Quando piove il cielo e il mare si vestono di grigio.
Senza tormenti, senza tempesta, è lenta e silenziosa la danza delle onde a Bogliasco tra sfumature di metallo e d’argento.
Cielo e mare, un quadro d’inverno.
Poi si sale, lungo le strade che si inerpicano tortuose alle spalle di certe località della riviera di Levante, sono stata da quelle parti un paio di giorni fa e presto scoprirete la ragione della mia visita.
E no, non importava che fosse una giornata di bel tempo.
E c’era la nebbia, tra i rami spogli.
Aerea, impalpabile, mutevole e misteriosa.
La nebbia si posa sull’orizzonte e avvolge ogni luogo.
Poi si alza, si dirada, poi ridiscende ancora.
Quasi svanisce, piano piano.
Tra gli alberi che ancora indossano le tinte brune d’autunno spicca un’intrepida mimosa che annuncia dolci promesse e profumi di primavera.
Gialla e vivace, vestita di sole come certe case immerse tra il verde di queste colline.
Tra scrosci di pioggia e nuvole scure.
Quieta è la costa, silenziosa la distesa celeste illuminato da una luce tenue.
Nella terra delle creuze e dei muretti.
Nella terra degli ulivi, quando la nebbia incontra il mare.