Vi porto con me, giù per una bella creuza, Salita Inferiore di San Rocchino è una via del mio quartiere eppure l’ho percorsa per la prima volta proprio pochi giorni fa.
E inizia così la mia passeggiata, con lo sguardo che incontra i panni stesi su Passo dell’Acquidotto, scendiamo da qui e seguiamo i mattoni rossi davanti a noi.

Una creuza mai veduta è sempre un’emozionante scoperta, io la percorro da qui dove essa termina, a pochi passi da Corso Solferino.

E se ti guardi indietro è grigio e rosso, tinte che raccontano Genova.

E apprezzo sempre le buone abitudini del passato come quella di indicare la data di costruzione dei palazzi.

Scendo, lungo la creuza che nei tempi antichi, come scrive Amedeo Pescio, era detta Crösa do Formaggiâ dalla bottega di un certo pizzicagnolo, in seguito prese il nome da un’antica chiesa che era appunto dedicata a San Rocchino.
La strada si perde tra le case colorate, sovrastata da un ritaglio blu.

E a dire il vero c’era un discreto andirivieni di gente mentre seguivo con gli occhi la via disegnata nel cielo.

Qui, in questo tratto, c’è una scuola, è l’Istituto San Giuseppe e mi piacerebbe poter visitare questo edificio.

E intanto ho trovato su quel muro una porta dipinta, effimera e armoniosa illusione tipicamente ligure.

Ed è lunga e tortuosa Salita Inferiore San Rocchino, scende ripida tra finestre e muriccioli, immersa nel suo magnifico silenzio.
Sono così le creuze di Genova, luoghi di quieta bellezza sospesa.

E non sai mai cosa vedrai tra le case di una creuza, sono le inconsuete prospettive di Genova.

Cielo azzurro e diverse sfumature della Superba.

E la discesa va giù, a precipizio.
Tra piante, balconi e ancora silenzio.

Mentre nuvole rapide navigano in cielo.

Sono faticose le creuze di Genova, se vuoi sfidare la loro pendenza allora a volte possono essere anche impegnative.

E chiaramente ho incontrato un gatto che circospetto si è infilato tra le sbarre di un cancello per poi nascondersi con la consueta eleganza.

Sono così le creuze di Genova, se non le hai mai percorse non riuscirai ad intuirne la fine, non saprai capire quanta strada hai ancora da fare.
Gradino dopo gradino, sotto il cielo della Superba.

E poi ti volti ancora indietro e vedi la curva che scompare tra le case, le tinte armoniose, la via che ti lasci alle spalle.

Mentre il sole intanto accarezza finestre, vasetti di coccio e foglioline.

E si giunge così al termine di questa passeggiata, Salita Inferiore di San Rocchino sbuca nei pressi di Piazza Marsala, qui c’è il suo inizio, nel pieno centro cittadino.
E si snoda così, tra luce e ombra, con la bellezza semplice di una tipica creuza genovese.
