Dell’autunno amo i colori, i toni caldi del primo albero ad ingiallire mentre i suoi rami sono scossi dal vento inquieto.
E amo le foglie tenaci che arrossano i muri, abbarbicate come speranze eterne.
E le foglie cadute, piccole meraviglie avventurose.
E quelle leggere che intatte si posano sulla strada e si lasciano sollevare dal soffio del destino.
Dell’autunno amo i profumi e i sapori, una passeggiata al Mercato Orientale dona tutte le preziosità di questa stagione dai toni dorati.
E sono pannocchie gialle e lucenti.
E zucche screziate di verde e d’arancio.
E fichi d’India succosi e densi di sole, si assaporano già sul finire dell’estate ma l’autunno è il loro trionfo.
E poi i funghi odorosi e deliziosi.
Io non ho l’abitudine di acquistarli, mi piace trovarli così, nel bosco.
Aroma di autunno, profumo inconfondibile ed impagabile.
Dell’autunno amo le castagne.
E quando ero ragazzina mi piaceva comprarmi un cartoccio di caldarroste, poi per sbucciarle mi ritrovavo con le mani tutte nere ma la questione, nel complesso, era poesia pura.
Una delle gioie vere della vita, a dir poco.
L’autunno è uva dolce e pampini.
E in certi quartieri questa stagione veste le piazze e le vie con i suoi colori intensi, al Carmine è il tempo del giuggiolo e dei suoi piccoli doni.
Ed è anche il tempo del melograno proteso verso l’azzurro.
Questo albero temerario si affaccia da un giardino, dondola sulla creuza con i suoi rami carichi di frutti.
In tono con le case, una magia.
E un altro melograno ravviva un tratto di Via Pagano Doria, sono rimasta a guardare a lungo la sua prepotente bellezza.
Dell’autunno amo le sfumature delicate ed intense.
E una porta.
E una persiana e i vasetti di coccio.
E un cestino appeso ad una corda.
E un rampicante avvinghiato alla ringhiera.
Le foglie ingiallite, il mare sullo sfondo, il cielo terso.
Dell’autunno amo profumi, colori e atmosfere.
E il cielo che si veste di oro e d’arancio, nell’intensità delle sere d’autunno.