Un burattino di legno

“Quando Pinocchio entrò nel teatrino delle marionette, accadde un fatto che destò mezza rivoluzione. Bisogna sapere che il sipario era tirato su e la commedia era già incominciata.
Sulla scena si vedevano Arlecchino e Pulcinella, che bisticciavano fra di loro e, secondo il solito, minacciavano da un momento all’altro di scambiarsi un carico di schiaffi e di bastonate. … Quando all’improvviso, che è che non è, Arlecchino smette di recitare, e voltandosi verso il pubblico e accennando colla mano qualcuno in fondo alla platea, comincia a urlare in tono drammatico:
– Numi del firmamento! sogno o son desto? Eppure quello laggiù è Pinocchio!…
– È Pinocchio davvero! – grida Pulcinella.
– È proprio lui! – strilla la signora Rosaura, facendo capolino di fondo alla scena.
– È Pinocchio! È Pinocchio! – urlano in coro tutti i burattini, uscendo a salti fuori delle quinte.
– È Pinocchio! È il nostro fratello Pinocchio! Evviva Pinocchio.”

Carlo Collodi – “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”

Quattro genovesi

Oggi vi presento ben quattro genovesi e direi che ognuno di loro segue le proprie inclinazioni e predilezioni, d’altra parte anche per noi è così!
C’è chi ama gli ozi beati e la dolce vita, i colori sgargianti e i profumi deliziosi della natura e allora si ne sta accoccolato vicino alle piante aromatiche, alle eriche e alle altre fioriture di stagione in Piazza Goffredo Villa.

C’è chi invece se ne intende di pitture, pennelli, carta vetrata e tutto quanto occorre per rendere più belle e accoglienti le case.
Seduto su un gradino nei caruggi, dalle parti di San Siro, con lo sguardo sveglio e le orecchie pronte all’ascolto.

Tra le mie passioni, come già sapete, c’è anche l’antiquariato.
Io amo gironzolare per bancarelle tra mobili vissuti, piatti di porcellana, cristalli lucenti, vecchie fotografie e romantiche cose del tempo andato.
E là, in Via Cesarea, ho incontrato questo tipetto vispo che teneva d’occhio i vari articoli in esposizione.

E infine rieccomi ancora nei miei amati caruggi e qui ho motivo di credere che si tratti di una celebrità cittadina nota a molti di voi.
In ogni caso per incontrare questo personaggio vi basterà passare in Via al Ponte Calvi e dietro a certe vetrine potrete ammirare una splendida collezione di macchine da scrivere d’epoca.
E troverete anche lui: in genere segue con grande interesse il viavai di turisti e genovesi nella città vecchia, in una certa circostanza ha persino alzato lo sguardo per osservare una certa balzana Miss che passava di lì armata di macchina fotografica.
Eccolo qui, uno dei tipi che si vedono nei caruggi di Genova la Superba.