali fagiani.
Ma senti, senti!
Attorno è tutto un cinguettare!
Oh, io sono convinta che generazioni di pennuti si siano passati la voce riguardo alla favolosa uccelliera del Principe!
E anche loro vengono in visita e ci fanno compagnia, c’è un certo via vai, che meraviglia!
Passeggiando nel verde, tra i fiori odorosi così magistralmente disposti dai giardinieri.
Un giardino curato, come sempre dovrebbero essere gli spazi verdi.
Ma questa è ancora la dimora della famiglia Doria Pamphilj, è loro proprietà e a loro va il merito di aver aperto il Palazzo alla città.
E così anche noi possiamo godere di tanta bellezza.
E ci appaga la dolcezza del profumo fresco e delicato delle tante piante che arricchiscono questo giardino, sbocciano le rose attorno alla fontana.
Le piante diventano sculture, è un’arte antica.
E quasi quasi apro il mio ombrellino parasole e prendo posto su una panchina!
E sbocciano i piccoli semplici fiori.
E gli agrumi spandono il loro effluvio odoroso, credo che Andrea Doria sia contento di sapere che il suo giardino sia così ben tenuto!
Ogni scorcio riempie lo sguardo di bellezza.
Ed è imponente e regale la statua al centro della fontana.
Tutto è sontuoso e magnifico.
Tutto richiama al senso di potenza e di grandezza, il dio del mare è il signore del giardino di un grande ammiraglio che compì imprese memorabili.
E’ armonia, colore e bellezza.
Ed è nelle tinte dei fiori, nella scelta delle piante che non è certo casuale.
Si coglie un senso di semplicità ma i fiori sono scelti tenendo a mente un giardino ideale e reale, il giardino del ‘500 e del ‘600.
E risplende delle tinte della primavera il giardino del celebre Ammiraglio.
Tutto sboccia, fiorisce e vive.
Celeste come il cielo della bella stagione.
Rosa come la timida ritrosia di certe dame di altri tempi.
Certi petali paiono di velluto.
E le rose danzano al vento cantando un inno alla vita.
Nel cuore della città, questa inaspettata meraviglia.
E sono anche sicura che Andrea Doria non sia affatto contento che gli abbiano costruito la sopraelevata davanti a casa, dev’essere piuttosto interdetto.
E lo capisco bene! La penso esattamente come lui!
Pensate che meraviglia quando davanti alla Villa c’era semplicemente il mare.
Ma i tempi cambiano, mutano le esigenze.
Resta la grandezza e il nome che suscita rispetto e stima, Andrea Doria è una figura di grande rilievo per questa città.
E così, se ancora non conoscete il Palazzo, vi invito a venirlo a scoprire.
Entreremo insieme nelle splendide sale della dimora, intanto qui trovate il link del Palazzo dove potrete reperire le informazioni necessarie alla visita.
Venite a rendere omaggio alla grandezza di un genovese che ha fatto la storia in questa che fu la sua dimora prediletta.
Venite qui, guardate verso i giardini e verso il mare, verso lo splendore della dimora di Andrea Doria.