Ieri, otto settembre, nella città vecchia si è svolta la Festa di Maria Bambina, in questa data si celebra la nascita della Madre di Gesù e a Genova si tiene una suggestiva processione, una tradizione in uso nella Genova dell’Ottocento, un rito che ancora oggi viene rispettato.
In Via Prè, nella strada più multietnica della città, c’è una piccola chiesetta, San Sisto.
E ho già avuto modo di parlarvene, sono molte le storie di San Sisto, in questo edificio c’è anche una cappella dedicata a Maria Bambina e c’è una piccola statua della Vergine bambina, è Lei ad esser condotta in processione.

Qui, lungo tutta Via Prè.

E il pomeriggio è iniziato davanti alla Commenda, con le note della Banda Musicale di Rivarolo.

E poi piano piano i musicisti si sono spostati verso la Chiesa di San Giovanni di Prè, per l’occasione la Statua di Maria Bambina è stata condotta in questa chiesa e da qui partirà la processione.

E intanto la musica risuona nei caruggi e attorno alla chiesa si raduna una piccola folla, sono queste le cose che amo vedere nella mia città.

La Chiesa è gremita, qui si terrà una meditazione con musiche mariane, a cantare c’è un soprano.

Eccola Maria Bambina, attende di essere condotta per le strade di Genova, tra queste strade che vedono tanti occhi e visi di persone di altri continenti, tra questi muri che ascoltano tanti idiomi diversi.
Passerà davanti agli sguardi di tutti, la vedranno coloro che hanno un altro credo e coloro che non ne hanno nessuno, Lei comunque ci sarà per ognuno di loro.

La bella chiesa di San Giovanni, merita certo un approfondimento e non mancherò di portarvi a scoprire le sue ricchezze.

Lì fuori i componenti della banda hanno riposto i loro strumenti.

E poi giunge il momento tanto atteso, inizia la processione, Maria Bambina comincia il suo viaggio nei caruggi.

Svetta la grande croce contro le case di Prè.

E ci si avvia, mentre la banda suona e la musica si leva alta per la via.

Uno dei portatori getta uno sguardo alla piccola statua, quasi come se volesse accertarsi che si trovi al sicuro.
Lo è eccome, la accompagna una folla affettuosa e festante, si percepisce profonda e sentita partecipazione.

In Via Prè, dove si parlano tutte le lingue del mondo, in un quartiere che certo ha le sue difficoltà, ieri c’era una bella atmosfera.
C’erano giovani donne africane con i costumi tradizionali dai colori sgargianti, c’erano i figli dell’Africa e dell’Asia, c’era un mondo con tutte le sfumature.
E tutti hanno osservato in rispettoso silenzio il passaggio della processione.
C’erano sguardi curiosi, visi di bimbi, sorrisi e persone affacciate alle finestre.
La protagonista era solo una, Maria Bambina.

E ancora musica e preghiere.

Un coro di voci, un’Ave Maria.

E in Via Prè, profumo di incenso.
E stata una strana suggestione, mi è venuto spontaneo guardare verso il cielo, il cielo sopra i caruggi.

Passa Maria, davanti ai bar, alle lavanderie, davanti ai negozi di Prè.

E gli ottoni continuano il loro concerto.

Io ero lì davanti e il caso ha voluto che notassi una signora, l’avevo già vista all’uscita di San Giovanni, lanciava petali di fiori alla statuetta di Maria.
E lì, a metà di Via Prè, me la sono trovata accanto, così abbiamo chiacchierato un po’ e le ho chiesto il suo nome e lei mi ha risposto così:
– Anna, come la mamma di Maria.
Le ho detto che trovavo molto bello che avesse portato i petali di fiori, lei mi ha detto che lo fa ogni anno, porta le rose a Maria.
– Brava! – Ho esclamato io.
E lei, sicura mi ha risposto:
– Io non sono brava, Gesù lo è.
E insomma, che siate credenti oppure no, su un punto concorderete con me: se al mondo c’è qualcuno che raccoglie petali di rose per la Madonna allora c’è speranza, vero?
E poi ho chiesto alla signora Anna di aprire il suo sacchetto, eccole qui le sue rose.

Ancora avanti, si passa sotto le edicole e si supera la chiesa di San Sisto.

Tra questi bei colori caldi di sole.

Tra i colori accesi di Prè.

La processione percorre tutta la via fino in fondo.

Non l’ho persa di vista neanche per un attimo, la piccola statua, era saldamente posata su spalle sicure.

E poi la processione giunge in Via Gramsci, si torna indietro per arrivare alla chiesa di San Sisto passando da uno dei vicoli che collega Via Gramsci a Via Prè.

E si sale, su per Vico Largo.

La grande croce e i panni stesi, il sacro e profano che sempre convivono in queste strade.

Vabbè, si chiama Vico Largo e magari rispetto ad altri non è tanto angusto, tuttavia non è che sia proprio una piazza d’armi, eh!

E si torna ancora in Via Prè.

La Chiesa di San Sisto attende Maria Bambina.

E qui ci sono i fedeli raccolti per la Messa che si concluderà con la benedizione dei bambini.

Sotto la luce dorata di San Sisto.

E dal portone se guardi fuori vedi questo, sono i contrasti dei caruggi, i colori e le sfumature del centro storico.

L’anima di una via di Genova che amo profondamente, vorrei che tutti i miei concittadini avessero il desiderio di venirci spesso.

Forse oggi sul selciato di Via Prè qualcuno troverà ancora qualche petalo di rosa, sono i petali amorosamente raccolti dalla Signora Anna.

Li ha portati per Colei che ha sfilato per le vie della città vecchia, nel giorno nel quale ci celebra la sua nascita, il giorno di Maria Bambina.
