Il vero viaggio

Penso.
Il mio mare, in settembre, sa essere quieto o anche instabile, se soffia vento potente a volte capita così, all’improvviso.
Penso alle care botteghe dove sempre mi fermo, alle mie piazzette nascoste, ai caruggi che mai mi stanco di riscoprire.
E alle scale, alle discese, alle creuze e ai tetti di ardesia.
Poi penso a quella luce che tutto svela e rapida vira, svanendo così tra stupori e nuove aspettative.
E poi io lo so, a volte siamo noi a non saper vedere.
Camminiamo distratti e di fretta, non ci lasciamo ammaliare.
E invece occorre lentezza e attenzione e desiderio di meravigliarsi.
E allora si riscopre ogni luogo con sguardo diverso, proprio con quell’emozione che ritrovo nelle parole di un celebre scrittore.

Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi, di vedere l’universo con gli occhi di un altro.

Marcel Proust

Cattedrale di San Lorenzo

Destino

Sensazione meravigliosa.
Di quando il destino finalmente si schiude, e diventa sentiero distinto, e ormai inequivocabile, e direzione certa.
Il tempo interminabile dell’avvicinamento. Quell’accostarsi. Si vorrebbe che non finisse mai. Il gesto di consegnarsi al destino. Quella è un’emozione: senza più dilemmi, senza più menzogne. Sapere dove. E raggiungerlo.
Qualunque sia, il destino.

Alessandro Baricco – Oceano Mare

spianata-castelletto

A woman of no importance

Il suo nome è Mrs Arbuthnot, lei è una donna senza importanza.
Ma siamo proprio certi che sia tale?
O forse questa descrizione si adatta meglio ad un uomo che la nostra Mrs Arbuthnot conobbe negli anni della sua giovinezza?
A Woman of no importance è una commedia in quattro atti scaturita dalla mirabile penna di Oscar Wilde, vi troverete gli equilibrismi verbali dell’autore irlandese, le sue arguzie, il suo talento per le frasi ad effetto.
La vicenda è semplice e allo stesso tempo intricata, questa è la storia di un segreto tenuto a lungo nascosto, questa è una storia di peccato e redenzione.
Ha più piani di lettura questa commedia di Wilde, al centro della scena sono proprio le donne, è la loro voce a sovrastare il palcoscenico.
Donne aristocratiche e leziose, rappresentanti della buona società vittoriana, tra loro c’è una creatura peculiare: Miss Hester Worsley è americana, il suo punto di vista è del tutto differente, questi inglesi vivono in una dimensione che a lei è estranea.
Inghilterra e Stati Uniti, due mondi a confronto.
Donne e uomini, Lord Illingworth è un vero dandy e in quanto tale pronuncia parole come queste:

The only difference between the saint and the sinner is that every saint has a past and every sinner has a future.
La sola differenza tra il santo e il peccatore è che ogni santo ha un passato e ogni peccatore ha un futuro.

Ed eccolo alle prese con un dialogo che ancora ci regala un sorriso:

Lord Illingworth: The book of life begins with a man and a woman in a garden.
Mrs Allonby: It ends with Revelations.

Lord Illingworth: Il libro della vita comincia con un uomo e una donna in un giardino.
Mrs Allonby: Termina con l’Apocalisse.

Oscar Wilde (2)

Dublino – Monumento a Oscar Wilde

Fatale Mrs Allonby, è lei a replicare alla perfezione a Lady Stutfield che sostiene che il mondo sia fatto per gli uomini.
Non è affatto vero,  sapete perché?

There are far more things fordidden to us than are forbidden to them.
Ci sono molte più cose proibite per noi che per loro.

Donne.
Argute, affascinanti, pungenti, il ritmo dei loro dialoghi è incalzante e sostenuto.
E c’è lei, l’eroina protagonista di questa piacevole commedia: a Mrs Arbuthnot la vita non ha risparmiato le difficoltà eppure lei rimane fiera e coraggiosa, è una donna capace di affermare la propria identità.
Saggia Mrs Arbuthnot, tragicamente vere certe sue affermazioni:

A kiss may ruin a human life.
Un bacio può rovinare una vita.

