La prospettiva dei portici, grigio e bianco.
Certe persone nell’avventura della vita poi sanno viaggiare così leggere, senza inutili fardelli, se le incontro per me è inevitabile notarle.
In una mattinata tranquilla, senza troppa folla, camminano così con questa lievità.
Senza fretta, intanto loro arrivano sempre puntuali, là alla loro meta.
Parlano tra di loro e intanto un soffio di vento smuove appena quegli abito bianchi, una delle due porta un piccolo trolley con un’allegra fantasia a fiori.
Ed è una giornata qualunque, sotto i portici di Piazza Colombo.
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Buon 25 Aprile!
Il tempo è trascorso, inesorabile.
E ancora, sempre, occorre conservare la memoria, ricordare i volti delle persone, le azioni e le storie, le tragiche vicende accadute nel cuore buio del Novecento.
E quando tu non hai mai vissuto la guerra e leggi le tragedie e i drammi di quel tempo ti domandi come sia stato possibile.
E poi osservi le fotografie in bianco e nero: città rase al suolo, cumuli di macerie, distruzione e morte.
E polvere, sudore e pianti.
La liberazione di Genova, poi, è avvenuta prima del 25 Aprile grazie ai suoi valorosi partigiani.
E dopo tutto è iniziato di nuovo, ancora.
Con coraggio, con una fatica immane che le attuali generazioni non conoscono, noi che siamo nati e cresciuti in tempo di pace abbiamo ascoltato solo certi racconti, abbiamo letto libri e veduto documentari.
Abbiamo imparato.
E sappiamo che senza democrazia non esiste uguaglianza, fraternità e giustizia.
E senza democrazia non esiste verità.
E senza democrazia non esiste libertà.
E questo dobbiamo ricordarlo sempre e per sempre.
Buon 25 Aprile, buona Festa della Liberazione a tutti.
Piazza Colombo
I colori e i profumi della Drogheria Viganego
La trovate dove sempre è stata, in Via Colombo, a pochi passi dalla piazza.
È una bottega che ha mantenuto intatta la sua identità, questo bel negozio di coloniali venne aperto all’inizio degli anni ‘30 dal signor Mario Viganego.
Diamo uno sguardo a una delle vetrine: infusi e tisane, miele della Val Trebbia, diversi tipi di tè.
E caramelle gommose, confetti, sciroppi e altre delizie.
Varchiamo la soglia di questa drogheria autentica e speciale, semplice e vera.
Entri in una bottega come questa, ti guardi intorno e cosa puoi dire?
Gh’è de tutto comm’a Zena!
Non c’è bisogno di traduzione, sono certa che vedendo tanta abbondanza avete compreso senza alcuna difficoltà.
Una bottega fedele a se stessa, dove si cammina ancora sul pavimento originale.
Viganego conserva i suoi antichi arredi, legno caldo e vissuto.
Di generazione in generazione, dal nonno alla nipote: lei si chiama Silvia e credo che possa andare orgogliosa del segno lasciato dalla sua famiglia in questa città.
Nella caratteristica bottega di Via Colombo sugli antichi ripiani di legno stanno in bella fila i flaconi di detersivo e i prodotti per la casa esposti anche in una delle due vetrine.
E ci sono capienti cassetti un tempo usati per i prodotti sfusi.
Un’atmosfera di un altro tempo, un negozio dove si sono servite generazioni di genovesi.
E colori e profumi, sono quelli delle spezie e dei tanti prodotti esposti nei bei vasi.
E diverse sfumature di liquirizia.
E barattoli di latta che risalgono agli inizi del ‘900: li usano ancora, non hanno mai perso la loro utilità e nemmeno la loro bellezza.
E ginevrine, gelatine di frutta e pasticche alla menta.
Comprare le caramelle in questa maniera è tutta un’altra storia, lo sappiamo tutti!
E poi c’è una scala.
Ripida e vertiginosa, ardesia della Superba e gradini altissimi.
Cose che si trovano in certe botteghe di Genova.
E ancora, in vetrina ho veduto qualcosa che non ho mai trovato in nessun altro posto.
Consolidate abitudini che fanno parte delle nostre tradizioni.
Tutto è come sempre è stato.
Anche la bilancia appartiene a un tempo che ancora resiste in questa drogheria: la usava il signor Mario Viganego negli anni ‘30.