Una delle questioni più annose di un’intera esistenza.
Chi mette i regali sotto l’albero? Babbo Natale o Gesù Bambino?
Così, d’istinto, non avrei tante difficoltà a rispondervi, il signore con l’abito rosso dispone di un’organizzazione di tutto rispetto, una multinazionale del regalo, direi.
Un laboratorio nelle terre dei ghiacci, gnomi che lavorano alacremente, renne maestose, una slitta efficiente e velocissima.
E poi Babbo Natale ha l’aria rassicurante, è un nonno bonario con la barba bianca.
Gesù Bambino, per parte sua, è capace di ben altri effetti speciali, nessuno si è mai preoccupato di spiegarci in quale maniera porterebbe i doni, ma insomma forse non ce n’è neppure bisogno, le sue referenze sono impeccabili, direi.
Per di più è persino il suo compleanno, il che è un po’ strano, se ci pensate: in genere chi compie gli anni i regali li riceve, lui invece li fa. Peculiare, assai.
E io, quand’ero piccola, ad ogni Natale mi ponevo dubbiosi interrogativi.
Ma chi mette i regali sotto l’albero? Babbo Natale o Gesù Bambino?
E che grado di parentela c’è tra i due?
Alzi la mano chi non si è posto questa domanda, per cortesia.
Nessuno? Nemmeno dalle ultime file? Lo sapevo!
Oh no! Non ho mai chiesto spiegazioni, per carità!
Gli adulti, quando si tratta di cose importanti, sono fumosi e pressappochisti, cominciano a parlar per anacoluti e va a finire che ti confondono ulteriormente, questa è la verità.
Chi porta i pacchetti fasciati nella carta colorata e chiusi con un fiocco dorato o d’argento?
Babbo Natale o Gesù Bambino?

Magari si dividono i compiti equamente?
O forse vanno insieme?
La questione è misteriosa, ammettetelo, ammantata da un’insondabile incertezza.
C’è poi la faccenda del camino che ha sempre sollevato in me una serie di perplessità.
Babbo Natale, a quanto ne so, giungerebbe nei nostri salotti dopo aver parcheggiato la slitta sul tetto e passerebbe appunto per il camino, di quest’ultimo ne sono dotati tutti i palazzi, questo mi è chiaro.
Chi ha un caminetto, però?
Come caspita fa l’arzillo vecchietto ad arrivare sotto l’albero?
Vedete, la faccenda si complica senza che nessuno si sprechi a darci uno straccio di spiegazione.
Aggiungeteci poi che a Gennaio arriva la Befana.
Una vera outsider, una donna al di fuori dal comune e da ogni regola, la sola rappresentante del gentil sesso priva di qualunque attrattiva estetica che piaccia trasversalmente all’universo intero.
Pensateci, a quante donne si perdona la mancanza di avvenenza fisica?
A lei, soltanto a lei, un modello femminile di riferimento di tutto rispetto.
La Befana, pur essendo brutta ed ostentando una certa trasandatezza, suscita simpatia ed affetto, ditemi se vi sembra poco!
E porta il carbone di zucchero, quello nero nero che è una vera delizia.
Appendi la calza e lei te la riempie di cioccolatini e caramelle.
Che donna!
Tuttavia si pone, inesorabile, un ulteriore quesito.
Grado di parentela con Babbo Natale e Gesù Bambino?
Seriamente, io da piccola avevo molti dubbi al riguardo.
Oltre tutto non mi è mai stato chiaro per quale ragione costoro si manifestassero nel medesimo periodo dell’anno.
Non si potrebbe dilazionare, che so, a Ferragosto e in autunno?
E invece uno via l’altro, a breve arriveranno.
Ho ancora diverse titubanze al riguardo, sappiatelo, ma in fondo ne ho quasi la certezza, tra tutti loro dev’esserci un legame.
E da piccoli ci si pone questi interrogativi, ma non è neppure detto che si desideri realmente conoscere la verità.
Certo, ci sono anche adulti che ai loro bambini sanno dare risposte illuminanti e figli che a loro volta rispondono in maniera altrettanto arguta.
Leggete qui, in questa circostanza non posso evitare di menzionare questo splendido post di Plus.
Mancano pochi giorni a Natale, in quella notte fate in modo che le lucine del Presepe siano tutte accese e che l’abete brilli di palline e di decorazioni, affinché chi visita le nostre case per portarci i pacchetti trovi una calda accoglienza.
Ma chi mette i regali sotto l’albero? Babbo Natale o Gesù Bambino?
Un giorno o l’altro qualcuno ce lo spiegherà.