Verso sera, quando il giorno sta per finire, davanti alla riva dove riposano i gozzi.

Mentre una sfumatura leggera di cipria vela il confine del mare.

Quando è così, mentre il vento leggero accarezza la pelle, in Corso Italia.

Voci di pescatori, attese, onde e giacche a vento.

La ringhiera alla quale appoggiarsi e la costa, le mie amate prospettive di Liguria.

Sassi, sassi e gabbiani dalle ali bianche.

E scogli affioranti e ancora un vigile gabbiano, accanto a lui due cormorani, non mi sembra di averli mai veduti in Corso Italia.

E non sapevo nemmeno cosa fossero e quindi ho chiesto ad un amico, lui mi ha così svelato il nome dell’uccello dalle ali scure.
Verso sera, i cormorani.

E poi anche un piccoletto posato tra i rami spogli di un albero.

E la spiaggia, il mare azzurro, la primavera così vicina.

E le panchine e un lettino aperto per scaldarsi al tepore del sole.

Un piccola vela temeraria e una grande imbarcazione che fiduciosa solca il mare.

Le cabine e i colori vivaci dell’estate che verrà.

E i delfini guizzanti sul fondo di una piscina vuota.

Mentre il giorno ci lascia, lentamente.
Ognuno ha il suo viaggio, una meta da raggiungere e una rotta da seguire.
Certi, a volte, restano immobili ad ammirare l’orizzonte.

Mentre il mare si veste di luce abbagliante.

E il sole scende piano riflettendosi sulle acque quiete.

Illumina e brilla, lambisce la riva, il profilo increspato delle onde, i lampioni.

Verso sera, quando il giorno sta per finire e il mare di Genova luccica di oro.