Rileggo periodicamente le commedie di Oscar Wilde, lui per me è sempre una splendida compagnia.
A woman of no importance andò in scena per la prima volta nel 1893 al Theatre Royal Haymarket di Londra.
Molti anni dopo, in quello stesso teatro, The Royal Shakespeare Company mise in scena la celebre commedia di Oscar Wilde.
Io ero a Londra in quel periodo, così comprai il biglietto e andai a teatro.

Londra (2)

Rammento quel giorno con autentico affetto, ne conservo una memoria vivida e chiara.
Su quel palcoscenico salirono celebri attori, tra gli altri John Carlisle, Jaye Griffiths, Andrew Havill e Barbara Leigh-Hunt.
Ho ancora il libretto di quella rappresentazione, ho ancora il biglietto del teatro.
E allora ero proprio come adesso, sono sempre stata osservatrice.
Vedete la ragazza seduta accanto a me?
Io sì, la ricordo perfettamente, è venuta a teatro con un coetaneo, forse è il suo fidanzato.
E cosa fa questa giovane donna?
Lascia cadere a terra le scarpe e si mette comoda, posa le ginocchia contro il sedile di fronte.
Ed io penso: forse Oscar non approverebbe.
Lei è allegra e di buon umore, riflettendoci penso che il nostro Wilde avrebbe scritto per lei un ruolo in una sua commedia.
Si apre il sipario e gli attori fanno il loro ingresso.
E sono perfetti, indossano costumi secondo lo stile dell’epoca, le nobildonne hanno certe pettinature complicate, sembra di aver messo indietro la macchina del tempo e tutti noi, attori e spettatori, siamo finiti in quei giorni, nell’epoca vittoriana.
E il tempo scivola.
Ed è un tempo che regala profonde emozioni, è un frammento di vita che è rimasto un dolce ricordo, lo rivivo ogni volta che rileggo le parole di Oscar.
Momenti simili sono preziosi, vanno conservati come gemme rare.
E d’altra parte cosa è la vita?

Life, Lady Stutfield, is simply a mauvais quart d’heure made up of exquisite moments.
La vita, Lady Stutfield, è semplicemente un brutto quarto d’ora composto di momenti squisiti.

A Woman of no importance – Oscar Wilde

Londra

Chelsea – Casa di Oscar Wilde

A proposito dell’amore

L’amore, lo dico sempre, è una faccenda complicata.
L’amore: a volte pensi che duri per sempre e invece, magari no.
L’amore è labile, cogli l’attimo e l’istante perfetto, tutto può svanire da un momento all’altro, sono gli imprevisti della vita.
Le iniziali e i palpiti trafitti da una freccia.
Perché, sai, l’amore a volte è anche questa cosa qui.

Cuore

Ed è talvolta incomprensione, parole non dette o fraintese.
E poniti una domanda.
Cosa ci fa una delicata rosa in boccio posata per terra sul marciapiede?
Quasi nascosta, si direbbe.
Ed è da poco passato San Valentino.
Eh, forse tutto ciò a qualcosa a che vedere con Silvia e con un cuore perduto, ci giurerei.

Rosa

Certi amori, invece, durano per sempre.
Sono cura e accudimento, attenzione e ascolto.
E sai?
C’è una celebre frase che lo spiega alla perfezione, l’ha scritta Elsa Morante, queste sono le sue parole:

La frase d’amore, l’unica, è: hai mangiato?

E se vuoi bene a qualcuno non c’è nulla che tu possa dimenticare, anche se per un caso sfortunato ti capita di perdere un prezioso promemoria.

Foglietto

Infinità

To see a world in a grain of sand
And a Heaven in a wild flower,
Hold Infinity in the palm of your hand
And Eternity in an hour.

