Ammirando Genova la Superba

C’è un luogo di Genova dal quale si ammira un panorama straordinario e unico, è un balcone sulla città e sulla sua meraviglia: sono le alture della Superba, là dove si trovano le antiche mura e fortificazioni, una zona che non conosco così approfonditamente come vorrei sebbene non sia poi distante dal mio quartiere.
Salendo al Righi e proseguendo poi fino a Via al Forte Begato ecco lo spettacolo del porto, delle navi in partenza e della città pullulante di vita.

Mentre tutto attorno sboccia la primavera.

Libera, sfrontata e selvaggia.

E là, in lontananza, l’infilata dei palazzi di Via Turati, il Porto Antico e la Sopraelevata che come un nastro lucido attraversa la città.

E i Magazzini del Cotone e le barche a vela in attesa di nuovi approdi.

Lì, nel prato sottostante, una testimonianza del nostro lontano passato: un’antica polveriera.

E lo sguardo poi va anche più lontano, verso il Monte di Portofino.

Ai nostri piedi l’intera città e la sua assoluta bellezza: Palazzo San Giorgio e la Cattedrale di San Lorenzo, i tetti e le ardesie dei caruggi.

Mentre sbocciano certi fiori eleganti.

E una grazia timida trionfa tra le rocce.

Una nave prende il largo e il blu del mare si fonde e si perde nel celeste del cielo.

E le rose selvatiche dondolano al vento qui dove si ammira la meraviglia di Genova la Superba.

Camminando nel passato di Piazza Cavour

Saliamo ancora insieme sulla mia macchina del tempo che ci porterà dritti in un passato che non abbiamo conosciuto tra rumori di porto, voci di lavoratori e sguardi di un tempo lontano nella nostra Piazza Cavour.

Tic tac, tic tac.
La vita freme dietro queste persiane, sono sorrisi, baci, promesse e abbracci e progetti per il futuro.

Con lo scorrere del tempo qualcosa resterà immutato e invece qualcosa cambierà aspetto.

I fregi del palazzo di Via Turati, tuttavia, sono ancora ben visibili e conservati con cura.

Camminando nel passato di Piazza Cavour troviamo una moltitudine di esercizi commerciali, Genova è una città operosa e molti sono coloro che compiono la loro quotidiana fatica davanti al nostro mare e nel porto della città.
Sfogliando il mio Annuario Genovese Fratelli Pagano del 1926 ho scoperto che in questa piazza c’erano due ottonieri, un negozio di gomma e uno di scope, c’era poi la macelleria del Signor De Luchi e la signora Rosa Gargiulo vendeva i suoi ottimi vini.
Un abile artigiano si dedicava alla pitturazione dei piroscafi ed erano ben tre le osterie dove fermarsi a mangiare, a volte poi si sentiva il profumo delizioso dei dolci e dei biscotti sfornati dalla fabbrica del Signor Garibaldi.
Là, sopra le finestre, si nota un’insegna con la scritta Forniture Industriali, un signore con la maglietta a righe se ne sta seduto sul suo carro, dietro si vede un cavallo intento a ristorarsi con l’acqua fresca.

E osserviamo meglio, questi signori con cappello e baffi se ne stanno a discorrere davanti al loro carretto, sullo sfondo una donna e una ragazzina incedono svelte.
E ancora, là dietro, la tenda di una fiorente attività: Bollo.

Si tratta di un’attività commerciale di forniture navali presente a Genova dal 1858 e così, all’epoca di questa cartolina, questo negozio aveva già una lunga storia alle spalle.
Ci troviamo nella nostra Via Turati, all’epoca questi erano i Portici Vittorio Emanuele.
E le vetrine di Bollo, da quel lontano 1858 si affacciano ancora fieramente su Piazza Cavour.

Là, davanti a quelle finestre, era tutta una lievità di lenzuoli e panni stesi.

E ancora restano perfettamente riconoscibili questi edifici storici della Superba.

Il cielo turchino sovrasta i caruggi, le sue memorie e le vicende di tutti coloro che hanno attraversato questi luoghi.

E a volte il passato e il presente si sfiorano, si sovrappongono e svelano le storie e gli sguardi delle epoche che non abbiamo vissuto.

Provveditoria Marittima San Giorgio: storie di mare e di barche

Vi porto in un negozio glorioso, un luogo che racconta la tradizione marinara di questa città.
Tutti i genovesi lo conoscono, forse non tutti hanno bisogno di acquistare accessori per le barche e la navigazione ma tutti si fermano ad ammirare queste vetrine che da sempre donano vero fascino a questa zona del centro storico.
Là, sotto i portici di Via Turati.

Provveditoria Marittima San Giorgio, un nome che è parte della storia di Genova dal 1946.

Su quei vetri si riflette il cielo azzurro della Superba.

Il mare e le sue sfide, nella vetrina di questo negozio.

Storie di mare, fatiche e avventure.

E diverse sfumature di blu.

Suoni che si mescolano al vento che alza le onde.


Semplicemente un negozio per la gente di mare.

Dal 2015 il negozio è di proprietà di Alberto Nicora e qui lo ringrazio per la sua pazienza, mentre ero lì a fare queste foto lui serviva i suoi clienti e con tutta questa abbondanza di merce vi sarà facile intuire che li ha accontentati tutti.

C’è una parete con una miriade di cassetti e cassettini.

E scatole di cartone, una sull’altra.

Se dovesse capitarvi di entrare alla Provveditoria Marittima San Giorgio fate caso a dove camminate, osservate con attenzione, state posando piedi su un tipico pavimento di caruggi.
E come ben sapete i luoghi di Genova antica hanno una lunga storia, il proprietario del negozio mi ha raccontato che in questi locali c’era un tempo la rimessa delle carrozze dei Marchesi Cattaneo Adorno.

Queste sono pietre che hanno veduto il passato, si può emozionarsi solo vedendole?
A me succede, sempre.

Mare e ancora mare, appoggiati al muro i remi che attendono mani vigorose che permettano a certe barche di prendere il largo.

E tra i tanti articoli appesi al soffitto la tipica giacca a vento gialla.

Taniche, contenitori, boe e salvagenti arancioni.

E vernici, barattoli, prodotti per la nautica.
E ganci, catene e cime marinare a non finire addossate alla colonna.

E una tinta spicca su tutte le altre, è il colore blu del mare.

E diverse sfumature d’argento, cavi che luccicheranno del sole e rumore di vento, quasi lo senti, camminando in questo luogo.

Moschettoni di tutte le fogge e di tutte le dimensioni.


E una storia che non terminerà mai, racconta la passione per il mare e per i viaggi a volte faticosi ma sempre emozionanti, racconta di coloro che lasciano i moli in cerca di una meta e di un orizzonte.
O semplicemente in cerca del senso di libertà che sa donare soltanto il mare.

Quando ti lasci la terra alle spalle e davanti a te danzano le onde, quando l’avventura sta per iniziare e per te è la più la bella che ci sia.