Giugno porta il sole e a me porta cose belle.
Pochi giorni fa mi è giunto inatteso uno splendido invito da una lettrice silenziosa.
Lei abita in uno dei palazzi più belli della città vecchia, una dimora annoverata tra i Rolli di Genova.
E il messaggio che mi ha fatto avere è questo: quando vuoi salire all’ultimo piano di Palazzo Giustiniani, fai un fischio!
E vi pare che me lo faccia ripetere due volte? Se mi dite così sappiate che in un battibaleno mi trovate con il ditino sul citofono!
Ed eccolo il fastoso palazzo perfettamente restaurato, è un vero gioiello.

Salgo in questo magnifico appartamento che si affaccia sulla Superba.
E sul tetto c’è un terrazzo, la porta si apre e davanti agli occhi hai gli splendori di Genova.
Ecco la Cattedrale di San Lorenzo, la Torre Grimaldina e la suggestiva Torre dei Maruffo.

Da lassù, dall’antica Torre che svetta sul nostro Canneto avevo veduto questo terrazzo, lo notate sulla destra nell’immagine sottostante.

E ormai lo sapete, nei caruggi della mia Zena basta spostarsi di pochi metri e avrete nuove prospettive sulla città dei tetti.
Colori d’estate, panni stesi e la parte alta di Via dei Giustiniani.

Fiori e la città sullo sfondo.

Spiovenze, ringhiere e ardesie.

Laggiù, in lontananza, la Basilica di Carignano e davanti il Campanile di Sant’Agostino.
E’ misteriosa e affascinante la città dei tetti, si svela piano ai tuoi occhi e ti lascia scoprire ciò che non hai veduto mai.
Guarda, c’è un minuscolo terrazzino, con vasi di piante, sedie e tavolino.

Guarda, è tutto un incanto di finestrelle e persiane.

Guarda, si vedono la chiesa del Gesù e il suo campanile.

Lassù c’è un terrazzino sospeso tra le nuvole e l’azzurro.

E ancora un altro, guarda!
E’ la poesia di Genova che puoi ascoltare solo se sali in alto, sopra i tetti.

E guarda ancora, quegli abbaini dipinti di giallo sono un romanzo tutto da scrivere.

Una coperta rossa spicca allegra, là dietro ecco le alture sinuose, come sempre ho cercato la mia casa!

Un intrico di tegole e tetti e un’insolita prospettiva della Cattedrale.

E ancora altri vasi, altre ringhiere, comignoli e archetti, una sinfonia di grigio di una perfezione assoluta.

E poi voltati verso il mare.
Vedrai la Lanterna e la cupola della Chiesa di San Giorgio.

E poi guarda ancora, ecco il campanile della Chiesa dedicata a questo santo tanto caro ai genovesi.

E poi di nuovo ardesie, bellezze e stupori.

Guarda e pensa.
Pensa all’attesa del nuovo giorno, al temporale e ai lampi, al vento furioso e al tramonto che infuoca l’orizzonte.
E tu sei lì, sul terrazzo oppure affacciato ad una di quelle finestre.

Guarda, guarda ancora.
Tettoie di canne, foglie verdi e vivide, scalette, balaustre e ancora terrazzini.

Sono infinitamente grata a colei che mi ha invitato nella sua casa, mi ha regalato vedute rare e preziose sulla mia città.
E poi quando sei qui, guarda giù!
Oh, le vertigini!
Per un attimo ho temuto che mi cadesse la digitale in Piazza dei Giustiniani!
Io questa Piazza in genere la guardo così.

E poi un giorno invece l’ho vista da lassù.

E puoi capire quanto siano alti certo caruggi della Superba solo ammirandoli dall’alto, questa è la prospettiva su Via dei Giustiniani.

Lasciando quell’appartamento ho voluto fare le scale a piedi.
Sì, sì, c’è l’ascensore ma per carità, in certi casi conviene scendere gradino dopo gradino.
Non si sa mai, potresti trovare una finestra che si apre sui tetti dei vicoli di Genova.

E affacciati, c’è tutta la magia della città vecchia.

E così Genova, con la sua bellezza antica e misteriosa che non smetti mai di scoprire, così la vedi da Palazzo Giustiniani, da un terrazzo sopra le ardesie.
