Salita di San Nicolosio: tra due sestieri

È una zona nascosta e silenziosa, Salita di San Nicolosio si raggiunge salendo da Via Edilio Raggio ed è una di quelle vie che fa parte di una sorta di mondo sospeso tra la Zecca e la soprastante Spianata Castelletto e anche tra il passato e il presente di Genova.
E allora vi porto là, in uno dei suoi tratti più caratteristici.

La salita prende il suo nome dall’antica Chiesa di San Nicolosio che attualmente risulta così inglobata tra le case.

Una Madonnina rasserenante vigila sulla Chiesa e su coloro che attraversano questa via.

Qui, come in molti altri luoghi della città vecchia, si trovano tracce del nostro passato.
La Superba, come è noto, era un tempo suddivisa in sei sestieri e in molte zone del centro storico capita di trovare le targhe che indicano il confine tra due sestieri e Salita di San Nicolosio è uno di quei luoghi.
Osservate i due civici 9 e 10 da questa prospettiva.

Sul civico 10 troverete la targa che indica il Sestiere di Prè.

Sul vicino civico 9, invece, è affissa la targa relativa al Sestiere della Maddalena.

Osservando poi con attenzione il civico 9 potrete ammirare un pregiato bassorilievo racchiuso in una raffinata cornice marmorea: è l’Annunciazione.

E l’angelo così si inchina davanti a Maria con questa fermezza fiduciosa, splendide sono le sue ali e particolare è la dolcezza del suo gesto.

È l’opera di un fine artigiano e ad osservare queste pietre antiche ancora presenti nelle nostre strade il pensiero si rivolge a colui che con talento e pazienza fece scaturire dalle sue mani operose questi fiori in boccio.
Guardando la sua opera, in qualche maniera, guardiamo anche lo sconosciuto artista al qual si deve questa bellezza.

Ecco Maria, a mani giunte ascolta il messaggio che Le è stato recato.

È un’opera a mio parere finissima e particolare e certo è esaltata dal recente restauro.

Alla base della cornice marmorea vi sono due iniziali.

E sopra, sul muro, spiccano due cuori uniti con il trigramma di Cristo e il monogramma di Maria.

Poco distante, sul civico 7, è posizionato invece un medaglione con una Madonna di più recente fattura ma tenera e infinitamente materna.
Questa scultura è per me particolarmente suggestiva.

Sono le ricchezze di un angolo caratteristico e nascosto della nostra Genova.

Una creuza ripida, impervia e baciata dalla luce e dal vento.

Tra due antichi sestieri della Superba, questa è la nostra Salita di San Nicolosio.

Le frazioni di Genova

Gironzolando per la città con sguardo curioso capita di scoprire sempre le tracce del passato, ogni volta per me è una bella sorpresa.
E così, nel tempo, per pura casualità mi sono imbattuta in alcune targhe stradali che indicano le frazioni di Genova, sono quei comuni che nel 1874 vennero annessi alla città che fino a quell’anno comprendeva semplicemente i sei sestieri: Molo, Maddalena, Portoria, Prè, San Vincenzo e San Teodoro.
Le frazioni corrispondevano quindi a comuni soppressi, le vecchie guide amministrative della città sono prodighe di dettagli a proposito delle sei frazioni che erano le seguenti zone della città: Foce, San Francesco d’Albaro, San Martino d’Albaro, San Fruttuoso, Marassi e Staglieno.

Su questi volumi del passato poi, per ogni frazione vengono indicati con precisione i confini, ad esempio, a proposito di Staglieno questo è l’incipit sull’Annuario Genovese Lunario Signor Regina del 1899:

“Da Porta San Bartolomeo percorre i bastioni fino al Forte Sperone e lungo la costa sino al Forte Puino”.

Prosegue poi dettagliatamente segnando un’area specifica.

Queste targhe, vedute appunto per puro caso, raccontano quell’altra Genova.

Non ho la serie completa delle immagini, per così dire, infatti non ho fotografato una targa per ogni frazione, attendo semplicemente che il destino mi regali questi altri ulteriori meravigliati stupori.
In compenso ho avuto modo di fotografare due targhe riguardanti San Francesco d’Albaro site in due luoghi diversi.
Anche così la Superba si racconta, nelle tracce di un tempo che non abbiamo vissuto.