Tre sorelle in bianco (per non parlar del cane)

Loro sono tre, furono così ritratte in un giorno del passato e della loro giovinezza, scorgo una certa somiglianza tra di loro e così ho immaginato che fossero tre sorelle.
Un candore impalpabile nei loro abiti, aggraziata gentilezza nei gesti e nella posa.
Pensieri vaghi, respiri trattenuti e sorrisi velati di timidezza.

E questa fermezza nello sguardo, sono occhi scuri e grandi i suoi.
Una collana con il ciondolo e una grazia impareggiabile.

Le altre due giovani stringono fiori tra le dita.

E tutte portano vaporosi abiti bianchi e scarpe bianche vezzosamente chiuse con un fiocco setoso.

E i loro cappelli!
Ampi, eleganti e di rara raffinatezza.
Un guizzo negli occhi, le labbra socchiuse, la dolcezza della gioventù.

E una mano sotto il mento, l’espressione saggia e pensierosa, un sorriso garbato e composto, proprio come si conviene.

Il titolo di questo post, come molti di voi avranno certamente già compreso, si ispira scherzosamente ad un capolavoro della letteratura inglese, uno dei miei romanzi preferiti: Tre uomini in barca (per non parlar del cane) di Jerome Klapka Jerome.
Le nostre tre gentili signorine, infatti, non erano sole in questa fotografia.
Insieme a loro c’era anche il loro fido amico a quattro zampe, pure lui candido candido come gli abiti delle giovani donne, sembra un tipo di buon carattere e una buona compagnia per le passeggiate rigeneranti.
E così, da un passato lontano, ho riportato qui questi sguardi: tre sorelle in bianco (per non parlar del cane).

Tipi che si incontrano in Vico Inferiore del Ferro

E poi gironzolando per i caruggi si fanno sempre incontri interessanti, dico davvero!
Camminavo in Vico Inferiore del Ferro, era una bella mattina di sole e c’era parecchia gente a far la spesa, d’altra parte ci sono tanti bei negozietti in quella parte del centro storico.
E così eccoci in fila come si deve, fuori dalle botteghe.
E loro erano là, tra il panificio e la storica Polleria Aresu, ammetto che appena li ho visti mi sono guardata intorno per vedere se nei dintorni c’era una mia cara amica, lei abita con due personaggi come questi ma mi sono subito resa conto che quei due non erano i suoi piccoli amici.
Si vede che questi qui girano preferibilmente in coppia, chi lo sa!
E dunque, eccoli qui i due tipetti: eleganti, candidi, vaporosi, garbati e piuttosto aristocratici.
Son tipi che si incontrano in Vico Inferiore del Ferro, ve l’ho detto che si fanno incontri di un certo rilievo nei caruggi di Zena.

Quattro genovesi

Oggi vi presento ben quattro genovesi e direi che ognuno di loro segue le proprie inclinazioni e predilezioni, d’altra parte anche per noi è così!
C’è chi ama gli ozi beati e la dolce vita, i colori sgargianti e i profumi deliziosi della natura e allora si ne sta accoccolato vicino alle piante aromatiche, alle eriche e alle altre fioriture di stagione in Piazza Goffredo Villa.

C’è chi invece se ne intende di pitture, pennelli, carta vetrata e tutto quanto occorre per rendere più belle e accoglienti le case.
Seduto su un gradino nei caruggi, dalle parti di San Siro, con lo sguardo sveglio e le orecchie pronte all’ascolto.

Tra le mie passioni, come già sapete, c’è anche l’antiquariato.
Io amo gironzolare per bancarelle tra mobili vissuti, piatti di porcellana, cristalli lucenti, vecchie fotografie e romantiche cose del tempo andato.
E là, in Via Cesarea, ho incontrato questo tipetto vispo che teneva d’occhio i vari articoli in esposizione.

E infine rieccomi ancora nei miei amati caruggi e qui ho motivo di credere che si tratti di una celebrità cittadina nota a molti di voi.
In ogni caso per incontrare questo personaggio vi basterà passare in Via al Ponte Calvi e dietro a certe vetrine potrete ammirare una splendida collezione di macchine da scrivere d’epoca.
E troverete anche lui: in genere segue con grande interesse il viavai di turisti e genovesi nella città vecchia, in una certa circostanza ha persino alzato lo sguardo per osservare una certa balzana Miss che passava di lì armata di macchina fotografica.
Eccolo qui, uno dei tipi che si vedono nei caruggi di Genova la Superba.