Vedere un mondo in un granello di sabbia
e un paradiso in un fiore selvaggio,
Tenere l’infinità nel palmo della mano
e l’eternità in un’ora.

William Blake Auguries of innocence

Staglieno

Cimitero Monumentale di Staglieno

Bookowski, la libreria di Vico Valoria

Da sempre ho un debole per i sogni che divengono realtà, se poi questi hanno il profumo della carta dei libri allora li trovo ancora più affascinanti.
Questo è il sogno di Laura Magnani, a lei certo non mancano fantasia e creatività, la sua passione per la lettura si declina insieme al nome di un celebre scrittore, Laura ha da poco inaugurato la sua nuova libreria che si chiama appunto Bookowski.
Scendete nei caruggi e quando siete in Canneto il Lungo imboccate Vico Valoria.

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La libreria si affaccia su Piazza Valoria, uno degli angoli più suggestivi della città, come già ebbi modo di scrivere in questo post, un tempo qui vivevano i valauri, i campanari della Cattedrale di San Lorenzo.

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Piccola, raccolta, un gioiellino allestito con cura sapiente: ecco Bookowski, la libreria che non c’era.

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Sì, la libreria che non c’era.
Come sarebbe? Qual è il senso di questa definizione?

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Lo si comprende presto, questa è una libreria indipendente, la sua proprietaria ha progetti innovativi e originali, particolare attenzione è rivolta alla piccola editoria.

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E poi.
E poi c’è un universo di possibilità e ogni lettore troverà la propria dimensione ideale.

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Cercate un vecchio romanzo o un volume introvabile?
Potreste avvistarlo tra i libri usati, c’è un’ampia selezione di vecchie edizioni e volumi fuori catalogo, io ho comprato un libro che cercavo da tempo.

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E potete sottoscrivere una tessera, la Bookard vi permetterà di usufruire di diversi vantaggi, ad esempio potrete noleggiare un libro al costo di 1 Euro per 15 giorni.
E poi.
E poi magari siete come me e amate possedere i libri che avete letto.
Vi è mai capitato di prendere un volume in biblioteca e di doverlo restituire a malincuore?
A me sì, piccole manie da lettrici: io voglio avere il volume che mi ha fatto compagnia e non un altro, voglio proprio quello lì che ho tenuto tra le mani!
E sì, da Bookowski naturalmente potrete acquistare il libro che avete noleggiato.

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Questa nuova realtà si propone come un innovativo spazio d’incontro con eventi culturali, letture, laboratori e corsi, penso che questi progetti troveranno il gradimento del pubblico.

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Potete vendere a Bookowski i libri che non volete più oppure scambiarli con altri volumi usati con il sistema dei buoni-libro.

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E c’è un giradischi con i vinili.
La musica, la musica e la puntina che si posa sul 33 giri, pura nostalgia.

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E poi ancora angolo caffè e internet: un tavolino grazioso, una sedia, un mazzo di fiori.
E un divano particolare dove sedersi con un libro sulle ginocchia, l’ambiente è accattivante e accogliente, lo vedete anche voi.

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Al muro sono appese le frasi dello scrittore al quale si ispira la libreria.

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E la predilezione per il gusto vintage a mio parere si dimostra una carta vincente, mi piace lo stile e la maniera di esporre i volumi.

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Sul depliant della libreria sono riportate alcune citazioni evidentemente care alla proprietaria del negozio, una è di Albert Einstein e queste sono le sue parole: solo l’immaginazione ti porterà dappertutto.
E nella libreria di Vico Valoria il vostro sguardo troverà questo: immaginazione e fantasia.

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Se volete essere sempre aggiornati su novità ed eventi qui trovate il link di Bookowski, la libreria che non c’era ha iniziato a regalare emozioni ai tanti amanti dei libri.
Noi che amiamo leggere siamo sognatori esigenti, ci piace sentirci a casa, in un luogo dove stiamo bene.
E Bookowski è proprio là, nei caruggi che amo, una nuova magia in Vico Valoria.

