E’ un giorno di marzo del 1893 e i giornali cittadini annunciano una notizia sensazionale: l’imperatrice Elisabetta d’Austria è giunta in visita nella Superba, il suo arrivo alla Stazione Principe è passato quasi sotto silenzio, sui quotidiani si legge che ad accoglierla non c’erano le autorità.
L’imperatrice viaggia in incognito con lo pseudonimo di Lady Parker, ha con sé un seguito di otto persone tra le quali la sua dama di compagnia e il suo professore di greco.
Sarà un soggiorno breve e il fedele resoconto di quelle giornate è il tema di un libro dal titolo Una rapida ebbrezza, i giorni genovesi di Elisabetta d’Austria a cura di Vittorio Laura e Massimo Sannelli.
I due autori hanno fatto un sapiente lavoro di ricerca, consultando i quotidiani dell’epoca e riproponendo ai lettori del nostro tempo il racconto delle giornate genovesi di Sissi.
E sapete? Ho avuto il piacere di conoscere uno degli autori, Vittorio Laura, un vero appassionato ed esperto di storie di Genova che mi onora di leggere questo blog.
Vittorio è una persona di grande cultura alla quale non difetta la generosità e così mi ha regalato questo bel libro e anche molti altri testi dei quali presto vi parlerò.
E quindi a lui va un ringraziamento particolare per tutti questi libri veramente interessanti e per i suoi piacevoli racconti!
E allora andiamo a quei giorni di marzo e alle strade della Genova di quel tempo, quando alla Stazione Principe giunse questa illustre viaggiatrice.

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo
Sissi soggiornerà a bordo dello yacht Miramar con il quale poi proseguirà alla volta di Napoli e della Grecia.
Oh, ha con sé ben 69 colli di bagagli, l’Imperatrice non si fa mancare nulla e durante il viaggio ha persino acquistato opere d’arte di grande valore.
E i giornalisti del Caffaro e del Secolo XIX ci narrano con precisione quelle passeggiate cittadine.
Elisabetta non è più nei fiore degli anni, ha superato i cinquanta e la sua vita è stata segnata da molti dolori.
A spasso per Zena, a Sissi piace fare lunghe camminate.
E allora eccola con il suo abito scuro e il ventaglio foderato d’azzurro, ha una fiaschetta e una borsa.
E il cronista del Secolo non manca di riportare anche l’abbigliamento della sua dama di compagnia!
Ma è lei ad attirare gli sguardi, è Sissì con la sua eterea bellezza che i genovesi si soffermano ad osservare.
Chi è quella gran dama che attraversa Via Carlo Alberto?
E’ così che un tempo si chiamava la nostra Via Gramsci, riconoscerete i palazzi e la Commenda, questa è un’immagine del 1917.
Le tende dei negozi tirate giù, i carretti di legno e i passanti.

Cartolina appartente alla Collezione di Eugenio Terzo
E poi la passeggiata procede in Via Andrea Doria.

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo
E ancora giù, lungo quella strada regale che affascinò Stendhal, Via Balbi.
E chissà se anche Sissi avrà guardato in su!

Una dolce discesa che conduce nel cuore di Genova.

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo
E poi i passi dell’imperatrice rimbombano nelle magnifica chiesa della Nunziata, tra le sculture del Maragliano e i quadri del Piola, Sissi osserva le opere d’arte che sono lì conservate.

Le salite di Genova. Credete che la spaventassero? Oh, vi sbagliate!
Sissi salì lungo Corso Carbonara e si fermò ammirare il panorama da Spianata Castelletto.

E poi proseguì lungo i corsi, andò oltre Piazza Manin e arrivò fino al Cimitero di Staglieno.
Vita e morte, l’oscuro mistero che sussurra sotto i porticati.
E il viaggio verso l’ignoto che attende ogni uomo, un monumento la colpì in maniera particolare: è la tomba Carpaneto scolpita da Scanzi.
E sul suo taccuino Sissi segnò le parole che si leggono sull’epigrafe: Avventurato chi nel mare della vita ebbe nocchiero sì fido.

Il fascino e la magia di Staglieno che impressionò più di un viaggiatore.
E la bellezza di questo libro, tra gli scatti di Alfred Noack che accompagnano il testo e i brani tratti dagli articoli dei quotidiani, Una rapida ebbrezza è anche un viaggio nel linguaggio giornalistico di quell’epoca.
Il cronista del Secolo compie spesso artifici linguistici e cerca di accattivarsi la benevolenza dei lettori, nessun altro racconterà il viaggio di Sissi con tanta dovizia di particolari, nessuno può competere con questo reporter.
E infatti il bravo cronista narrerà certi gustosi aneddoti e vi lascio la curiosità di scoprirli tra le pagine del libro.
Un viaggio alla scoperta della città, in luoghi a me familiari.
La vista dalle alture del Monte Gazzo e una passeggiata a Villa Pallavicini.

E poi l’Imperatrice visita i laboratori di artisti e scultori, si diletta con lo scintillio delle vetrine di Via Luccoli e di Via Orefici.
E come molti di noi si lascia incantare dalle delizie di Romanengo.

E certo non si fa mancare una passeggiata sul Lungomare di Nervi, dove si può sentire il canto delle onde.

Sono i luoghi di Genova, la Genova che vide Elisabetta Imperatrice d’Austria.
Tutte le cartoline d’epoca che avete visto in questo articolo appartengono alla Collezione del mio amico Eugenio Terzo che ringrazio per il cortese prestito.
Riguardo al libro Una Rapida Ebbrezza, i giorni genovesi di Elisabetta d’Austria vi rimando al sito che potete trovare qui.
Era il mese di marzo, forse c’era quel vento di tramontana che spesso spazza queste strade.
Era il mese di marzo, una donna dalla bellezza misteriosa soggiornò in questa città.
Si faceva chiamare Lady Parker, con la sua carrozza passò anche in Piazza Fontane Marose.
Chissà se qualcuno vedendola comprese che lei era Elisabetta, l’Imperatrice d’Austria.

Cartolina appartenente alla Collezione di Eugenio Terzo