Tipi da Spianata

Da una parte o dall’altra, ecco qua i tipi da Spianata: quelli che si incontrano alla fermata dell’autobus.
Il primo se ne stava spalmato per terra, a metà tra ombra e sole: ognuno d’altra parte aspetta il bus come meglio crede, direi.
E quindi eccolo lì l’aspirante passeggero, devo dire che mi è sembrato paziente e tranquillo, non aveva proprio nessuna fretta!

L’altro giorno, invece, ho fatto un altro incontro dal lato opposto della strada.
Io come sempre aspettavo l’autobus e questa volta ho diviso la panchina con un tipetto che si incontra per lì e in questo caso non si tratta di un viaggiatore ma se non sbaglio è un componente della famiglia del fioraio.
E se ne stava lì, beatamente.
Son tipi così, tipi che si incontrano dalle parti di Spianata.

Sempre i soliti tipetti

Quando incontri certi tipi originali alla fin fine ti rimangono impressi e quindi è sempre un piacere rivederli.
E mi succede spesso di imbattermi nei soliti tipetti, d’altra parte gironzolando nelle loro zone è anche normale, alcuni di loro sono vecchie conoscenze di questo blog e sono già comparsi su queste pagine.
Ricordate il piccolo custode del negozio di fiori artificiali di Via Malta?
Come dimenticarlo!
Eccolo lì, a presidiare l’ingresso!

E lo stesso vale per il soldo di cacio che vigila in Canneto il Lungo.

Lo fa con un certo impegno e con la dovuta attenzione, c’è da riconoscerglielo.

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E il cane del tappezziere della Maddalena? Sempre al suo posto!

Cane (4)

I prossimi personaggi, invece, non sono mai apparsi su queste pagine e soltanto perché prima non ero mai riuscita a fotografarli.
Ecco qui un tipo sussiegoso che se ne sta in un frequentatissimo negozio dei caruggi.

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Un po’ più in là c’è anche un suo collega.

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E magari alcuni di voi si ricorderanno del piccoletto che sta nel negozio di cupcakes in Via al Ponte Reale.
Ecco, l’altro giorno era sempre lì, con il suo bel fiocco rosa e con un ciuffetto davanti al musino, accoccolato davanti alla porta.
Succede così, girando per Genova, finisci per incontrare sempre i soliti tipetti.

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Tipi che si vedono nei caruggi

Gironzolando per i caruggi faccio sempre caso a chi trovo sul mio cammino, a volte mi succede di vedere sempre le stesse persone.
Ad esempio incontro sempre un distinto signore anziano, lui porta il cappello e si regge con il bastone.
Forse amiamo gli stessi posti, forse condividiamo i luoghi del quotidiano.
Gironzolando per i caruggi, talvolta, mi imbatto in dei tipetti che non avevo mai incontrato prima.
L’altro giorno scendevo da Vico Casana e davanti alla porta di un negozio ho trovato un attento guardiano.
Stava sulla soglia, guardava da una parte e poi dall’altra, secondo me teneva sotto controllo la situazione.

In queste giornate di sole caldo è ancor più piacevole andar per caruggi e passando in Piazza Lavagna ho trovato quelle consuete sfumature di Genova che piacciono tanto a me.

E tende bianche, finestre accostate, rami di alberi, luce che filtra nei vicoli e contrasti di tinte perfette.

Anche in Piazza Lavagna c’è un fido guardiano, lui non se va mai ed è già parzialmente apparso su queste pagine.
Silenzioso e guardingo, tra stelle lucenti e bagliori di luna, tra i versi languidi di una poesia che porta davanti ai vostri occhi una certa bellezza e la nostalgia, compagna fedele di tutti i sognatori.

E là, in quella piazza armoniosa e colorata, l’ho sentito.
Canticchiava beato, passando di ramo in ramo, saltellando tra le foglie d’autunno.
Un uccellino nella città vecchia, su un albero in Piazza Lavagna.

Sono rimasta un po’ a guardarlo e poi ho continuato il mio giretto.
E come al solito, poco dopo, mi sono nuovamente imbattuta in quell’attempato signore che ormai è per me una figura consueta.
Cose belle che accadono a me, gironzolando per i caruggi di Genova.

Tipi che si vedono davanti ai negozi

Gironzolando per la città si vedono certi personaggi davanti ai negozi!
Come ben sapete, io vado volentieri nei caruggi e un bel giorno ho incontrato lui.
Presidiava con ferma sicurezza la porta d’ingresso di questo negozio in Canneto il Lungo e tra il resto era attentissimo, teneva sotto controllo il continuo andirivieni di gente.