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La vera bellezza

Lo era sempre stata, era lei la più bella.
E ancora adesso che era un po’ avanti negli anni tra tutte si distingueva.
Era lei ad elargire saggi consigli a certe giovani che non sapevano nulla delle cose del mondo e loro stavano a sentirla assorte con devota ammirazione.
Il fascino, diceva lei, è una dote connaturata, una malia capace di stregare i cuori e gli animi.
Cosa potevano saperne le margherite!
Così semplici e inesperte, quando lei parlava bisbigliavano tra loro:
– Ma la vedi? – diceva la prima – Che stile! Io per quanto mi impegni non ce la farò mai ad essere come lei!
– E neppure io! – le faceva eco la sua vicina con tono sconsolato.
– Ssst, fate silenzio! Voglio sentire cosa dice! – le redarguiva una loro simile.
Le margheritine allora ammutolivano e zitte zitte cercavano di carpire i segreti della più bella del giardino.

Margherite

Io, per quanto mi riguarda – diceva il botton d’oro – ho già un abito piuttosto elegante e quindi sono a metà dell’opera!
E poi sono ancora così giovane!

Botton d'oro

Lei sorrideva, bonaria e gentile.
Fatale e suadente esclamava una delle sue frasi preferite:
No woman should ever be quite accurate about her age. It looks so calculating.
– Eeh? – facevano in coro tutti i fiori del giardino.
– Bambine care – continuava lei – si impara a vivere anche da certi libri, imprimetevela bene nella mente questa frase di Oscar Wilde: nessuna donna dovrebbe essere troppo precisa riguardo alla sua età. Le dà un’aria così calcolatrice.
E dai vasi tutte si sporgevano per ascoltarla, ogni sua parola era per loro sacra.

Fiori

Una vita intera da narrare.
Avventure e amori, batticuori e sensazioni mai dimenticate, lei, così ammirata e ambita, parlava con tono pacato e sereno.
Era ancora lei, il tempo era trascorso inesorabile ma grazia e leggiadria non l’avevano abbandonata, lei sapeva ancora indossarle con fiera consapevolezza.
Era ancora lei a spiccare su tutte le altre, certa bellezza resta e non svanisce, certa bellezza non appassisce mai.

Rosa

Semplicemente nero

Il colore e le sue forme, da circa un anno tra queste pagine c’è anche una piccola rubrica dedicata alle sfumature del mio mondo.
Un solo colore, un solo scatto.
E non c’è alcuna ricerca da parte mia, seguo semplicemente il caso e il sentimento, qui trova spazio ciò che incontrano i miei occhi.
Riguardavo queste mie fotografie, diverse volte il mio sguardo ha trovato le diverse tonalità d’azzurro e turchese del mare e del cielo.
E c’è il calore del sole, l’arancio e il giallo.
Ci sono papaveri rossi d’agosto e un insolito arcobaleno e poi ancora un altro.
E c’è una dolce poesia d’amore tracciata con la pittura.
Colors speaks all languages, scrisse Joseph Addison.
Ogni colore che vedi parla del mondo che ti circonda, ogni colore che vedi è parte dei tuoi giorni.
E’ un gioco che mi diverte ed è una piccola rivelazione, tutti gli scatti sono raccolti in questa pagina.
E no, non cerco nulla.
Seguo il caso.
E così il destino mi ha fatto vedere la languida luna sospesa sulla città, era grande e bianca.
E c’è un colore che non ho mai pensato di fotografare eppure è il mio preferito, è la tinta preponderante che trovo nel mio armadio e nei miei cassetti.
E poi un giorno, per caso, ho incontrato lui.
Sornione, pigro e bellissimo, se ne andava a zonzo per le strade del Carmine.
E io lo dico sempre, l’eleganza ha un solo colore, il nero.

Gatto