Genova sotto le luci.
E sono le luci di Natale che si confondono con quelle della città, in certe strade ampie e spaziose.
E splende e brilla la prospettiva di Via Venti Settembre, tra finestre accese e vetrine.

Resto, osservo la sera che scende piano.

La sera ha riflessi dorati che accarezzano Palazzo Ducale e l’acqua calma della fontana.

Ed è un bagliore di blu e uno scintillio di rosso.

Ancora oro, oro e musica e il Teatro Carlo Felice.

A guardar tra i rami, oltre quelle luci.

Genova sotto le luci, come ovunque accade, nel periodo di Natale.
Anche in riva al mare, dove il sole al tramonto si infuoca, nella bella Nervi.
Ed è il verde brillante a illuminare il Viale delle Palme.

Ma alcuni, come me amano gironzolare per i caruggi, anche quando non c’è nessuno.

E in certi luoghi sono altri gli effetti luminosi che creano potenti suggestioni.
Accade quando il buio avvolge ogni cosa e un luce vivace cade sui marmi e sui portali di certi edifici, sui fregi e sugli angeli che decorano la facciata della chiesa di San Siro.

E poi certe luci sono d’effetto perché mettono ancor più in risalto la bellezza di certi palazzi.

Ed è azzurro, quasi come di ghiaccio o come fiocchi di neve in Via Luccoli.

Ed è oro ancora sulla facciata di Palazzo della Meridiana.

Brilla e riluce Genova, quando scende la sera.

E più di ogni altro luogo risplende Via Garibaldi, un tempo detta Strada Nuova, tra musei e dimore nobiliari che hanno veduto i fasti di Genova.

Sotto la luce bianca e candida della luna.

E io con la mia passione per i caruggi mi infilo in Vico del Duca e mi guardo indietro.

E poi ancora, passeggiando in Strada Nuova, sotto i riflessi d’argento e di bianco.

In questa che è sempre, in qualunque stagione la strada più elegante di Genova.

E poi altrove, dove Natale diventa archi d’azzurro, caruggi e Madonnette.

Giù per i Macelli, che fatica aspettare che non passi nessuno!

Una stella cometa brilla davanti a San Matteo.

E un’altra ancora in San Filippo, in queste chiese che non hanno bisogno di alcuna luce artificiale per colpire lo sguardo del visitatore.

Un cielo di stelline sovrasta Via di Scurreria, una delle strade che trovo sempre affollata.

Scendo e intanto guardo le stelle, guardo i palazzi, le persiane aperte e certi soffitti.
Osservo la città solo le luci.

E poi via, via dalla folla, cercando un luogo dove non ci sia nessuno.

E a cercare la luce e il buio nella città verticale, sotto la Torre dei Maruffo illuminata dai faretti.

Davanti agli splendori della Superba.

Quando scende la sera e Genova è sotto le luci.