Data la situazione, mi sento in dovere di ricordarvi un altro bel tipetto che ho già avuto l’onore di ospitare su queste pagine.
Ognuno al suo posto, lui se ne stava tra fiori artificiali che la sua padrona vende in Via Malta.

E pensate che sia finita?
Certo che no!
In Via al Ponte Reale vi sarà capitato di notare un certo negozietto invitante e delizioso.
E d’altra parte, chi ci si aspetta di vedere in un posticino dove si possono trovare colorati cupcakes?
Ovvio, un tipetto così, con tanto di fiocchetto rosa fucsia!
Ognuno al suo posto, non c’è che dire!

Parcheggi nel tempo delle feste

Tempo di Natale, tempo di feste.
Come ogni anno svetta l’abete in Piazza De Ferrari, questo dicembre è iniziato in modo gradevole, con questo cielo limpido e azzurro.

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Tempo di Natale, tempo di andar per negozi.
E si sa, il parcheggio è sempre un problema, anche se a quanto pare sono sempre più numerosi quelli che a Genova scelgono le due ruote per spostarsi, a giudicare dalle biciclette che si vedono in giro si direbbe che i genovesi amino pedalare.
Basta un paletto ed ecco fatto, ci si ferma in Via Fiasella, davanti al negozio che vende splendidi fiori e alberi artificiali.

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E ricorderete che già in passato vi ho mostrato colui che potete incontrare tra queste belle piante.

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Ecco, ho scoperto di recente che si chiama Otto e se ne sta beato tra gli abeti.
Fate ciao a Otto, è proprio un tipetto simpatico, ve lo garantisco.

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Di due ruote, caruggi e biciclette.
E insomma, alla fine alcuni scorci a me paiono perfetti, sarà perché io amo tanto questi luoghi.

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Di discese, ancora biciclette e archivolti.
E questo è Vico alla Casa di Mazzini, molto spesso è chiuso da un cancello ma quando invece è aperto ed accessibile allora è una bellezza.
E noto un cestino di vimini decorato con i fiori, vasetti di coccio, lavori a maglia che coprono i tubi.

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Tuttavia non è di una due ruote il parcheggio perfetto.
Eh no, si tratta di un altro mezzo che ho veduto davanti a un celebre negozio di Genova e ho pensato: questo sì che è un buon inizio!
Ditina che affondano nella panna, un nasino sporco di zucchero e le guance tutte appiccicose di dolcezza.
In Via Luccoli, dalla storica Cremeria Buonafede.
Con il passeggino parcheggiato fuori, davanti alla vetrina.
Cose che si vedono a Genova, nel tempo delle feste.

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Tipi che si incontrano in giro

Oggi vi presento certi tipi che si incontrano in giro, ho un po’ di foto da mostrarvi, le ho scattate qua e là nel corso di quest’ultimo anno e oggi colgo l’occasione per pubblicarle.
Tra l’altro, in certi casi, si tratta di vere celebrità, diciamo così, personaggi che si incontrano proprio sempre.
A breve arriverà il freddo e allora per andare a far la spesa ci toccherà coprirci.
Sì, vale anche per quelli che aspettano fuori il padrone, ovvio.
Come fa quella canzone di Francesco De Gregori? Quattro cani per strada… eh, proprio quella!

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Alla Maddalena, invece, si incontra sempre il fedele amico del tappezziere, sta piantato lì davanti al negozio.

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E di fronte a Steri, famoso negozio di chiavi in Sottoripa, c’è lui. Sempre eh!

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A proposito del jet set genovese, conoscete tutti il vicino di casa di Giuseppe Mazzini? No?
Beh, io sono certa che se siete soliti passare in Via Lomellini lui comunque conosca voi, mi pare che controlli con una certa attenzione il passaggio della gente.
Il Museo del Risorgimento, casa natale del patriota, è proprio lì accanto.

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Ci sono poi i cani di riviera.
Meglio stare all’ombra quando il sole picchia.

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E non dare confidenza a quelli di città, ecco.

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E concludo questo articolo con un incontro meraviglioso di ieri mattina.
Che stupore!
Passavo in Via Malta e come sempre ho dato uno sguardo ad un negozio che mi piace tanto, vende fiori e piante artificiali di qualità, ne scrissi tanto tempo fa in questo articolo.
E l’ho visto.
E ho pensato: dai, è finto!
Eh sì, direi di sì, è decisamente finto.

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E invece no, poco dopo ha iniziato a giocare gioiosamente con il suo pupazzetto e poi si è di nuovo rimesso sul pavimento.
Sarà stata l’atmosfera, sarà per i fiori, credevo che non fosse vero, ecco.
Tipi che si incontrano girando per Genova.

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